marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante [...] il medioevo, ai musulmani e agli ebrei convertiti al cristianesimo, passato poi nell’uso letter. ital., soprattutto nei poemi epico-cavallereschi, a indicare chi non osserva le leggi della cavalleria e della cortesia, con il sign. quindi di traditore ...
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druso
druṡo s. m. [dall’arabo Durūz, dial. Drūz, plur. di Darazī, che deriva dal nome di uno dei fondatori della setta, l’egiz. ad-Darazi]. – Denominazione dei seguaci di una setta religiosa di origine [...] : professano una dottrina sincretistica che attinge elementi, oltre che dall’islamismo, anche dal giudaismo, dall’induismo e dal cristianesimo, in partic. sostenendo che la divinità si è manifestata a varie riprese in forma umana (l’ultima delle ...
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gnosticismo
s. m. [der. di gnostico]. – Nella storia delle religioni, il complesso di dottrine e di movimenti spirituali sviluppatosi in età ellenistico-romana, coevo al cristianesimo antico e talora [...] in stretto contatto con questo, che considera la salvezza spirituale e la beatitudine dipendenti dalla gnosi, intesa non come conoscenza desunta dall’esperienza o suscettibile di dimostrazione razionale, ...
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non-persona
(non persona), s. f. Essere al quale non è riconosciuto lo statuto di soggetto responsabile, titolare di determinati diritti e doveri. ◆ Si è detto troppo sulla natura dell’embrione: se sia [...] ideologiche e cecità politica». (Enzo Bettiza, Stampa, 11 febbraio 2007, p. 1, Prima pagina) • La riflessione del Cristianesimo sull’Accusatore era già passata dai dilemmi da cui [Vito] Mancuso fugge attraverso il ricorso alla simbolizzazione e dai ...
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martirio
martìrio (ant. o poet. martìre, martìro) s. m. [dal lat. tardo martyrium, gr. μαρτύριον, propr. «testimonianza»; v. màrtire]. – 1. In senso stretto, la morte violenta o le sofferenze subìte [...] e accettate da un cristiano pur di non rinnegare la propria fede (e ci si riferisce in questo caso soprattutto al cristianesimo dei primi secoli o a quello missionario) o di non violarne i principî e i doveri morali: soffrire, patire, affrontare il m ...
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persecuzione
persecuzióne s. f. [dal lat. tardo persecutio -onis, der. di persĕqui «inseguire», part. pass. persecutus]. – 1. a. Complesso di sistematiche azioni di forza intese a stroncare un movimento [...] ; la p. degli zingari; in partic., le p. dei Cristiani, quelle che subirono i Cristiani nei primi secoli del Cristianesimo da parte dello stato romano pagano, a causa del loro rifiuto di partecipare al culto ufficiale delle divinità dell’Impero, dell ...
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testimoniare
v. tr. e intr. [der. di testimonio] (io testimònio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Fare testimonianza, attestare o affermare come testimone, per propria diretta conoscenza: t. il vero, [...] di un popolo; tutte queste distruzioni testimonieranno ai nostri figli la barbarie nemica; t. la propria fede, e t. il cristianesimo, Cristo o Il Vangelo, vivendo secondo il loro insegnamento. Come intr.: Enea venne di Troia in Italia, che fu origine ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le [...] dai varî paesi europei, intesi come l’area geografica influenzata dalla tradizione greca e romana (che si continua nel cristianesimo occidentale e si integra poi con la civiltà germanica), con particolare riferimento alla cultura dell’Umanesimo e del ...
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ateo devoto
loc. s.le m. Chi, pur dichiarandosi ateo, si preoccupa di tutelare e difendere tradizioni e contenuti di una fede religiosa. ◆ In un paese normale una contesa fra sostenitori e avversari [...] a farsi annoverare fra gli «atei devoti», quegli intellettuali che non hanno fede, ma difendono l’eredità del cristianesimo, (Marina Valensise, Foglio, 12 novembre 2004, p. 12) • La tensione altissima tra «atei devoti» e «credenti ribaldi», esplosa ...
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autoflagellante
(auto-flagellante), p. pres. e agg. (iron.) Che si colpisce, si critica aspramente da sé stesso. ◆ Fin troppo fitta, invece, talvolta autoflagellante o vittimeggiante, la letteratura [...] direttore di Tempi, un dubbio lo ha: «Personalmente sono intemperante e non autoflagellante. Non mi sono avvicinato al cristianesimo pensando al sacrificio. Forse il cilicio appartiene a un’epoca perfetta come il Medioevo, a quell’equilibrio tra uomo ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica ed escatologica) permettono di...
cristianesimo (cristianesmo)
Il problema della visione dantesca della storia e della dottrina del c. non può essere ovviamente trattato se non in sede di ricostruzione complessiva della personalità di D. (v. in Appendice e, nel corso dell'opera,...