ofiasi
ofìaṡi s. f. [lat. scient. ophiasis, dal gr. ὀϕίασις, der. di ὄϕις «serpente»]. – In medicina, forma di alopecia, non rara nell’infanzia, che corre con andamento serpeggiante (da cui il nome) [...] lungo il margine del cuoio capelluto, dalla regione occipitale verso le orecchie, fino ad arrivare sulla fronte. ...
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guardapalma
s. m. [comp. di guarda- e palma1] (pl. -e). – Piastra metallica a impronte, generalmente a forma di disco, usata per proteggere il palmo della mano (cui è unita mediante cinghie o dentro [...] un mezzo guanto, detto anch’esso guardapalma) quando si debbano cucire con grossi aghi, da inserire a forza con il palmo della mano appunto, materiali come il cuoio, la tela delle vele e sim. ...
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striscia
strìscia s. f. [prob. voce onomatopeica] (pl. -sce). – 1. Pezzo di materiali varî di spessore sottile, con uno sviluppo in lunghezza molto superiore a quello in larghezza: una s. di carta, di [...] una s. di carta gommata; fare a strisce la trippa lessa, la sfoglia, i peperoni, ecc., per cucinarli; la s. di cuoio, per antonomasia, la coramella, ossia l’attrezzo usato in passato per completare l’affilatura dei rasoi dopo il passaggio sulla cote ...
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bulinatore
bulinatóre s. m. (f. -trice) [der. di bulinare]. – Artigiano o artista specializzato nell’incidere col bulino metalli o cuoio. ...
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guardolo
guàrdolo s. m. [voce settentr., der. di guardare nel sign. di «proteggere»]. – Striscia di cuoio che si inserisce per rinforzo tra la suola e il tomaio della scarpa. ...
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bulino1
bulino1 (ant. burino) s. m. [etimo incerto]. – 1. a. Utensile per incidere a mano metalli dolci come il rame e l’argento, oppure cuoio, pelle: è un’asticciola d’acciaio, arrotata a un’estremità [...] con un taglio obliquo che forma una punta (detta becco o naso del b.) e fornita all’altra estremità di un manico di legno duro a forma di fungo. b. estens. Artista che incide col bulino: un buon b.; l’arte ...
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scotennamento
scotennaménto s. m. [der. di scotennare]. – Atto dello scotennare e dell’essere scotennato. Nel linguaggio medico, distacco traumatico, totale o parziale, del cuoio capelluto. ...
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bulla1
bulla1 s. f. [dal lat. bulla; cfr. bolla1]. – 1. ant. Bolla (d’aria): a guisa d’una bulla Cui manca l’acqua sotto qual si feo (Dante). 2. Astuccio di forma lenticolare, di cuoio o di metallo pregiato, [...] costituito da due placche concave e sovrapposte racchiudenti amuleti, che si portava come ornamento al collo, appeso a una catenella. L’uso della bulla, originario dell’Etruria dov’era attributo di re ...
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scotennare
v. tr. [der. di cotenna, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scoténno, ecc.). – 1. Levare la cotenna: s. il maiale; s. il lardo, la pancetta salata. 2. Asportare il cuoio capelluto, spec. come [...] usanza guerresca di alcune popolazioni: nell’incidente il poveretto rimase scotennato; i pellirosse usavano s. i nemici uccisi ...
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Pelle animale trasformata, mediante i processi di concia, in una sostanza imputrescibile e di lunghissima conservazione. Si trasforma in c., dopo essere stato liberato dall’epidermide, dai peli, dalle fibre muscolari e dal carniccio, il secondo...
cuoio [plur. cuoia]
Vincenzo Valente
E " pelle di animale " e può significare tanto pelle conciata da lavorare, quanto " spoglia di una fiera ". Col senso di " cuoio da calzolaio " s'incontra in If XX 119 Asdente... / avere inteso al cuoio...