super-io
sùper-io (o Sùper-Io) s. m. [traduz. del ted. Über-Ich]. – Concetto psicanalitico, formulato da S. Freud, , che indica l’istanza psichica che regola il comportamento e presiede alla coscienza [...] morale. Tale istanza sorge nel bambino, attraverso identificazioni successive e stabili dell’Io con aspetti dei genitori e degli educatori, ed è quindi depositaria di valori tramandati di generazione in ...
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behaviorismo
‹bea-› s. m. [dall’ingl. behaviorism (der. di behaviour «comportamento», in grafia d’America behavior), termine coniato dallo psicologo statunitense J. B. Watson nel 1912]. – Teoria e scuola [...] di psicologia che, abbandonando i concetti di io e di coscienza, pone come unico oggetto di studio della psicologia il comportamento dell’individuo in una determinata situazione; è detto anche comportamentismo. ...
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candido
càndido agg. [dal lat. candĭdus, der. di candēre «essere bianco»]. – 1. Bianchissimo, d’una bianchezza lucente o senza macchia: neve c.; un velo c.; una c. veste; tovaglia c.; Alle virginee Deità [...] ); estens., letter., limpido, chiaro: dispiega C. rivo il puro seno (Leopardi). 2. fig. Puro, innocente, schietto: anima c., coscienza c.; una c. confessione; quindi anche semplice, ingenuo: è un uomo c.; le sue c. parole. ◆ Avv. candidaménte, solo ...
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condannare
v. tr. (ant. condennare) [lat. condemnare, comp. di con- e damnare «condannare», rifatto secondo il verbo semplice; nel sign. 4, sull’esempio del fr. condamner]. – 1. a. Dichiarare colpevole, [...] , biasimare, riprovare: non c’è persona onesta che non condanni il suo operato; è un’azione da c.; la tua stessa coscienza ti condanna. b. Riferito alla Chiesa, dichiarare falsa una dottrina, un’opinione, uno scritto, in quanto non conforme alle sue ...
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autocritica
autocrìtica s. f. [comp. di auto-1 e critica]. – 1. Critica rivolta a sé stesso, al proprio operato o al proprio operare; anche, in uno scrittore, in un artista, la coscienza critica che [...] egli ha del proprio lavoro o che esercita sul proprio lavoro. 2. Nel linguaggio polit., con particolare riferimento al movimento comunista e al marxismo-leninismo, l’esame critico dell’operato di una persona ...
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lassismo
s. m. [der. del lat. laxus «largo, indulgente» (v. lasso2)]. – 1. Nella storia della morale cattolica, disposizione dell’anima (detta anche coscienza lassa) che porta a negare l’obbligatorietà [...] di una legge morale quando vi sia un motivo anche debolmente probabile per credere che tale legge non esista. 2. In senso generico, ogni sistema di opinioni o tendenza individuale caratterizzati da mancanza ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] attraverso l’esperienza sensibile, per cui il mondo delle cose è spesso contrapposto all’uomo come personalità spirituale o coscienza; in senso più generale, qualsiasi oggetto del pensiero o del giudizio, sia esso reale o fittizio, fisico o mentale ...
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lasso2
lasso2 agg. [dal lat. laxus], letter. o scient. – 1. Largo, allentato, rilassato: Sentendo lasso nella bocca il morso (Pascoli). In botanica: ramo l., che si piega facilmente; invoglio l., non [...] , la cui sostanza intercellulare amorfa si presenta in stato semifluido, tanto da conferirgli una caratteristica consistenza molle. 2. In senso fig., eccessivamente indulgente, incline al compromesso nel giudizio morale: coscienza l. (v. lassismo). ...
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pesare
v. tr. e intr. [lat. pē(n)sare, intensivo di pendĕre «pesare», part. pass. pensus] (io péso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Valutare il peso, o la massa, di qualche cosa, con la bilancia [...] , in senso fisico o morale: un cibo che pesa sullo stomaco, difficile da digerire; il rimorso gli pesa tuttora sulla coscienza; gli anni cominciano a pesarmi; ogni lavoro gli pesa; l’orario d’ufficio mi pesa molto. c. Dispiacere, rincrescere: mi ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...