dionisiacodioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per [...] estens., che è caratterizzato da uno stato di esaltazione, di ebbrezza spirituale o fisica, per allusione al carattere orgiastico del rito bacchico: furore, delirio d.; ebbi un’ora di vita veramente d. ...
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leneo
lenèo agg. e s. m. [dal lat. lenaeus, gr. ληναῖος, der. di ληνός «torchio»; nel sign. 2, dal gr. τὸ Λήναιον]. – 1. agg. Nell’antica Grecia, epiteto classico (propr. «dio del torchio») del dio Dioniso. [...] 2. s. m. Recinto del demo attico di Limne in cui si trovava il più antico tempio di Dioniso col torchio, che la tradizione assegnava all’origine del cultodionisiaco. ...
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oribasia
oribaṡìa s. f. [dal gr. ὀρειβασία, comp. di ὄρος ὄρεος «monte» e tema di βαίνω «andare», propr. «scalata al monte»]. – Nell’antica Grecia, uno dei momenti fondamentali del cultodionisiaco, [...] in cui le menadi, in stato di furore, salivano fino alla vetta dei monti concludendo la cerimonia con una danza orgiastica ...
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ditirambo
s. m. [dal lat. dithyrambus, gr. διϑύραμβος, voce di etimo incerto]. – 1. a. Nella letteratura classica greca, genere di poesia lirica corale, che celebrava originariamente Dioniso e il culto [...] dionisiaco (e trattò poi anche altri soggetti, estranei a Dioniso); i ditirambi, scritti in metri varî, erano cantati da un coro che danzava in cerchio, accompagnato dalla musica. b. Nella letteratura moderna, componimento lirico di vario metro e dal ...
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omofagia
omofagìa s. f. [dal lat. tardo omophagia, gr. ὠμοϕαγία, comp. di ὠμός «crudo» e -ϕαγία «-fagia»]. – L’uso di mangiare carne cruda, sia abitualmente, presso popoli primitivi, sia in sacrifici [...] di divorare la carne cruda della vittima sacrificale, costume di cui si hanno esempî non solo nell’antica Grecia (per es., nell’orfismo e nel cultodionisiaco) ma anche, in epoca antica e moderna, in rituali religiosi dell’Africa settentrionale. ...
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bassaridi
bassàridi s. f. pl. [dal lat. Bassarĭdes, gr. βασσαρίδες (o βασσάραι)]. – Uno dei nomi delle baccanti tracie e lidie, così dette per la pelle di volpe (gr. βασσάρα «volpe») che esse portavano [...] nel cultodionisiaco. ...
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corimbo
s. m. [dal lat. corymbus «frutti a grappolo, grappolo di bacche d’edera», gr. κόρυμβος, propr. «sommità, vertice», dallo stesso tema di κορυϕή «cima»]. – 1. In botanica, infiorescenza racemosa [...] ’antichità, indicava: a. Un mazzo di fiori o di frutti; l’infiorescenza dell’edera, e la corona di edera del cultodionisiaco. b. L’ornamento saliente della poppa e della prora delle navi. c. Un tipo di acconciatura femminile con ciuffo di capelli ...
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cabiro
s. m. [dal lat. Cabirus, gr. Κὰβειρος, prob. di origine anatolica]. – Nome, per lo più usato al plur., di un gruppo di divinità dell’antica religione greca, oggetto di culto misterico soprattutto [...] nell’isola di Samotracia; incerto il loro numero e l’identificazione con altre divinità. Nel santuario di Tebe in Beozia era venerato col nome di Cabiro un dio di tipo dionisiaco. ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle m. è documentato fin dal Paleolitico...
Figlio (m. 204 a. C.) di Tolomeo III e di Berenice II; succedette al padre nel regno (221). Temperamento debole, fanatico del culto dionisiaco, subì l'influenza dell'entourage di corte, dalla quale non poté sottrarlo la virtuosa e coraggiosa...