posatura
s. f. [der. di posare]. – 1. Con riferimento a liquidi, il fatto di posare, di sedimentare: attendere la p. del caffè; soluzione di lenta o rapida posatura. Più spesso, in senso concr., il sedimento [...] anche posata, fondata, fondiglio): quest’olio ha lasciato parecchia p. nella bottiglia; anche fig., nell’uso letter.: la sua coscienza politica era gravata dalla p. delle antiche parti guelfa e ghibellina (Carducci). 2. letter. o ant. a. Positura ...
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comportamentismo
s. m. [der. di comportamento]. – 1. a. In psicologia, indirizzo di studio (detto anche, con adattamento del corrispondente termine ingl., behaviorismo), che estende i metodi osservativi [...] l’uso dell’introspezione e contrapponendosi a impostazioni che si fondano su entità come stati mentali e coscienza (v. mentalismo), pulsioni, istinti, ecc. b. Nelle scienze sociali, impostazione metodologica secondo la quale possono essere ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] , n. 2 a; sabaoth); gente senza Dio, atea, areligiosa; individui senza timor di Dio, privi di scrupoli e di coscienza morale. Come nome proprio (senza articolo): prove dell’esistenza di Dio; Dio padre, la prima persona della Trinità; il Figlio ...
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compos sui
locuz. lat. (propr. «padrone di sé»), usata in ital. come agg. – Che ha coscienza di sé e delle proprie azioni (talora anche compos mentis, propr. «padrone della propria mente», o semplicem. [...] compos). Nel linguaggio giur., di soggetto che ha piena capacità d’intendere e di volere ...
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parallelismo
s. m. [der. dell’agg. parallelo]. – 1. a. In genere, la condizione di rette o piani che siano tra loro paralleli, o la disposizione parallela di due o più oggetti: relazione, condizione [...] psicologo ted. G. Th. Fechner (1801-1887), secondo cui a ogni fenomeno che si presenta nella sfera della coscienza corrisponde un fenomeno nella sfera fisiologica. Più genericam., nel linguaggio filos., ogni dottrina metafisica secondo cui a ciascun ...
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sensazione
sensazióne s. f. [dal lat. tardo sensatio -onis, der. di sensus -us «senso»]. – 1. Ogni stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto: [...] s. tattile, visiva, auditiva, olfattiva, gustativa; s. esterne, interne, secondo la provenienza degli stimoli; s. cinestesiche, cenestesiche (v. i rispettivi agg.); associazione di sensazioni, i dati delle ...
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oppio1
òppio1 s. m. [dal lat. opium, gr. ὄπιον, der. di ὀπός «succo (di pianta)»]. – 1. Succo condensato ottenuto per incisione delle capsule immature di alcuni papaveri e in partic. del papavero da [...] dell’oppio, offuscando le capacità intellettuali, provocando un senso di fittizio benessere, e impedendo comunque alla ragione di prendere coscienza della realtà; così, per es., nella frase, formulata inizialmente da K. Marx, la religione è l’o. del ...
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rimuovere
rimuòvere (pop. o letter. rimòvere) v. tr. [lat. removēre «allontanare», comp. di re- e movēre «muovere»] (coniug. come muovere). – 1. non com. Muovere di nuovo: il vento muoveva e rimuoveva [...] e pur son teco ognora (Poliziano); non si rimosse dalla sua convinzione. 3. In psicanalisi, respingere ed escludere dalla coscienza, mediante il processo della rimozione (v.), contenuti che potrebbero costituire fonte di angoscia e senso di colpa per ...
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usbergo
usbèrgo (non com. osbèrgo; ant. asbèrgo) s. m. [dal prov. ausberc, che è dal franco halsberg «protezione del collo»] (pl. -ghi). – 1. Indumento protettivo del corpo, in uso nel medioevo per la [...] Ariosto). Frequente, in contesti letter. o elevati, con uso fig., protezione, difesa: essere, sentirsi sotto l’u. della legge; coscienza m’assicura ... che l’uom francheggia Sotto l’asbergo del sentirsi pura (Dante); E se i duri mortali A lui voltano ...
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sensoriale
agg. [der. di sensorio, sul modello dell’ingl. e fr. sensorial]. – 1. Nel linguaggio biologico e medico, relativo agli organi e alle funzioni di senso specifico: centri s., le zone della corteccia [...] dei sensi: facoltà s.; in psicologia, dato s., il contenuto immediato dell’esperienza, appreso senza l’intervento della coscienza (e pertanto distinto dalla percezione e sinon. di sensazione); in psichiatria, anche con riferimento ai disturbi delle ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...