pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] spesso fig., riferito a cose che hanno manifestazioni simili e contemporanee o che sono in certo modo interdipendenti: i Esser dei fra’ tuoi p., i p. tuoi A conoscere apprendi (Parini); se l’arroganza de’ vostri p. fosse legge per i p. miei (Manzoni ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] quel tempo in qua ella sta in orecchi come la lepre (Machiavelli); cominciò a stare in orecchi, per sentire se il della propria segretezza: puoi dirmelo senza timore, perché a me le cose mi entrano da un orecchio e mi escono dall’altro); non avere ...
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notabile
notàbile agg. e s. m. e f. [dal lat. notabĭlis, der. di notare «notare2»]. – 1. agg. Riferito a cose: a. Degno di nota, cioè di essere notato, considerato, rilevato, oppure visto, conosciuto; [...] in genere, importante, interessante, significativo: fatti, avvenimenti n.; segnare i punti veramente n. di un discorso; illustrare le cose due difetti n. diviene ancora più comico, e molto più se i due difetti si contrastino fra di loro (Goldoni). 2. ...
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rispondere
rispóndere (letter. ant. respóndere) v. intr. [lat. respondēre (comp. di re- e spondēre «promettere»), con mutamento di coniugazione] (io rispóndo, ecc.; pass. rem. rispósi [ant. rispuòsi], [...] prop. soggettiva: mi fu risposto che non dovevo immischiarmi in queste cose; gli è stato risposto che deve aspettare ancora un di uguale genere ma anche di genere diverso, per rispondere o come se si volesse rispondere a essa: r. al saluto (a voce, ...
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matto1
matto1 agg. e s. m. (f. -a) [forse lat. tardo mattus, matus «ubriaco»]. – 1. a. ant. Stupido, stolto: così m. come egli è, senza alcuna cagione è ... fuori d’ogni misura geloso di me (Boccaccio). [...] perfetto; ne sa più un m. in casa propria che un savio in casa d’altri; chi è al coperto quando piove è ben m. se si muove; del m., del medico catena, di chi fa o dice cose strane e irragionevoli; roba da matti, cose da matti, incredibili, assurde; e ...
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confrontare
v. tr. [dal lat. mediev. confrontare, der. del lat. frons -ontis «fronte»] (io confrónto, ecc.). – 1. a. Mettere di fronte persone o cose, per conoscerne la somiglianza, le affinità, le differenze: [...] un altro termine più o meno definito): confrontate i nostri prezzi; se la letteratura ha un senso, lo ha solo se si confronta con le cose essenziali che ci riguardano (Giuseppe Pontiggia). In opere di studio e di consultazione, confronta (abbreviato ...
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berlusconizzazione
s. f. Appiattimento sui modelli proposti da Silvio Berlusconi. ◆ Anche Libération ha scritto che [Cesare] Battisti è «vittima della vendetta delle camicie nere» puntando il dito contro [...] , «chiunque sappia minimamente come vanno le cosein Italia sa che parlare di “berlusconizzazione” italiana, che siamo a un fascismo di sostanza anche se non dichiarato. Mi si obietta: ma se le forze di sinistra voteranno contro potrà cadere il ...
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mille
agg. num. card. e s. m. [lat. mīlle], invar. – 1. Numero cardinale, unità del quarto ordine nel sistema di numerazione decimale, equivalente alla terza potenza del dieci (perciò scritto anche, [...] sa mill’anni di rivederlo; Ché gli parea mill’anni e’ se n’andassi (Pulci). 3. Con uso sostantivato (per ellissi del facile sottintendere), riferito a persone o a cose: ci riesce appena uno su m.; erano in m. contro uno (qui con valore indeterminato ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] a uno scopo; levare, togliere dal c. una cosa a qualcuno, convincerlo del contrario, dissuaderlo dal suo proposito; cose che non gli entrano in c., che non riesce a capire; saltare, frullare, passare per il c., di idee bizzarre che vengono ...
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ritrovare
v. tr. [comp. di ri- e trovare] (io ritròvo, ecc.). – 1. a. Trovare di nuovo: ho lasciato un’altra volta la borsa in treno: speriamo di ritrovarla, come la volta scorsa; se la ritrovo a origliare, [...] uscita; i soccorritori li hanno ritrovati ancora in vita. 2. a. Trovare persone, animali o cose perduti o smarriti, scomparsi o nascosti, 3. Nell’uso fam., region., ritrovarsi, trovare insé, addosso a sé qualche cosa, per lo più spiacevole, quasi ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...