in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 [...] avrebbe ideato il labaro con sopra disegnato il monogramma di Cristo); secondo Lattanzio, invece (De mortibus persecutorum, 44), Costantino avrebbe avuto la visione in sogno alla vigilia della battaglia decisiva di Ponte Milvio. La frase è talvolta ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo [...] giuridico che si sviluppò nelle regioni orientali dell’Impero romano da Costantino il Grande in poi e fu in vigore fino alla caduta di bizantina dai teologi greci fra loro o in polemica con i teologi latini. Anche riferito a persona: essere b. nelle ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. [...] nervosa che costituisce la tunica interna dell’occhio e ha una funzione essenziale nel processo visivo in quanto i fotorecettori in essa presenti (distinti in coni e bastoncelli) convertono, attraverso reazioni biochimiche, le radiazioni luminose in ...
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calendarista
s. m. e f. Chi ama posare per le fotografie pubblicate nei calendari, in particolare quelli di nudo artistico. ◆ le spezie piccanti erano una pattuglia di belle ragazze, le protagoniste [...] dei calendari del 2005: […] Più il solito Costantino Vitagliano, che pur essendo un ospite fisso dei programmi di [ accendesse, era inevitabile che ci fosse qualcuno ad attaccare i calendaristi. (Sebastiano Messina, Repubblica, 29 settembre 2004, ...
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centista
s. m. e f. Chi supera l’esame di Stato con la votazione di cento centesimi. ◆ Sono quattro all’Istituto tecnico commerciale Benedetto Radice di Bronte (diretto dal preside prof. Salvatore Toscano) [...] i ragazzi che hanno superato con il massimo dei voti gli esami di Stato. Sono Oriana Costantino, Antonella Ciraldo e Graziella Galati Pricchia del corso ragioniere programmatore. A loro si aggiunge l’unico centista del corso Igea Antonio Spatafora. ( ...
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tolleranza
s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che [...] stati, dei governi, delle comunità; l’«Editto di t.» di Costantino, quello con cui l’imperatore, nel 313, concesse libertà di superare gli otto giorni. Con sign. affine, i limiti entro i quali è consentita una differenza qualsiasi, di carattere anche ...
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pauliciani
s. m. pl. [dal lat. Pauliciani, gr. Παυλικιανοί]. – I seguaci di una setta ereticale sorta verso la metà del sec. 7° in Armenia e in Siria e diffusasi poi in Frigia e in Bulgaria, la quale, [...] organizzata da Costantino di Samosata, chiamato Silvano, che pretendeva rifarsi all’azione e al pensiero dell’apostolo Paolo (da cui Incarnazione; la setta fiorì fino al sec. 10°, e durò più a lungo in Bulgaria, dove forse si continuò con i bogomili. ...
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meta1
mèta1 s. f. [dal lat. mēta, nome generico di qualsiasi oggetto di forma conica o piramidale, quindi mucchio di fieno e in partic. la colonnetta del circo (da cui si sviluppa il sign. fig. di «termine» [...] di sculture e altri ornamenti; intorno alle due mete i carri in competizione nelle corse dovevano girare dopo aver percorso sembra da Domiziano, nel 96 d. C., di fronte all’arco di Costantino, poi demolita all’inizio del Novecento; e la m. di Romolo, ...
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comes
s. m., lat. (pl. comites 〈kòmites〉). – Termine che nel lat. classico significò «compagno di viaggio» e indicò specificamente coloro che assistevano i magistrati nelle province e, dall’età di Costantino, [...] gli alti funzionarî; nel lat. mediev., attraverso il sign. di «persona del seguito», assunse quello di «conte». In quest’ultima accezione è ancora usato talvolta dagli storici ...
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domenica
doménica s. f. [lat. tardo domĭnĭca (dies) «(giorno) del Signore»]. – Settimo giorno della settimana (ma primo nella liturgia cattolica), che segue al sabato; è, presso tutti i popoli di religione [...] la d., o di d., stiamo di solito insieme con i nostri genitori. Con denominazioni partic.: d. delle Palme, la sul modello del gr. κυριακή (ἡμέρα), fu introdotto da Costantino in sostituzione della più antica denominazione solis dies «giorno del ...
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COSTANTINO I (C. Flavius Valerius Constantinus)
D. Faccenna*
Figlio di Costanzo I Cloro e di Elena, nato a Naisso (Mesia) il 27 febbraio del 280 circa, Augusto dal 306, morto nel 337. Detto anche C. Magno.
Alla morte del padre viene acclamato...
Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu acclamato imperatore dall'esercito (306),...