patteggiare [der. di patto] (io pattéggio, ecc.). - ■ v. tr. [raggiungere un accordo su qualcosa discutendo] ≈ [→ PATTUIRE]. ■ v. intr. (aus. avere) 1. [cercare di trovare un accordo, con la prep. con [...] o assol.: p. con il nemico; non avere nessuna intenzione di p.] ≈ accordarsi, negoziare, trattare. 2. (fig.) [raggiungere un compromesso, con la prep. con: p. con la propria coscienza] ≈ scendere (o venire) a patti. ...
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paura s. f. [dal lat. pavor -oris "timore, paura", rifatto col suff. -ura]. - 1. [stato emotivo di chi si sente insicuro, smarrito e sim., di fronte a un pericolo reale o immaginario: essere preda della [...] insieme e timoroso di veder qualcuno (A. Manzoni). Assai diverso è timorato, detto di chi si fa scrupoli di coscienza talvolta eccessivi, quasi solo nell’espressione timorato di Dio: egli era un uomo timorato di Dio, casalingo e caritatevole (G ...
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tornare [lat. tornare "lavorare al tornio, far girare sul tornio"] (io tórno, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti o da cui ci si era allontanati, [...] non potrai più t. indietro] ≈ cambiare idea, desistere, rinunciare, (fam.) ripensarci, ritirarsi. □ tornare in sé 1. [riprendere coscienza dopo uno svenimento] ≈ riaversi, rientrare in sé, rinvenire, riprendere i sensi. ↔ perdere i sensi, svenire. 2 ...
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santuario /santu'arjo/ s. m. [dal lat. tardo sanctuarium, der. di sanctus "santo", sul modello di sacrarium "sacrario"]. - 1. (relig.) a. [luogo santo delle varie religioni] ≈ sacrario, tempio. b. [nell'Antico [...] (1)]. 2. (estens.) a. [luogo che si protegge da qualsiasi intrusione esterna o estranea, anche fig.: il s. della coscienza] ≈ intimità, intimo, (lett.) penetrale, sacrario. b. [luogo riservato ed esclusivo, cui hanno accesso soltanto pochi iniziati e ...
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sapere² (ant. o dial. savere) [lat. volg. ✻sapēre, per il lat. class. sapĕre "aver sapore; esser saggio, capire", che in epoca tarda ha sostituito nelsign. il lat. class. e lett. scire] (pres. indic. so [...] , rammentare, ricordare. 4. a. [essere consapevole di qualcosa: non temere, so quel che faccio] ≈ avere consapevolezza (o coscienza) (di), avere presente, rendersi conto (di). b. [conoscere in anticipo: sapevo che prima o poi sarebbe andata così ...
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Fabio Rossi
paura. Finestra di approfondimento
Tipi di paura - Numerosi sono i termini che esprimono il senso di forte insicurezza e smarrimento provato di fronte a pericoli o a cose o persone spaventose. [...] insieme e timoroso di veder qualcuno (A. Manzoni). Assai diverso è timorato, detto di chi si fa scrupoli di coscienza talvolta eccessivi, quasi solo nell’espressione timorato di Dio: egli era un uomo timorato di Dio, casalingo e caritatevole (G ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...