ateo devoto
loc. s.le m. Chi, pur dichiarandosi ateo, si preoccupa di tutelare e difendere tradizioni e contenuti di una fede religiosa. ◆ In un paese normale una contesa fra sostenitori e avversari [...] a farsi annoverare fra gli «atei devoti», quegli intellettuali che non hanno fede, ma difendono l’eredità del cristianesimo, (Marina Valensise, Foglio, 12 novembre 2004, p. 12) • La tensione altissima tra «atei devoti» e «credenti ribaldi», esplosa ...
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autoflagellante
(auto-flagellante), p. pres. e agg. (iron.) Che si colpisce, si critica aspramente da sé stesso. ◆ Fin troppo fitta, invece, talvolta autoflagellante o vittimeggiante, la letteratura [...] direttore di Tempi, un dubbio lo ha: «Personalmente sono intemperante e non autoflagellante. Non mi sono avvicinato al cristianesimo pensando al sacrificio. Forse il cilicio appartiene a un’epoca perfetta come il Medioevo, a quell’equilibrio tra uomo ...
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soteriologico
soteriològico agg. [der. di soteriologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla soteriologia, cioè a una dottrina o idea di salvezza: orientamento s.; le tendenze s. di una religione; religioni [...] s., le religioni universalistiche di tipo soprannazionale, come il cristianesimo, il buddismo, il giainismo, lo zoroastrismo. ◆ Avv. soteriologicaménte, per quanto riguarda la soteriologia. ...
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ultraterreno
ultraterréno agg. [comp. di ultra- e terreno1]. – Che è oltre, cioè sopra le cose della terra; spirituale, celeste: la vita u., la sopravvivenza dopo la morte; felicità, beatitudine u., [...] proprie del Paradiso o, nelle religioni diverse dal cristianesimo, della sede e condizione riservata dopo la morte agli eletti. Come sinon. più raro di soprannaturale: forze u., fenomeni u., esseri ultraterreni. ...
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anatema
anatèma (raro anàtema) s. m. [dal lat. tardo anathēma e anathĕma, gr. ἀνάϑημα «offerta votiva», poi ἀνάϑεμα «maledizione», der. di ἀνατίϑημι «dedicare»] (pl. -i). – 1. Presso i Greci, offerta [...] , più tardi anche da armi, statue, ecc., in ringraziamento per una vittoria o altro avvenimento favorevole. 2. Nel Cristianesimo, bando dalla Chiesa, scomunica, soprattutto in quanto rivolta contro eretici e scismatici. Il nuovo sign. si è formato in ...
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pescatore
pescatóre s. m. (f. -trice; pop. -tóra) [lat. piscator -oris, der. di piscari «pescare»]. – 1. a. Chi esercita l’attività della pesca per mestiere o per diletto: fare il p.; una famiglia, un [...] drizzasti Poscia di retro al pescator le vele (Dante, parlando a Stazio che, secondo la leggenda, si era convertito al cristianesimo). Quindi, anello del p. (o anello piscatorio), anello recante l’immagine di san Pietro, con cui il pontefice appone ...
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goto
gòto agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente ai Goti (gr. Γόϑοι, lat. Gothi), antica popolazione germanica, forse originaria dell’isola di Gotland o comunque della Svezia merid., suddivisasi [...] nel 4° sec. nelle due principali tribù dei Visigoti e degli Ostrogoti e convertitasi al cristianesimo (nell’eresia ariana) per opera del vescovo Ulfila. ...
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refrigerio
refrigèrio (ant. rifrigèrio) s. m. [dal lat. tardo refrigerium, der. di refrigerare «refrigerare»]. – 1. a. Il sollievo e ristoro che nasce dal provare, quando si è molto accaldati, una gradevole [...] i piacevoli ragionamenti (Boccaccio); quella speranza confusa di trovar un refrigerio al tormento interno (Manzoni). 2. Nel cristianesimo antico, rito (in lat. refrigerium o refrigeratio, in gr. ἀνάψυξις) interpretato sia come ristoro materiale e ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] tendere, aspirare al b.; il sommo b., in partic., nel cristianesimo, Dio; il ben dell’intelletto, Dio o la visione di Dio (secondo l’interpretazione prevalente dei versi di Dante: vedrai le genti dolorose C’hanno perduto il ben de l’intelletto, Inf. ...
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missione2
missióne2 s. f. [dal lat. missio -onis, der. di mittĕre «mandare», part. pass. missus]. – 1. a. Il mandare o l’essere mandato a esercitare un ufficio, a compiere un incarico particolare, per [...] 2. a. Nella storia delle religioni a carattere universalistico, come il buddismo, l’islamismo e soprattutto il cristianesimo, l’incarico di diffondere un messaggio religioso conferito a determinate persone (missionarî) dal fondatore di una religione ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica ed escatologica) permettono di...
cristianesimo (cristianesmo)
Il problema della visione dantesca della storia e della dottrina del c. non può essere ovviamente trattato se non in sede di ricostruzione complessiva della personalità di D. (v. in Appendice e, nel corso dell'opera,...