carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] assegnate ai generici. Anche come indice delle qualità morali d’una persona: c. fermo, instabile, debole; fermezza di c.; assol., costanza, serietà nel volere e nell’agire: uomo di c.; senza carattere. e. Locuz., essere in c. con, essere intonato: l ...
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irremovibile
irremovìbile agg. [der. del lat. removēre «rimuovere, allontanare», col pref. in-2]. – Che non si può rimuovere: un ostacolo, un impedimento i.; più spesso in senso fig., che non si lascia [...] smuovere, ostinatamente saldo: volontà, fermezza, costanza i.; essere i. in una opinione, in un’idea, nelle proprie decisioni; tentai ogni mezzo per dissuaderlo dal suo proposito, ma fu irremovibile. ◆ Avv. irremovibilménte, senza lasciarsi smuovere: ...
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controsummit
(contro-summit), s. m. inv. Incontro organizzato come protesta nei confronti di una riunione al vertice precedentemente convocata. ◆ i no-global porteranno scompiglio a Manhattan [sede del [...] , Stampa, 1° giugno 2003, p. 4) • E Rachid davvero sembra riassumere in sé l’antica sapienza del mondo arabo-africano, la costanza, la serenità e il non perdersi d’animo italiano. Sta per partire per Lisbona, per il contro-summit sull’immigrazione e ...
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paziente
paziènte agg. e s. m. e f. [dal lat. patiens -entis, propr. part. pres. di pati «soffrire, sopportare»]. – 1. agg. a. Che ha la virtù (o la qualità) della pazienza, come disposizione abituale: [...] occasionale: cerca di essere p. con lui; non ti inquietare così, sii paziente! b. Che opera con cura, con precisione e costanza: un lavoratore p., un p. ricercatore. c. estens. Che esprime pazienza: tu co ’l lento Giro de’ pazienti occhi rispondi ...
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pazienza
paziènza (ant. o region. pacènza, pacènzia, paciènza) s. f. [dal lat. patientia, der. di patiens -entis «paziente»]. – 1. a. Disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere [...] p.; è così testardo che fa scappare la p. a chiunque; guarda che io ho poca pazienza! c. Calma, assiduità, costanza e insieme precisione nell’eseguire un lavoro, nello svolgere un’attività superandone le piccole difficoltà: lavori, giochi di p., che ...
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coerenza
coerènza s. f. [dal lat. cohaerentia, der. di cohaerere; v. coerente]. – L’esser coerente, nel sign. proprio e fig., e nelle accezioni specifiche (per le quali, v. coerente): la c. delle parti [...] sistema di unità di misura, c. di radiazioni elettromagnetiche; c. temporale, c. spaziale, a seconda che ci si riferisca alla costanza della fase nel tempo oppure nello spazio; spazio di c. e tempo di c., espressioni in uso per indicare la lunghezza ...
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riassorbimento
riassorbiménto s. m. [der. di riassorbire]. – L’azione di riassorbire, il fatto di riassorbirsi o di venire riassorbito: r. dell’umidità, dell’acqua; in senso fig.: r. della mano d’opera [...] già filtrati attraverso i glomeruli: fa parte del meccanismo renale di eliminazione delle scorie e di mantenimento della costanza dell’ambiente interno. c. In chirurgia, il processo col quale un tessuto trapiantato o degenerato, oppure il materiale ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] Per indicare più direttamente tendenza al bene: b. intenzione, intenzione retta, onesta; b. volontà, volontà di far bene, impegno, costanza in un lavoro: è un ragazzo pieno di b. volontà; b. voglia, favorevole disposizione: fare, andare di b. voglia ...
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elogio
elògio s. m. [dal lat. elogium, che indicò originariamente una breve iscrizione o epitaffio]. – 1. Discorso o scritto più o meno solenne in cui si esaltano i meriti o le virtù di una persona: [...] di cose astratte: e. della povertà, della modestia. 2. estens. Parole di lode, di approvazione: merita un e. per la sua costanza; spesso al plur.: ne ebbe meritati e.; profondersi in elogi; fare gli e. di qualcuno; la stampa dedica grandi e. alla sua ...
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sbalzo
s. m. [der. di sbalzare]. – 1. a. Brusco spostamento o movimento verso l’alto o in avanti; salto, balzo improvviso: il cavallo, con uno s., lo gettò di sella; l’autobus ha fatto un brusco s. e [...] balzi, balzellando: camminare, procedere, muoversi a sbalzi; in senso fig., a intervalli non regolari, senza uniformità né costanza: lavorare, studiare, applicarsi a sbalzi. b. Aumento considerevole e improvviso: uno s. di temperatura; i prezzi hanno ...
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Figlia (n. forse 318 - m. 354) di Costantino il Grande, sposò (335) il cugino Annibaliano e ottenne il titolo di Augusta; dopo la uccisione di lui (337) sposò Gallo, creato Cesare da Costanzo II (351), con cui andò ad Antiochia. Tornando in...
(romeno Constanţa) Città della Romania (304.279 ab. nel 2007), nella Dobrugia, capoluogo del distretto omonimo ( Constanţa), situata su una penisoletta che si protende nel Mar Nero. L’intenso sviluppo dell’industria (raffinerie, cantieri navali,...