materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento [...] o la volontà degli uomini a determinare le relazioni sociali, bensì, al contrario, queste ultime a determinare la coscienza individuale; m. dialettico, particolare elaborazione del materialismo, dovuta a Engels e poi ripresa da Lenin, la quale – pur ...
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cenestesi
cenestèṡi (raro cenesteṡìa) s. f. [comp. di ceno-3 e del gr. αἴσϑησις «sensazione» (v. -estesia)]. – In medicina e in filosofia, sensazione indeterminata, connessa con lo stato generale del [...] corpo e risultante da impressioni varie inerenti ai processi della vita organica, avvertita dalla coscienza solo quando la sua tonalità viene turbata, manifestandosi con un senso particolare di benessere (variazione positiva) o di malessere ( ...
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flusso1
flusso1 s. m. [dal lat. fluxus -us, der. di fluĕre «scorrere»]. – 1. In senso proprio, scorrimento di un liquido o altro fluido su una superficie o attraverso un determinato condotto, e, con [...] reddito, in contrapp. a fondo di beni, o capitale). Con accezione partic., nel linguaggio della critica letteraria, f. di coscienza: v. coscienza, nel sign. 1 d. 4. Espulsione o fuoriuscita di materie liquide dall’organismo (con il sign., quindi, che ...
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autosuggestione
autosuggestióne s. f. [comp. di auto-1 e suggestione]. – Suggestione che si esercita su sé stesso quando un contenuto di coscienza, non più controllato, s’impone a tutti gli altri; può [...] assumere carattere patologico quando una certa convinzione determina arbitrariamente nella coscienza le impressioni e le percezioni atte a convalidarla (nel caso, per es., di un soggetto che, convintosi di avere una certa malattia, ne avverte ...
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ipnosi
ipnòṡi s. f. [dal fr. hypnose, der. del gr. ὕπνος «sonno»]. – Particolare stato psicofisico, a carattere dinamico e non statico, con modificazioni della coscienza affini a quelle del sonno e con [...] incoscienza). Vi sono varî stati di ipnosi, da quella cosiddetta «vigile» in cui il soggetto, pur nelle condizioni di coscienza della veglia, non riesce a sottrarsi al dominio di un’idea imperante, a quella della trance sonnambolica con dissociazione ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] gli s’aprì alla m. (Foscolo). c. Talora il termine si riferisce più direttamente all’attività o alle facoltà psichiche, alla coscienza di sé e dei proprî atti: malattia di m., locuz. generica e di uso non strettamente tecnico (così come anche il più ...
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preconscio
precònscio agg. e s. m. [comp. di pre- e conscio]. – 1. agg. (pl. f. -sce o -scie) In psicologia e psicanalisi, detto di ciò che non è presente alla coscienza in un dato momento, ma che è [...] mentale o per uno stimolo esterno. 2. s. m. In psicanalisi, il sistema dell’apparato psichico i cui contenuti sono accessibili alla coscienza, in quanto non sono sottoposti ai processi di censura (v.), che sono invece tipici del sistema inconscio. ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, [...] lavoratori salariati e direttamente produttivi la cui condizione di lavoratori di fabbrica permette una maggiore coesione politica (coscienza di c., v. coscienza, n. 2 b); lotta di c., il conflitto che in ogni società opporrebbe gruppi dominanti e ...
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stordire
v. tr. e intr. [prob. der. del lat. turdus «tordo»; cfr. l’uso fig. di tordo nel sign. di «balordo»] (io stordisco, tu stordisci, ecc.). – 1. tr. a. Causare la perdita, totale o parziale, delle [...] : sono cose che stordiscono; era uno spettacolo da stordire. 2. intr. (non usato nei tempi composti), letter. o raro. Restare senza coscienza: L’altro da lui con sì gran colpo è giunto ... Che ne stordisce in su la sella (T. Tasso). In usi estens ...
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vendere
véndere v. tr. [lat. vēndĕre, comp. di venum dare «dare in vendita» (così come venire «essere venduto» da venum ire)]. – 1. Trasferire ad altri la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, [...] la camicia, ha venduto perfino l’anima, di un dissipatore; ha venduto l’anima al diavolo, di persona corrotta o senza coscienza; iperb., venderebbe l’anima, sua madre, pur di ..., farebbe qualsiasi cosa pur di non trovare ostacoli ai suoi propositi o ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...