durata
s. f. [der. di durare]. – 1. Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno: la d. dell’eclissi; la d. della traiettoria di un proiettile; [...] ragionamento e della comunicazione. Per influsso della filosofia bergsoniana, il termine durata è passato a designare nella criticaletteraria il «tempo» interiore di una narrazione o di un personaggio, la sua «curva» o traiettoria ideale, risultante ...
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io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) [...] selve e tra pastori Di Titiro sonai l’umil sampogna (Caro). Per la locuz. io narrante, in uso nella terminologia della criticaletteraria, v. narrare. b. In psicologia (per lo più con iniziale maiusc., Io), l’attività psichica che dà a ciascun uomo ...
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analogismo
s. m. [der. di analogia]. – 1. Uso del ragionamento per analogia. 2. Nella criticaletteraria, con riferimento alla poesia pura, rapporto di comparazione nel quale è soppresso il legame sintattico [...] «come» (per es., i tuoi capelli sono stoppa) ...
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sociologismo
s. m. [der. di sociologia]. – Termine usato, per lo più con connotazione riduttiva, per indicare l’atteggiamento teorico di chi estende indebitamente la considerazione sociologica ad ambiti [...] in cui non appare legittima o proficua: il s. di certa criticaletteraria. ...
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recupero
recùpero (o ricùpero) s. m. [der. di recuperare]. – 1. L’azione, l’operazione di recuperare, il fatto di venire recuperato, soprattutto con riferimento a cose disperse, rubate, o di cui si temeva [...] , la ricostruzione o la migliore utilizzazione del patrimonio edilizio e urbanistico esistente. f. In linguistica e nella criticaletteraria, ripresa, riassunzione nell’uso di parole o espressioni antiquate o comunque non più usate da tempo: r ...
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narrare
v. tr. [dal lat. narrare, affine a gnarus «consapevole»]. – Esporre o rappresentare, a viva voce o con scritti o altri mezzi, vicende, situazioni, fatti storici e reali, oppure fantastici, vissuti [...] 18). ◆ Part. pres. narrante, anche come agg. e s. m. e f., che o chi narra; in partic., nel linguaggio della criticaletteraria, io narrante, locuz. con cui viene indicato il personaggio che in una narrazione in prima persona assume (non per questo ...
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narratario
narratàrio s. m. [der. del tema di narrare, sul modello di destinatario]. – Nel linguaggio della criticaletteraria, termine con il quale viene indicato il destinatario cui, idealmente o esplicitamente, [...] l’io narrante rivolge la narrazione ...
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narrativita
narratività s. f. [der. di narrativo]. – Nel linguaggio della criticaletteraria, il complesso delle strutture narrative oggetto di studio della narratologia. ...
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narratologia
narratologìa s. f. [comp. del tema di narrare, narrazione e -logia; cfr. fr. narratologie]. – Nel linguaggio della criticaletteraria, l’insieme dei metodi e delle tecniche aventi per oggetto [...] l’analisi del complesso delle forme narrative in vista di una descrizione sistematica dei moduli e delle dinamiche che presiedono e governano le strutture del racconto nelle sue varie fenomenologie (fiaba, ...
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narratore
narratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. narrator -oris]. – 1. La persona che narra, oralmente o per scritto, vicende e fatti realmente accaduti, o anche storie inventate: è un inesauribile n. [...] e racconti: un grande n.; una collana di narratori dell’Ottocento. 3. Nel linguaggio della criticaletteraria, il personaggio che racconta o commenta gli avvenimenti narrati, talvolta restandone completamente estraneo, talvolta prendendo parte ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti e funzioni della critica. 5. Importanza...
Critica letteraria e scrittrice lettone (Lejasciems 1897 - Bad Krozingen, Baden-Württenberg, 1978). Fu autrice di numerosi saggi (Dante tagadnes cilvēka skatljumā "Dante nella lettura di un uomo del nostro tempo", 1929; Dostojevskij, 1931; Latviešu...