behaviorismo
‹bea-› s. m. [dall’ingl. behaviorism (der. di behaviour «comportamento», in grafia d’America behavior), termine coniato dallo psicologo statunitense J. B. Watson nel 1912]. – Teoria e scuola [...] di psicologia che, abbandonando i concetti di io e di coscienza, pone come unico oggetto di studio della psicologia il comportamento dell’individuo in una determinata situazione; è detto anche comportamentismo. ...
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candido
càndido agg. [dal lat. candĭdus, der. di candēre «essere bianco»]. – 1. Bianchissimo, d’una bianchezza lucente o senza macchia: neve c.; un velo c.; una c. veste; tovaglia c.; Alle virginee Deità [...] ); estens., letter., limpido, chiaro: dispiega C. rivo il puro seno (Leopardi). 2. fig. Puro, innocente, schietto: anima c., coscienza c.; una c. confessione; quindi anche semplice, ingenuo: è un uomo c.; le sue c. parole. ◆ Avv. candidaménte, solo ...
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condannare
v. tr. (ant. condennare) [lat. condemnare, comp. di con- e damnare «condannare», rifatto secondo il verbo semplice; nel sign. 4, sull’esempio del fr. condamner]. – 1. a. Dichiarare colpevole, [...] , biasimare, riprovare: non c’è persona onesta che non condanni il suo operato; è un’azione da c.; la tua stessa coscienza ti condanna. b. Riferito alla Chiesa, dichiarare falsa una dottrina, un’opinione, uno scritto, in quanto non conforme alle sue ...
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autocritica
autocrìtica s. f. [comp. di auto-1 e critica]. – 1. Critica rivolta a sé stesso, al proprio operato o al proprio operare; anche, in uno scrittore, in un artista, la coscienza critica che [...] egli ha del proprio lavoro o che esercita sul proprio lavoro. 2. Nel linguaggio polit., con particolare riferimento al movimento comunista e al marxismo-leninismo, l’esame critico dell’operato di una persona ...
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lassismo
s. m. [der. del lat. laxus «largo, indulgente» (v. lasso2)]. – 1. Nella storia della morale cattolica, disposizione dell’anima (detta anche coscienza lassa) che porta a negare l’obbligatorietà [...] di una legge morale quando vi sia un motivo anche debolmente probabile per credere che tale legge non esista. 2. In senso generico, ogni sistema di opinioni o tendenza individuale caratterizzati da mancanza ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] attraverso l’esperienza sensibile, per cui il mondo delle cose è spesso contrapposto all’uomo come personalità spirituale o coscienza; in senso più generale, qualsiasi oggetto del pensiero o del giudizio, sia esso reale o fittizio, fisico o mentale ...
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lasso2
lasso2 agg. [dal lat. laxus], letter. o scient. – 1. Largo, allentato, rilassato: Sentendo lasso nella bocca il morso (Pascoli). In botanica: ramo l., che si piega facilmente; invoglio l., non [...] , la cui sostanza intercellulare amorfa si presenta in stato semifluido, tanto da conferirgli una caratteristica consistenza molle. 2. In senso fig., eccessivamente indulgente, incline al compromesso nel giudizio morale: coscienza l. (v. lassismo). ...
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pesare
v. tr. e intr. [lat. pē(n)sare, intensivo di pendĕre «pesare», part. pass. pensus] (io péso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Valutare il peso, o la massa, di qualche cosa, con la bilancia [...] , in senso fisico o morale: un cibo che pesa sullo stomaco, difficile da digerire; il rimorso gli pesa tuttora sulla coscienza; gli anni cominciano a pesarmi; ogni lavoro gli pesa; l’orario d’ufficio mi pesa molto. c. Dispiacere, rincrescere: mi ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] , prima della sospensione della leva obbligatoria, prestazione sostitutiva del servizio militare da parte di obiettori di coscienza, che consisteva in un’attività di pubblico interesse svolta presso enti di assistenza, di istruzione, di protezione ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...