rimordere
rimòrdere v. tr. [lat. remordēre, comp. di re- e mordēre «mordere»] (coniug. come mordere). – 1. Mordere di nuovo: un’ape ingegnosa ... Alle guance di Fillide volando ... Le morse e le rimorse [...] Tasso). Anche, mordere chi ha morso per primo: morso a una mano, rimorse l’avversario a un orecchio. 2. fig. Con coscienza come soggetto, tormentare col ricordo consapevole del male commesso: là dove io onestamente viva né mi rimorda d’alcuna cosa la ...
Leggi Tutto
mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] sign. più determinati: a. Posare: guarda dove metti i piedi; gli mise una mano sulla spalla; fig., mettersi una mano sulla coscienza (v. mano, n. 1 a). b. Far penetrare, inserire, ficcare, conficcare: m. la chiave nella toppa; m. un chiodo nel muro ...
Leggi Tutto
sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la [...] avvertire e di analizzare gli stimoli che agiscono sull’organismo dall’esterno o dall’interno, informandone o no la coscienza; si distingue una s. specifica, i cui elementi recettori sono riuniti in apparati anatomicamente ben distinti dal rimanente ...
Leggi Tutto
morso2
mòrso2 s. m. [lat. mŏrsus -us, der. di mordēre «mordere», part. pass. morsus]. – 1. a. L’atto del mordere (di uomini o di animali), dell’affondare cioè i denti in una materia, per staccarne un [...] duro Suo m. in questo cor già non oprava (Leopardi), non faceva sentire; anche col sign. di rimorso: i m. della coscienza; O dignitosa coscienza e netta, Come t’è picciol fallo amaro m.! (Dante). Con senso più concr., parola o frase mordace: i m. dei ...
Leggi Tutto
neurofenomenologia
s. f. Lo studio dei fenomeni della percezione della coscienza sulla base dei più recenti progressi delle neuroscienze. ◆ Oggi la fenomenologia è protagonista di una singolare vicenda [...] di naturalizzarla, ricorrendo alle recenti scoperte della neurologia per spiegare le indagini fenomenologiche della percezione e della coscienza sul piano scientifico, con non pochi problemi teorici, dal momento che già Edmund Husserl aveva tra i ...
Leggi Tutto
neuroimmagine
s. f. In medicina, metodica estremamente dettagliata per la rappresentazione del sistema nervoso, e in particolare del cervello, ottenuta con tecniche di risonanza magnetica funzionale. [...] a una persona, anche quando viene mostrata per un periodo di tempo così breve da non arrivare a livello della coscienza. (John-Dylan Haynes, Stampa, 23 gennaio 2008, Tuttoscienze, p. 1).
Composto dal confisso neuro- aggiunto al s. f. immagine ...
Leggi Tutto
largo
agg. e s. m. [lat. largus] (pl. m. -ghi). – 1. agg. a. Che si estende notevolmente in larghezza, spec. in rapporto alle altre dimensioni (lunghezza, altezza); in genere si contrappone a stretto: [...] contrapp. a ristretto, gretto, meschino e sim.: essere d’idee l., di vedute l.; avere un modo l. di pensare; uomo di coscienza l., non com., privo di scrupoli; persona di manica l., che non guarda tanto per il sottile, spec. nelle cose che riguardano ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] cicli biologici, il succedersi del giorno e della notte, il ciclo delle stagioni, ecc.) e psicologici (i varî stati della coscienza e della percezione, la memoria) e diversificata storicamente da cultura a cultura: l’idea, il concetto, la nozione del ...
Leggi Tutto
coscienzialismo
s. m. [der. di coscienza]. – In filosofia, termine usato talora con sign. affine a «soggettivismo», per designare la dottrina gnoseologico-metafisica secondo cui ogni realtà è sempre [...] inclusa in una coscienza, individuale o universale. ...
Leggi Tutto
tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove [...] , la divina giustizia (presentarsi al t. di Dio; essere chiamati a rispondere davanti al t. di Dio); il t. della coscienza, la coscienza in quanto giudice dei nostri atti; t. di penitenza, il confessionale o la confessione; il t. delle nazioni, il t ...
Leggi Tutto
Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...