crudo
agg. e s. m. [lat. crūdus «sanguinolento, non cotto; immaturo; crudele», dalla stessa radice di cruor «sangue»]. – 1. agg. a. Non cotto o non cotto abbastanza: mangiare carne c.; questo pane è [...] , E tutte quante entrar nell’acque c. (Boccaccio). d. Che non ha subìto operazioni di finitura, di raffinazione e sim.: cuoio c., non conciato; filo c., non bollito né conciato dopo la filatura; seta c., seta greggia; metallo c., metallo greggio ...
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pegamoide
pegamòide s. f. o m. [marchio registrato, forse dal tema del gr. πήγνυμι «fissare, rendere compatto», πηγός «sodo, compatto»]. – Altro nome con cui è nota in commercio la dermoide, imitazione [...] del cuoio. ...
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cruscotto
cruscòtto s. m. [etimo incerto]. – 1. Nei veicoli a trazione animale, riparo di cuoio posto presso il parafango per riparare il cocchiere dagli spruzzi: avvolte le guide agli anelli del c. [...] (Fucini). 2. Nei veicoli a motore terrestri e aerei, e in alcuni tipi di natanti (motoscafi e sim.), quadro o pannello in cui sono raccolti gli strumenti di controllo, ed eventuali organi di comando ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere [...] proprie, essere senza carattere o personalità (anche di persona insipida, che non sa di nulla). 5. Strato profondo del cuoio conciato, formato da fasci di fibre connettive ed elastiche che hanno affinità per il tannino e per altre sostanze concianti ...
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rotolo1
ròtolo1 (ant. ruòtolo; region. ròllo) s. m. [lat. tardo rŏtŭlus, dim. di rota «ruota»]. – 1. a. Materiale sottile arrotolato su sé stesso, in modo da assumere una forma più o meno cilindrica: [...] r. di stoffa, di cartone, di cuoio, di pergamena; un r. di carta igienica; ormai disus., un r. (o, nella forma dim., un rotolino) di pellicola fotografica, un rullino. b. estens. Involto, insieme di cose impacchettate in forma cilindrica: un r. di ...
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macerare
v. tr. [dal lat. macerare] (io màcero, ecc.). – 1. Sottoporre una sostanza a processo di macerazione, tenendola a lungo in acqua o in altro liquido: m. la canapa, la carta, il cuoio; m. la carne [...] nell’aceto, prima di cuocerla. Nell’intr. pron., subire il processo di macerazione: lasciare una notte i ceci nell’acqua perché si macerino; più spesso in frasi con valore causativo (nelle quali il verbo ...
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macerazione
macerazióne s. f. [dal lat. tardo maceratio -onis]. – 1. L’azione e l’effetto del macerare; operazione consistente nel porre a contatto con acqua o con altro solvente liquido una data sostanza, [...] lignina, ecc., che saldano le fibre tra loro), o di predisporla ad altri trattamenti successivi. Nell’industria del cuoio, trattamento di ammorbidimento delle fibre e di eliminazione delle impurità rimaste nelle pelli preparate per la concia, che si ...
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sbattitoia
sbattitóia s. f. (o sbattitóio s. m.) [der. di sbattere]. – Genericam., arnese che serve a sbattere, o anche oggetto adibito a sbattervi qualcosa (per es., nei lavatoi, la lastra di pietra [...] l’arnese usato in tipografia per pareggiare la composizione tipografica prima di iniziare la stampa, costituito da una mazzuola e da un piccolo blocco di legno rivestito di cuoio o di feltro, di due o tre centimetri di altezza e sette o otto di lato. ...
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isopropanolamina
iṡopropanolamina (o iṡopropanolammina) s. f. [comp. di isopropanolo e am(m)ina]. – Composto organico, derivato aminico dell’isopropanolo, liquido incolore usato nella sintesi di prodotti [...] farmaceutici, di emulsionanti e di composti speciali per l’industria tessile e del cuoio. ...
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colla1
còlla1 s. f. [lat. *colla, dal gr. κόλλα]. – Nome generico di molte sostanze adesive adoperate per attaccare tra loro materiali varî (carta, legno, cuoio, ecc.); in senso proprio indica soprattutto [...] prodotti di origine animale, ottenuti concentrando soluzioni di proteine che si hanno bollendo gli scarti di macelleria ricchi di collagene (ossa, pelli, ecc.), i cascami di concia (carnicci), gli scarti ...
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Pelle animale trasformata, mediante i processi di concia, in una sostanza imputrescibile e di lunghissima conservazione. Si trasforma in c., dopo essere stato liberato dall’epidermide, dai peli, dalle fibre muscolari e dal carniccio, il secondo...
cuoio [plur. cuoia]
Vincenzo Valente
E " pelle di animale " e può significare tanto pelle conciata da lavorare, quanto " spoglia di una fiera ". Col senso di " cuoio da calzolaio " s'incontra in If XX 119 Asdente... / avere inteso al cuoio...