cultivarcultivàr s. f. [dall’ingl. cultivar, formato con le parole culti(vated) var(iety) «varietà coltivata»]. – In orticoltura, nome con cui si indicano le varietà agrarie di piante coltivate. Secondo [...] le norme del Codice internazionale di nomenclatura, si abbrevia graficamente in cv.: per es., Brassica napus cv. napobrassica (nome scient. del navone) ...
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mapo
s. m. [formato con le sillabe iniziali di mandarino e pompelmo], invar. – Nome dato nel commercio frutticolo a uno degli agrumi ottenuti dall’ibridazione artificiale di varietà di mandarino con [...] varietà di pompelmo, noti con la denominazione generica di tangelo (v.): è il risultato dell’incrocio fra il mandarino cultivar Avana e il pompelmo cultivar Duncan. ...
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saraceno
saracèno (ant. o pop. saracino) agg. e s. m. [dal lat. Saracenus, gr. Σαρακηνός]. – 1. s. m. (f. -a) Denominazione generica degli Arabi nel medioevo cristiano, originariamente forse nome di [...] ., altro nome del puncetto, specie di pizzo; grano s., v. grano, n. 2 b; olivo s., nome dato in Sicilia a una cultivar dell’olivo domestico, nota anche come olivo siracusano e con altre denominazioni, che cresce nella parte merid. dell’isola e la cui ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei [...] contenente achenî con pericarpo legnoso. Dalle specie spontanee (più di 200 quelle conosciute) sono stati ottenuti innumerevoli cultivar da fiore reciso o da giardino, utilizzando, tra le specie europee originarie dell’area mediterranea, Rosa gallica ...
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william
〈u̯ì-〉 s. f. [propr., forma appositiva di pera william (e del meno com. pero william), dal nome del vivaista ingl. R. William che nel 1816 la presentò alla Società Orticola di Londra]. – In frutticoltura, [...] una delle cultivar di pero più note e diffuse; in Italia è coltivata soprattutto in Emilia-Romagna con oltre il 70% della produzione nazionale, seguono Veneto e Trentino-Alto Adige. L’albero è vigoroso, con produzione incostante negli anni; i frutti ...
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cavolo
càvolo s. m. [voce di origine merid.: lat. tardo caulus, dal gr. καυλός «fusto, stelo, cavolo», da cui pure il lat. caulis: v. caule]. – 1. Pianta erbacea delle crocifere (Brassica oleracea), [...] , il c. rapa (che deve il nome all’ingrossamento globoso alla base del fusto), il c. a foglia, una cui cultivar è il cosiddetto c. nero, piante tutte commestibili, che richiedono terreno profondo, concimato, e acqua abbondante. 2. fig. Persona goffa ...
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cipresso
ciprèsso s. m. [lat. cupressus e più tardi cypressus (per incrocio con cyparissus dal gr. κυπάρισσος), prob. voce di origine mediterranea]. – 1. a. Genere di piante arboree della famiglia cupressacee [...] ), con diverse varietà (tra le quali il c. maschio, con rami eretti, e il c. femmina, a rami orizzontali), cultivar e forme: ha in genere portamento eretto, fogliame scuro, ed è molto frequente in Toscana e Umbria, dove costituisce elemento ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa [...] fattori ambientali o per eterogeneità genetica; per le piante coltivate, è stato adottato in sostituzione il termine cultivàr (v.). c. In linguistica, l’insieme delle manifestazioni e realizzazioni che caratterizzano un sistema linguistico dal punto ...
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Limone dell'Etna IGP
Indicazione geografica protetta dell'agrume fresco riservato alla cultivar Femminello e ai suoi cloni, nonché alla cultivar Monachello, riferibili alla specie botanica Citrus limon (L.) Burm, prodotto in alcuni comuni...