vicino
agg., s. m. e avv. [lat. vicīnus, der. di vicus «rione, borgo, villaggio»; propr. «che appartiene allo stesso vicus»]. – 1. agg. a. Che è relativamente a poca distanza rispetto al luogo in cui [...] di scuola in un paese v.; è qui nella stanza v.; parlando di due o più cose e persone, o gruppi di persone e cose: due , o mi venne, vicino; fatti più vicino, se no non sento; i ragazzi non sono in casa, sono andati qui vicino; è una proprietaria di ...
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collaudo
collàudo s. m. [der. di collaudare]. – Verifica sperimentale di costruzioni, impianti o sistemi, macchine o materiali diversi, diretta ad accertare se essi siano idonei all’uso cui sono destinati, [...] in taluni casi, se corrispondano alle norme di legge o ai requisiti contrattuali: fare il c., o procedere al c., di un ponte, di un ascensore, di un aeroplano; verbale, capitolato, certificato di collaudo. Estens., prova, sperimentazione d’altre cose ...
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estimativa
(ant. stimativa) s. f. [femm. di estimativo, sottint. facoltà, virtù o sim.]. – 1. letter. La facoltà di conoscere e giudicare rettamente le coseinsé e nel loro valore: E lo svegliato ciò [...] che vede aborre, Sì nescïa è la sùbita vigilia Fin che la stimativa non soccorre (Dante). 2. In economia, lo stesso che estimazione, cioè determinazione del valore di un oggetto. ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] spirituale: non potrò venire alla cerimonia, ma sarò con voi in s.; saremo presenti o vicini in s., anche se tanto lontani; essere rapito in s., nelle estasi mistiche; cose viste in s., immaginate, pensate, quindi sentite nel modo più interiore e ...
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radunare
(ant. ragunare e raunare) v. tr. [comp. di r- e adunare]. – 1. Riunire insieme, raccogliere in uno stesso luogo cose o animali o persone sparse (con senso più generico e intonazione più familiare [...] di adunare): radunò le proprie cose e partì; prima di morire, volle r. i figli intorno a sé; la sera il pastore raduna il che tanti pensieri? un’ora sgombra Quanto in molt’anni a pena si raguna (Petrarca). In marina, r. le rotte, nella navigazione ...
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distinzione
distinzióne s. f. [dal lat. distinctio -onis, der. di distinguĕre «distinguere»; nel sign. 2 b, sul modello del fr. distinction]. – 1. a. In senso attivo, il fatto di distinguere, e l’atto [...] a li animali bruti, chiama quelli tutti figli d’Adamo (Dante). Più genericam., l’atto, il fatto di non confondere insieme cose che sono insé stesse diverse: fare (meno com. porre) distinzione tra il bene e il male, tra il giusto e l’ingiusto; senza ...
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divorzio
divòrzio s. m. [dal lat. divortium «separazione», der. di divortĕre = divertĕre «separarsi»]. – 1. Scioglimento legale del matrimonio durante la vita dei coniugi, diversamente attuato nei varî [...] tempi e nelle diverse società, e che in ogni caso presuppone il principio generale della perpetuità del due soci hanno fatto divorzio; se le Muse non avessero fatto d. e quasi nemicizia meco (Caro); anche distacco da cose, abitudini e sim.: fare ...
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dietro
diètro (ant. drièto) prep. e avv. [lat. de rĕtro]. – 1. prep. a. Nella parte posteriore; di là da un oggetto, da un luogo; dopo (in senso locativo). Si congiunge al nome direttamente o, meno spesso, [...] è sempre preceduto da di: d. di me, di sé, di loro, ecc.; la forma pronominale atona si unisce spalle di uno, mormorare, sparlare di chi è assente; io le cose non gliele dico d., gliele dico in faccia, senza timore. Essere d. a una cosa o a fare ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), [...] detto cancorrente. b. Massa, gran quantità di persone o cose, che irrompe con impeto, con forza travolgente: un’o. quella che si propaga nel secondo mezzo, progressiva (anche se di solito in direzione diversa) rispetto all’onda incidente, e o. ...
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adunare
(ant. aunare) v. tr. e intr. pron. [lat. adunare, der. di unus «uno»]. – 1. tr. Raccogliere, riunire insieme: a. i soci, i consiglieri; i comandanti adunarono i soldati per la battaglia. Di cose, [...] in una Vista mirò ciò ch’insé ’l mondo aduna (T. Tasso). 2. intr. pron. Riunirsi insieme in un luogo, di solito in l’altissimo canto (Dante). Riferito a cose, raccogliersi, essere contenuto: in te s’aduna Quantunque in creatura è di bontate (Dante). ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...