lordo
lórdo agg. [lat. tardo dei glossarî lordus o lurdus o luridus, spiegati come «sordido, storpio», da cui nelle altre lingue romanze i sign. di «pesante» (per. es., fr. lourd) e «lento» (anche di [...] morchia, di sangue (anche in senso traslato, d’un assassino). Fig., insozzato di gravi colpe morali: essere l. di vizî; avere la coscienza l. dei più ignobili misfatti; se egli va in corte di Roma e vede la vita scellerata e l. de’ cherici (Boccaccio ...
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antimagistrati
(anti-magistrati), agg. Che si contrappone all’operato dei magistrati. ◆ Il numero uno della Quercia giudica discutibile il comportamento dei «vincitori» di quel voto, che «il giorno dopo, [...] -magistrati alla cosa con spirito scioccamente e velleitariamente revanchista». Fa presente di aver votato per l’arresto «secondo coscienza» e sostiene che quella decisione del Parlamento ma, soprattutto, l’interpretazione che ne è stata data, «mette ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] , arrovellarsi; colpo di t., decisione imprevista e avventata. In altri casi indica più in partic. l’attività mentale, la riflessione, la coscienza dei proprî atti: fare le cose senza t., con la t. nel sacco, senza riflettere a ciò che si fa; essere ...
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silenzio
silènzio s. m. [dal lat. silentium, der. di silens -entis, part. pres. di silēre «tacere, non fare rumore»]. – 1. a. Assenza di rumori, di suoni, voci e sim., come condizione che si verifica [...] dell’estratto conto bancario, oppure l’accoglimento da parte di enti militari di domande e ricorsi di obiettori di coscienza). 4. Nel linguaggio militare, s. radar e radio, accorgimento passivo di guerra elettronica adottato da una o più formazioni ...
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anti-Parkinson
agg. inv. Che previene e contrasta l’insorgere del morbo di Parkinson. ◆ Negli Stati Uniti la percentuale di invalidità legata a malattie di carattere cronico ha continuato a diminuire [...] pubblica, che il Papa avrebbe rinunciato anche alla terapia farmacologica anti-Parkinson per le supposte alterazioni della coscienza che questa avrebbe potuto generare, preferendo, sempre a detta di Melazzini, “rimanere lucido” fino alla fine ...
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epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno [...] di accadimenti fisici nell’organismo ...
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postulare
v. tr. [dal lat. postulare «chiedere»] (io pòstulo, ecc.). – 1. a. letter. Chiedere, e per lo più chiedere con insistenza, fare istanza per ottenere, spec. soccorsi, favori, benefici, un incarico, [...] implicare, comportare: criterî che postulano un certo rigore formale; l’assunzione di quest’impegno postula una precisa coscienza dei rischi che esso comporta; l’accordo postula che le forze sociali partecipino alla riforma; Questa medesima coerenza ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] : mantenere l’o. nella classe, tra gli alunni. Più genericam. (anche con riguardo a persona singola), contegno disciplinato, coscienza dei proprî doveri, soprattutto nella locuz. richiamare all’o. qualcuno; il richiamo all’o. è anche un ammonimento ...
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durata
s. f. [der. di durare]. – 1. Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno: la d. dell’eclissi; la d. della traiettoria di un proiettile; [...] di H. Bergson (1859-1941), d. reale o pura, la forma che assume il fluire originario dei nostri stati di coscienza, quando viene intimamente sentito e riconosciuto, al di là di ogni sovrastruttura intellettuale o simbolica, come vivente successione ...
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personificazione
personificazióne s. f. [der. di personificare]. – 1. In antropologia culturale e nella storia delle religioni, concettualizzazione simbolica degli esseri e degli oggetti percepiti e [...] Una forma, spesso inconscia, di personificazione è anche implicita nel linguaggio comune, che in frequenti traslati attribuisce alla cose coscienza e volontà, come quando si dice, per es.: «questa pioggia, oggi, non ha intenzione di smettere». 2. Con ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...