sensorio
sensòrio agg. e s. m. [dal lat. tardo sensorium, der. di sensus -us «senso»; come agg. è tratto direttamente da senso]. – 1. agg. Dei sensi, che riguarda gli organi e l’attività dei sensi (sinon. [...] comune» (κοινὴ αἴσϑησις: v. senso comune), o anche, in una concezione fisiologica più che psicologica, una forma rudimentale di coscienza che corrisponderebbe alla confluenza (s. comune) delle varie attività sensitive e, in certi casi, sensoriali. ...
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sicuro
(ant. securo) agg. [lat. secūrus «tranquillo, senza preoccupazioni» (comp. di se-, che indica separazione o privazione, e cura «preoccupazione»)]. – 1. a. Riferito a persona, che non corre alcun [...] di chi, per abilità innata o acquisita, per lunga pratica di un’arte o di un mestiere, per giusta o eccessiva coscienza del proprio valore, opera senza sbagliare o senza timore di sbagliare, senza esitazioni o pentimenti: è s., è molto, troppo s ...
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sentimentalismo
s. m. [dal fr. sentimentalisme, der. di sentimental «sentimentale»]. – 1. Tendenza a una sentimentalità eccessiva o affettata: un romanzo soffuso di vago s.; il s. del tardo Romanticismo. [...] all’intelletto; s. religioso, la teoria secondo cui la fede non nasce dalla ragione ma dall’affetto; s. psicologico, la considerazione del contenuto della coscienza come avente la sua forma originaria e indifferenziata nell’esperienza del sentimento. ...
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compromesso2
compromésso2 s. m. [dal lat. compromissum, der. di compromittĕre (v. compromettere), part. pass. compromissus]. – 1. Nel linguaggio giur.: a. Negozio con il quale le parti deferiscono ad [...] qualche cosa per risolvere la controversia; e in usi fig.: fare un c. o venire a un c. con la propria coscienza, scendere a compromessi, recedere parzialmente dai proprî principî; vivere di compromessi, di espedienti non sempre o non in tutto onesti ...
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compromissione
compromissióne s. f. [dal fr. compromission, der. di compromettre. v. compromettere nel sign. 2], letter. – 1. Compromesso, transazione con la propria coscienza, con i proprî principî. [...] 2. Il compromettersi, l’esporsi a un pericolo, a un danno, soprattutto con riferimento alla reputazione ...
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svelare
v. tr. [der. di velo1, col pref. s- (nel sign. 3)] (io svélo, ecc.). – 1. letter. o raro. Togliere il velo, liberare dal velo: s. una statua, una lapide, nella cerimonia d’inaugurazione; s. il [...] lo ha svelato in tutta la sua superficialità); i suoi occhi sfuggenti svelavano fin troppo chiaramente che non aveva la coscienza pulita; per non s. la propria ignoranza dovrebbe stare sempre zitto. b. Nel rifl., svelarsi, mostrare sé stesso nelle ...
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nirvana
s. m. [dal sanscr. nirvāṇa «estinzione»], invar. – Nel buddismo, stato perfetto di pace e felicità, culmine della vita ascetica, che consiste nella estinzione dei desiderî, delle passioni, delle [...] , di puro godimento spirituale: a me in quel n. di splendori e di suoni avviene e piace di annegare la coscienza di uomo (Carducci); si sarebbe perso nella corrente dell’esistenza, nella fusione senza intermediari in Dio, nell’amato nirvana (Pietro ...
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affezione
affezióne s. f. [dal lat. affectio -onis, der. di afficĕre «impressionare», part. pass. affectus]. – 1. a. letter. In senso generico, ogni fenomeno passivo della coscienza: in quel momento, [...] l’animo suo non poteva sentire altra a. che di spavento (Manzoni); quindi anche, ant., sensazione soggettiva: quell’a. grata o molesta che noi poi abbiamo nominata caldo, bruciore o scottamento (Galilei). ...
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possesso2
possèsso2 s. m. [dal lat. tardo possessus -us, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. a. Nel linguaggio giur., potere di fatto che si esercita su una cosa, su un bene, [...] o essere nel pieno p.) delle proprie facoltà mentali; essere, non essere in p. di sé, avere o no il controllo e la coscienza delle proprie azioni (cfr. il più com. essere, non essere, padrone di sé); riprendere p. di sé, ritornare in sé, riacquistare ...
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aereo-suicida
(aereo suicida), loc. s.le m. Aereo lanciato contro un obiettivo da parte del pilota deciso a morire nell’esplosione. ◆ Guardiamo le ultime due «fine di secolo» che il mondo ha vissuto. [...] dall’agghiacciante impatto in diretta mondiale dell’aereo suicida sulla seconda torre, l’atto che ha fissato per sempre nella coscienza di tutti noi l’inizio di questa tragedia. (Mauro Calise, Mattino, 26 settembre 2004, p. 1, Prima pagina) • [Khalid ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...