rifilare
v. tr. [der. di filo1 e fila]. – 1. Tagliare a filo, raffilare, pareggiare i margini o contorni (in questa accezione anche, ma meno com., refilare): r. un panno; r. una lamiera; in legatoria, [...] 2. pop. Dire o dare, quasi di fila, più cose di seguito: rifilò al professore tutta una serie di date; spec torna a casa voglio rifilargli tanti scapaccioni che se ne ricorderà per un pezzo. Di cose singole, ma sgradevoli o comunque non desiderate, ...
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filo1
filo1 s. m. [lat. fīlum] (pl. -i; con valore collettivo e in locuz. particolari anche pl. f. le fila). – 1. a. Corpo lungo, sottile, di forma cilindrica, in genere a sezione costante, di vario [...] perle, se la collana è costituita rispettivam. di due o tre serie di perle infilate in altrettanti fili che si dispongono in modo essere attaccato a un f., di cosa, o condizione di cose, che manca di sicurezza: la vita del temerario è attaccata a ...
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riguardo
s. m. [der. di riguardare]. – 1. ant. Sguardo, vista, aspetto: Questi onde a me ritorna il tuo riguardo, È ’l lume d’uno spirto ... (Dante). Riferito a luoghi, orientamento, posizione. 2. Attenzione [...] per nessuno; per riguardo verso di te non ho protestato; dimmi se qualcuno ti ha mancato di riguardo; con sign. lievemente diversi: chiedimi del dolce, senza fare complimenti; io le cose gliele dico in faccia, senza tanti r., con franchezza, senza ...
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morettizzare
v. tr. Adeguare alle caratteristiche e allo stile di Nanni Moretti. ◆ «Ragazzi, guardate che sono cose che succedono nella vita». Nanni Moretti vuol tagliar corto sulla scena del sesso in [...] «Caos Calmo», dall’8 febbraio in 300 copie (e il 13 al Festival di Berlino). Moretti ha «morettizzato» il romanzo di [Sandro] Veronesi allo scoperto. Ha fatto e fa tante cose, ma sempre adattandole a sé. Qui, sebbene il personaggio sia stato ...
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catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, [...] , successione, concatenazione, disposizione di cose congiunte o susseguentisi l’una all’altra in modo ininterrotto: c. di fatti in geografia, complesso di rilievi aggregati in modo da determinare uno sviluppo lineare, con depressioni trasversali, se ...
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finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). – 1. tr. a. Condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. [...] persona che stia parlando da un pezzo, spec. se dice cose spiacevoli o noiose: hai finito? Uso assol. si sia o che cosa ne sia successo. g. Tendere, mirare a un fine, in frasi come: dove vuoi andare a f. con codesto discorso?; ho capito dove vuoi ...
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fumo
(ant. e pop. fummo, ant. fume) s. m. [lat. fūmus]. – 1. a. Il complesso dei prodotti gassosi e solidi di una combustione, che in forma di colonna o di nube si alzano nell’aria, costituendo una dispersione [...] d’una solfatara, ecc.; Se ’l fummo del pantan nol ti nasconde (Dante). 3. In astronomia, f. interstellare, del fumo e al suo rapido dissolversi: è tutto f.!, di cose, manifestazioni o dichiarazioni che sono solo apparenza, che non hanno pregio ...
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ignoranza
s. f. [dal lat. ignorantia]. – 1. Con sign. ristretto, l’ignorare determinate cose, per non essersene mai occupato o per non averne avuto notizia: i. dei proprî doveri; i. di una scienza, di [...] intendersi di una data materia o di ignorare cose che si dovrebbero sapere. 2. Più figlia dell’ignoranza. In espressioni esclamative: santa i.!, in tono tra impaziente e dai problemi che il sapere porta con sé. 3. Mancanza di educazione, villania: ...
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cambiare
v. tr. e intr. [lat. tardo cambiare, voce di origine gallica] (io càmbio, ecc.). – 1. Sostituire una persona, una cosa, con altra simile o diversa: c. cuoco, cameriere, fattorino, assumerne [...] , sistema; devi cambiar tono, se vuoi ottenere qualcosa; ho cambiato alcune frasi dell’articolo. In partic.: c. aspetto, assumerne uno a un altro: tutte le cose cambiano col tempo; il tempo accenna a c.; anche in relazione all’aspetto, alle abitudini ...
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permutabile
permutàbile agg. [der. di permutare]. – Che si può permutare, che può essere oggetto di scambio: cose, beni p.; valori non permutabili. In matematica, due elementi a, b di un insieme dotato [...] per tutte le coppie di elementi, l’operazione è detta commutativa. Analogam., due sostituzioni o due trasformazioni ϕ e ψ sono dette permutabili se applicando prima ϕ e poi ψ si ottiene lo stesso risultato a cui si giunge applicando prima ψ e poi ϕ. ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...