macchia¹ /'mak:ja/ s. f. [lat. macula]. - 1. [piccola area di colore diverso dall'area circostante causata dalla caduta di un liquido e sim. su un tessuto, una superficie, ecc.: una m. d'unto, d'inchiostro] [...] stesso, dal pelame con zone di colore diverse da quello principale] ≈ [→ MACULATO]. 3. (fig.) [ciò che deturpa moralmente la purezza dell'onore, della coscienza e sim.: vi è una m. nella sua vita] ≈ colpa, disonore, (lett.) macula, onta, vergogna. ...
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secondo² [lat. secundum "dietro, conformemente"]. - ■ prep. 1. a. [seguendo determinati dettami: regolarsi s. coscienza; agire s. la legge] ≈ conformemente a, (lett.) giusta, (burocr.) in ottemperanza [...] a. b. [tenendo in considerazione quanto qualcuno afferma o pensa: s. il Vangelo] ≈ a detta di, alla luce di, in base a, stando a. 2. [tenendo in considerazione l'entità, la qualità e sim.: premiare s. ...
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macula /'makula/ (o macola) s. f. [dal lat. macŭla], lett. - 1. [piccola area di colore diverso dall'area circostante causata dalla caduta di un liquido e sim. su un tessuto, una superficie, ecc.] ≈ [→ [...] MACCHIA¹ (1)]. 2. (fig.) [ciò che deturpa moralmente la purezza dell'onore, della coscienza e sim.] ≈ [→ MACCHIA¹ (3)]. ...
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veemente /ve:'mɛnte/ agg. [dal lat. vehĕmens-entis, prob. alteraz. di vē-mens "fuori di mente, fuori di coscienza"]. - 1. [di fenomeno fisico, che è caratterizzato da impeto, violenza e sim.: l'impatto [...] v. delle onde] ≈ furioso, impetuoso, violento. ↓ forte, intenso. ↔ debole, leggero, lieve. 2. (fig.) [di atto, comportamento e sim., che è caratterizzato da furia, irruenza e sim.: una v. invettiva] ≈ ...
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segreto² s. m. [uso sost. di segreto¹]. - 1. [cosa o fatto che si tengono nascosti dentro di sé e non si rivelano a nessuno: il suo passato è un s. per tutti] ≈ enigma, mistero. ↑ arcano. 2. [modo che [...] e ↔ [→ SEGRETEZZA (2)]. ▲ Locuz. prep.: in segreto [in modo occulto] ≈ e ↔ [→ SEGRETAMENTE]. 4. (estens.) [parte più intima dell'anima, della coscienza e sim.: nel mio s. mi sono pentito] ≈ interiorità, intimità, intimo, (lett.) penetrali, profondo. ...
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malcaduco (più com. mal caduco) s. m. [grafia unita di mal caduco], pop. - [sindrome cerebrale caratterizzata da crisi di convulsioni durante le quali spesso si verifica la perdita della coscienza] ≈ Ⓣ [...] (med.) epilessia, Ⓣ (med., non com.) morbo comiziale ...
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sensazione /sensa'tsjone/ s. f. [dal lat. mediev. sensatio -onis, der. di sensus -us "senso"]. - 1. (fisiol.) [ogni stato di coscienza in quanto sia avvertito come proveniente dai sensi: s. olfattiva] [...] ≈ percezione. 2. (fig.) [avvertimento di natura fisica o psichica non ben definito: avere una s. di disagio] ≈ [→ SENSO (4)]. 3. (fig.) [percezione vaga e indiretta di cosa che sta avvenendo o che sta ...
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accorgersi /a'k:ɔrdʒersi/ v. intr. pron. [lat. ✻accorrĭgĕre, der. di corrĭgĕre "correggere", col pref. ad-] (io mi accòrgo, tu ti accòrgi, ecc.; pass. rem. m'accòrsi, t'accorgésti, ecc.; part. pass. accòrto). [...] - [acquistare coscienza di un fatto, con la prep. di: a. di un errore] ≈ avvedersi, capire (ø), comprendere (ø), fare caso (a), intuire (ø), notare (ø), percepire (ø), presentire (ø), rendersi conto, trovare (ø), vedere (ø), [per lo più con uso assol ...
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vergogna /ver'goɲa/ s. f. [lat. verecundia "ritegno"]. - 1. a. [turbamento e disagio che si prova per un comportamento sentito come sconveniente, riprovevole, ecc., anche con le prep. di, per: provare [...] v. (per una colpa, di un peccato)] ≈ ‖ mortificazione (per), pentimento (per), rossore (per). b. [senso dell'inopportunità, coscienza dell'immoralità di un'azione, di un comportamento: essere senza v.; non avere v.] ≈ pudore, riguardo, ritegno, (lett ...
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sentimento /senti'mento/ s. m. [der. di sentire]. - 1. [l'essere consapevole di sé, delle proprie caratteristiche spirituali e sim., con la prep. di: avere il s. della propria forza] ≈ consapevolezza, [...] coscienza, percezione, senso. 2. a. [facoltà e capacità di valutare, di discernere e sim.: essere privo di s. morale] ≈ [→ SENSO (5. a)]. b. (estens.) [valutazione positiva di sé stessi: avere un alto s. di sé] ≈ concetto, considerazione, giudizio, ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...