moderazione
moderazióne s. f. [dal lat. moderatio -onis]. – L’atto, il fatto di moderare: m. delle pretese, delle richieste; la m. delle passioni. Più com., l’essere moderato, capacità di moderarsi, [...] senso della misura: avere m. nel bere, nel fumare; usare m. nel mangiare; ci vuole m.; la m., madre della dignità e della costanza (Gioberti). Anche, temperanza, tolleranza: governare, giudicare con m.; usò grande moderazione verso i vinti. ...
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studiacchiare
v. tr. e intr. [der. di studiare, con infisso pegg.] (io studiàcchio, ecc.; come intr., aus. avere). – Studiare senza costanza, di malavoglia, con scarsi risultati. ...
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espugnare
v. tr. [dal lat. expugnare, comp. di ex- e pugnare «combattere»] (io espugno, ... noi espugniamo, voi espugnate, e nel cong. espugniamo, espugniate). – Vincere e occupare con la forza delle [...] fortezza, un castello, un campo trincerato; per estens., e. la resistenza del nemico. Fig., obbligare a cedere, vincere con la persuasione, con lusinghe o altri mezzi: e. la virtù, la costanza di una persona; e. col denaro l’onestà di un funzionario. ...
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scudo
s. m. [lat. scūtum e scūtus «scudo oblungo»]. – 1. a. Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (è ancora in uso per tale scopo esclusivam. presso popoli primitivi) e attualmente dalle [...] fece s. col proprio petto al figlio; usa farsi s. delle sue potenti amicizie; Ei si fa, contro a i mali, De la costanza sua s. ed usbergo (Parini); s. umano, spec. nel linguaggio giornalistico, persona disarmata che, negli scenari di guerra, oppone ...
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assiduita
assiduità s. f. [dal lat. assiduĭtas -atis]. – L’essere assiduo, detto di persona o di cosa; continuità, costanza: a. nello studio, nell’esercizio, nella lettura; applicarsi con a. a una ricerca; [...] l’a. delle cure, delle attenzioni; il frequentare abitualmente una persona o un luogo: la sua a. in quella casa fa malignare la gente ...
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assiduo
assìduo agg. [dal lat. assiduus, comp. di ad- e tema di sedere «star seduto»]. – 1. Di persona, che attende in modo costante e sollecito a un’attività: essere a. nello (allo) studio, nel compimento [...] Quando, con vece assidua, Cadde, risorse e giacque (Manzoni). ◆ Avv. assiduaménte, con assiduità, con continuità e costanza; abitualmente: applicarsi assiduamente al lavoro, allo studio; frequentare assiduamente una persona, un circolo, un ambiente. ...
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disuguale
diṡuguale (o diṡeguale) agg. [comp. di dis-1 e uguale]. – 1. Non uguale a un altro, quindi diverso, differente: stoffe, figure, colori d.; due case di d. altezza; anche in matem. e geom., grandezze [...] disuguali. 2. Che manca di unità, costanza, continuità; che nei suoi aspetti e manifestazioni non si presenta unitariamente, organicamente: terreno d.; umore, carattere d.; stile d.; ecc. In questo secondo sign., è meno com. di ineguale. ◆ Avv. ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la [...] o altre espressioni che indicano genericamente la maggiore o minore distanza che separa tra loro le successive manifestazioni, la loro costanza o regolarità, ecc.: la f. del polso in condizioni normali è di 70-80 pulsazioni al minuto; regolare la f ...
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ciampicare
v. intr. [der. di ciampa, variante ant. e region. di zampa] (io ciàmpico, tu ciàmpichi, ecc.; aus. avere). – Camminare stentatamente, strisciando i piedi, inciampando o barcollando; fig., [...] operare con lentezza, senza costanza, in modo impacciato. ...
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pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, [...] re di Sicilia (1282-1285), su cui erano impressi, oltre al suo nome e a quello della regina Costanza di Svevia, lo stemma d’Aragona e l’aquila sveva; le monete erano perciò designate anche col nome di raonese e, a seconda del metallo di conio, aquila ...
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Figlia (n. forse 318 - m. 354) di Costantino il Grande, sposò (335) il cugino Annibaliano e ottenne il titolo di Augusta; dopo la uccisione di lui (337) sposò Gallo, creato Cesare da Costanzo II (351), con cui andò ad Antiochia. Tornando in...
(romeno Constanţa) Città della Romania (304.279 ab. nel 2007), nella Dobrugia, capoluogo del distretto omonimo ( Constanţa), situata su una penisoletta che si protende nel Mar Nero. L’intenso sviluppo dell’industria (raffinerie, cantieri navali,...