testimonio
testimònio s. m. [dal lat. testimonium «testimonianza, prova», der. di testis «teste»]. – 1. Ciò che si dichiara testimoniando o ciò che fa fede di qualche cosa (forma letter., o più elevata [...] . In senso fig., prova, argomento di prova: la vergogna può significare pudore e timidezza, ma può anche essere t. di cattiva coscienza; l’avreste detto il viso d’un cadavere, se una contrazione violenta non avesse reso t. d’una vita tenace (Manzoni ...
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io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) [...] in parte, per noi e voi. 2. Usato come s. m.: a. La personalità umana, l’uomo in quanto soggetto pensante, che ha coscienza di sé stesso e delle proprie attività: il sentimento dell’io (o dell’I0); è contrapposto talvolta al non io, cioè a tutto ciò ...
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riprendere
riprèndere v. tr. [lat. repre(he)ndĕre, comp. di re- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. Prendere di nuovo, prendere un’altra volta; spec. in quei sign. del verbo prendere [...] a cento metri dal traguardo. In senso fig.: r. l’aspetto primitivo; r. le proprie abitudini; r. le vecchie consuetudini; r. coscienza, r. i sensi, riacquistare i sensi dopo uno svenimento; e similm.: r. fiato, r. lena; r. animo, r. coraggio, r ...
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epilessia
epilessìa s. f. [dal lat. tardo epilepsĭa, gr. ἐπιληψία, propr. «attacco», der. di ἐπιλαμβάνω «sorprendere»]. – Sindrome clinica (nel passato detta anche, nell’uso pop. e con riferimento alle [...] dall’insorgenza e cessazione repentina di varie manifestazioni psicofisiche, come sospensione o perdita della coscienza, stato confusionale, movimenti automatici e, nelle varietà più gravi, convulsioni muscolari, dilatazione delle pupille ...
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recondito
recòndito agg. [dal lat. recondĭtus, part. pass. di recondĕre «nascondere»], letter. – 1. Molto appartato, nascosto: nell’angolo più r. del bosco; una valle r. e silenziosa. 2. fig. Celato, [...] segreto, profondo e inaccessibile: penetrare nei più r. pensieri o sentimenti di una persona; nei r. recessi della coscienza; venire in cognizione delle verità r. (Galilei); i r. misteri della fede; arcano: Recondite armonie di bellezze diverse ( ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella [...] dei paesi occidentali, aventi caratteri e confini varî secondo le diverse epoche storiche in cui si affermò la coscienza di una contrapposizione fra «occidente» e «oriente». 3. letter. Come agg. (secondo l’originario valore participiale della parola ...
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disapprovazione
diṡapprovazióne s. f. [der. di disapprovare]. – L’atto, il fatto di disapprovare, nella propria coscienza o con segni esterni: parole, grida, cenni di d.; esprimere disapprovazione, manifestare [...] la propria d.; ebbe la d. di tutti; meritare la d. delle persone oneste ...
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atraumatico
agg. Che non provoca traumi. ◆ anche l’anestesia classica, quella eseguita con la siringa del dentista, può essere indolore a patto che si utilizzino aghi atraumatici e si inietti lentamente [...] campo del progresso scientifico, a condizionare le scelte della società è sempre chiamata in causa una generale disposizione della coscienza collettiva dell’uomo che viene definita la morale di senso comune, che è capace di dialogare semplicemente e ...
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lucido
lùcido agg. e s. m. [dal lat. lucĭdus «lucente, luminoso», der. di lucēre «splendere, rilucere»]. – 1. agg. a. Di corpo che, per avere la superficie liscia e levigata o ricoperta da uno strato [...] esposizione dei fatti; analogam., scrittore, oratore l.; un l. espositore delle nuove teorie. In altri casi, esprime piuttosto la piena coscienza di sé e dei proprî atti: in questo momento non ho la mente l.; l. intervallo (v. intervallo). Con altro ...
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super-io
sùper-io (o Sùper-Io) s. m. [traduz. del ted. Über-Ich]. – Concetto psicanalitico, formulato da S. Freud, , che indica l’istanza psichica che regola il comportamento e presiede alla coscienza [...] morale. Tale istanza sorge nel bambino, attraverso identificazioni successive e stabili dell’Io con aspetti dei genitori e degli educatori, ed è quindi depositaria di valori tramandati di generazione in ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...