popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] caratteristiche, di elementi comuni: i p. antichi; i p. della Terra; un p. primitivo, barbaro, civilizzato; i p. preistorici; il p. cristiano o di Cristo o di Dio, tutti i cristiani; il p. musulmano; il p. ebreo; voce di p. voce di Dio (v. vox populi ...
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etimasia
etimaṡìa s. f. [dal gr. ἑτοιμασία (τοῦ ϑρόνου) «apprestamento (del trono)»]. – Motivo iconografico cristiano di origine orientale che, nei suoi elementi essenziali, si riduce a un trono sormontato [...] da una croce (o dalla Scrittura o dall’agnello apocalittico), e sta a significare la presenza invisibile di Cristo nei luoghi di riunione liturgica. ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a [...] , che puntavano all’eguaglianza totale nella comunione dei beni (e per i quali si è parlato anche di s. cristiano). b. In senso più ristretto, le concezioni e i movimenti sorti a partire dalla rivoluzione industriale, generalmente caratterizzati per ...
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giudeocristiano
s. m. (f. -a) e agg. [comp. di giudeo e cristiano]. – Nel cristianesimo primitivo, chi intendeva conservare le pratiche prescritte dalla legge mosaica; come agg., dei giudeocristiani, [...] del giudeocristianesimo: la sopravvivenza di gruppi g. nel primo medioevo ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] . Con altri sign.: è come «è lo stesso che»: aver dimenticato è come non sapere; è come lasciar andare un pugno a un cristiano (Manzoni); e accennando a cose assurde o impossibili: è come voler cavare acqua dal muro; di come «di quello che»: è peggio ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] , in virtù dei doni naturali e soprannaturali, pratica il complesso delle virtù che costituiscono il patrimonio dell’insegnamento cristiano, tendendo con tutto il proprio essere alla imitazione di Dio, perfezione assoluta. f. Come sost., nel medioevo ...
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euchiti
s. m. pl. [dal gr. εὐχῖται, der. di εὐχή «preghiera»]. – Nome greco con cui sono indicati i membri del movimento ascetico cristiano più comunem. detti messaliani. ...
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commettere3
comméttere3 v. tr. [lat. commĭttĕre, nel sign. di «affidare»] (coniug. come mettere). – 1. letter. Affidare: D’i ben che son commessi a la fortuna (Dante); Ai presenti diletti La breve età [...] rappresentante. b. In usi letter., con sign. più generico, ordinare, imporre: io commetto Che non s’offenda il popol tuo cristiano (T. Tasso); o raccomandare: a noi è commesso che non nascano scandali (D’Azeglio). ◆ Part. pass. commésso, anche come s ...
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rigenerare
v. tr. [dal lat. regenerare, comp. di re- e generare «generare»] (io rigènero, ecc.). – 1. Generare di nuovo. In partic., in biologia, ricostituire, riprodurre parti dell’organismo animale [...] ; il Mazzini mirò a r. il popolo italiano. Con l’uno e con l’altro senso, anche nell’intr. pron.: il cristiano si rigenera nel battesimo; nazione che, attraverso aspre lotte, si è rigenerata alla libertà. 3. estens. Ricostituire, rendere di nuovo ...
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apocalittico
apocalìttico agg. e s. m. [dal gr. ἀποκαλυπτικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che riguarda le apocalissi, o è da esse derivato: aspettative a.; letteratura a. (anche come s. f., l’apocalittica), [...] generica di tutti gli scritti, redatti fra il 2° sec. a. C. e il 2° sec. d. C. in ambiente giudaico e cristiano, che si propongono di spiegare religiosamente i misteri dell’origine e del destino del mondo. b. Per estens., in relazione con i castighi ...
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Chi professa la religione cristiana. Il nome non fu adottato dagli stessi seguaci di Cristo, che nel Nuovo Testamento si chiamano "fedeli, eletti, santi", e anche nei testi patristici più antichi il termine ricorre piuttosto raramente; negli...
cristiano
Lucia Onder
" Di Cristo ": l'aggettivo è riferito a fede (Pd XII 56) e a sentenza (Cv IV XV 9), che sono legate o riguardano la dottrina di Cristo. È indetto di popolo " che professa il cristianesimo ", in Pd XXVII 48 e, in contesto...