piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] . In fitopatologia, mal del piede, malattia del frumento e di altri cereali, caratterizzata da marciume o da annerimento della base del culmo (è causata da una specie fungina del genere pizio, o da altri parassiti, come per es. l’ofiobolo). d. In ...
Leggi Tutto
terminare
v. tr. e intr. [dal lat. terminare, der. di termĭnus «confine, limite»] (io tèrmino, ecc.). – 1. tr. a. Finire, ultimare, portare a termine, a compimento: ha terminato gli studî; il lavoro [...] da è talora usato, spec. in descrizioni tecniche o di naturalisti, con lo stesso senso del più corretto terminante in o con; per es.: un’asta terminata da una punta uncinata; il culmo delle graminacee è terminato da un’infiorescenza detta «spiga». ...
Leggi Tutto
canneto
cannéto s. m. [lat. tardo cannētum, der. di canna «canna»]. – Terreno, per lo più acquitrinoso o argilloso, occupato da graminacee a culmo legnoso (canna, cannucce, bambù, ecc.). C. artificiale, [...] ottenuto piantando pezzi del rizoma della canna comune. In senso fig.: fare il diavolo nel c., fare confusione, fracasso ...
Leggi Tutto
graminacee
graminàcee s. f. pl. [lat. scient. Graminaceae o Gramineae, der. del lat. class. gramen -mĭnis «erba»]. – Famiglia di piante monocotiledoni dell’ordine glumiflore, con più di 600 generi e [...] sono per lo più erbe, di rado arbusti o alberi, con radici fascicolate, caule nodoso a internodî spesso cavi (culmo), foglie munite di lunga guaina e di lamina sessile o brevemente picciolata, con fiori a perianzio ridotto, disposti in infiorescenze ...
Leggi Tutto
orzo
òrżo s. m. [lat. hŏrdeum]. – 1. Genere di piante graminacee, annue, simili al frumento, con culmo basso, foglie ruvide e corte, e spiga con rachide appiattita, per lo più aristata; più comunem., [...] nome delle varietà e specie che vi appartengono, coltivate sin dall’antichità per l’alimentazione umana e degli animali domestici. Per l’o. distico, v. distico1. 2. Nome collettivo dei granelli delle piante ...
Leggi Tutto
grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee [...] si sviluppa direttamente dall’embrione durante la germinazione e con radici avventizie, che vengono emesse dai primi nodi del culmo presso la superficie del suolo; l’infiorescenza terminale è una spiga composta (che può essere mutica, aristata o semi ...
Leggi Tutto
angiopteride
angioptèride s. f. [lat. scient. Angiopteris, comp. di angio- e del gr. πτερίς -ίδος «felce»]. – Genere di felci della famiglia delle marattiacee, con varie specie, la maggior parte dell’Asia [...] tropicale: hanno foglie molto grandi, lunghe anche alcuni metri, ingrossate alla base, che spuntano da un culmo grosso e corto. ...
Leggi Tutto
ernia
èrnia s. f. [dal lat. hernia]. – 1. In patologia, fuoriuscita o dislocamento, congenito o acquisito, di un organo o sua parte, dalla propria cavità naturale o dal suo contesto anatomico: e. addominale, [...] di crocifere coltivate (cavolo, rapa) e spontanee con tumori isolati o aggregati, determinati dall’ipertrofia delle cellule del cilindro corticale. b. Altro nome (ernia o e. strozzata) della ginocchiatura del culmo osservabile nelle graminacee. ...
Leggi Tutto
Il caule delle Poacee e di altre Monocotiledoni, erbaceo o legnoso, di solito cavo negli internodi (tranne che nel mais e nella canna da zucchero), per la scomparsa del midollo, al cui posto si trova un canale interrotto da diaframmi in corrispondenza...
Nome dato da Linneo al fusto delle Graminacee e di altre piante Monocotiledoni, ordinariamente semplice, erbaceo o legnoso, generalmente cavo negl'internodî per scomparsa del tessuto centrale, al cui posto si forma un canale (fusto fistoloso)...