rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] da ponente (Leopardi); rompeva l’alba, ed io mi feci alla finestra (Settembrini); parole che rompono (ma più com. erompono) dal cuore. In partic., r. in lacrime, in un gran pianto, in singhiozzi (più raro r. a piangere, e sim.), dare improvviso sfogo ...
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tatuaggio
tatüàggio s. m. [dal fr. tatouage, der. di tatouer «tatuare»]. – 1. a. Deformazione artificiale permanente dei tessuti cutanei, ottenuta mediante segni indelebili prodotti per puntura dall’inserzione [...] disegno ottenuto sulla pelle mediante tale pratica: farsi fare un t. sul braccio; aveva un t. a forma di cuore sulla spalla; la moda del tatuaggio. b. Decalcomania che imita tali disegni. c. Nome di scarificazioni e cheloidi prodotte artificialmente ...
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smammolarsi
v. intr. pron. [voce di origine onomatopeica, cfr. mammolo] (io mi smàmmolo, ecc.), tosc., non com. – Struggersi, sdilinquirsi: si smammolava nel guardare un bel giardino (G. Bandi); più [...] frequente l’espressione smammolarsi dalle risa, ridere di gusto, di cuore. ...
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artificiale
agg. [dal lat. artificialis, der. di artificium «artificio»]. – 1. a. Fatto, ottenuto con arte, in contrapp. a ciò che è per natura: bellezza a., ottenuta con l’uso di cosmetici e con varî [...] ), ma più spesso per supplire alle funzioni dell’organo menomato o mancante (come le protesi di arti a comando pneumatico, il cuore a., il pancreas a.), nel qual caso si può trattare anche di un’apparecchiatura extracorporea (come per es. il rene a ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), [...] (v. ai singoli agg.). 7. In anatomia, depressione, solco o fossetta in cui sia situato o a cui corrisponda un organo: l. del cuore, l. dell’unghia, l. del pelo, ecc. 8. Letto di giustizia: ampia poltrona a baldacchino su cui sedeva il re, nelle varie ...
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bulbo
s. m. [dal lat. bulbus, gr. βολβός]. – 1. In botanica, germoglio sotterraneo di forma globosa più o meno ovata (tipico quello della cipolla); è costituito da un fusto brevissimo (disco o girello), [...] , somiglianti, per la forma, a un bulbo vegetale: b. dell’aorta, il tratto espanso col quale l’aorta si origina dal cuore; b. del dente, lo stesso che polpa dentaria; b. del duodeno, denominazione radiologica della prima parte del duodeno, che nel ...
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sasso
s. m. [lat. saxum]. – 1. a. Roccia compatta, materia pietrosa: le fondamenta della casa poggiano sul s.; una grotta scavata nel s.; è un terreno povero: affondando la zappa si trova subito il sasso. [...] di carne e ossa, e quindi soggetto al richiamo dei sensi, alle tentazioni, oppure disposto a sentimenti di pietà; avere il cuore di s., essere crudele, spietato; restare di s., restare attonito, senza parole per lo stupore, per la paura o l’orrore ...
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spetrare
v. tr. [der. di pietra, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spètro, ecc.), ant. o letter. – 1. Far perdere la propria durezza; per lo più in senso fig., rendere più comprensivo e mite, intenerire, [...] commuovere: i duri cor penètra Soavemente, e gli ammollisce e spetra (T. Tasso); la sventura avea spetrato quel cuore di madre (Capuana). 2. Con la particella pron., diventare meno duro e spietato; perdere l’atteggiamento di fissità e di ...
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tenerezza
tenerézza s. f. [der. di tenero]. – Il fatto, la condizione o la caratteristica di essere tenero, in senso proprio: un taglio di carne o un tipo di pere pregiato per la sua t.; e più spesso [...] due ... (Boccaccio); un guazzabuglio di pentimenti, d’inquietudini, di rabbie, di tenerezze (Manzoni); anche nel linguaggio fam.: sentire in cuore un’improvvisa t.; lo guardava con t.; mi fa t., produce in me un senso di affettuosa commozione; concr ...
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tenerino
agg. [dim. di tenero]. – Piuttosto tenero, nella denominazione ciliegie t. (contrapp. alle duracine), prodotte da una varietà di ciliegio chiamato anch’esso ciliegio t., caratterizzate dalla [...] polpa molle e acquosa, dolce, dalla forma rotonda o a cuore e dalla buccia molto aderente alla polpa e questa al nocciolo. ...
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Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio.
Anatomia comparata
Il c. è l’organo muscolare propulsore del sangue dei Vertebrati Cranioti (fig. 1). Si origina da un abbozzo mesodermico ventrale (Ciclostomi,...
Romanzo (1886) per ragazzi dello scrittore E. De Amicis (1846-1908), tradotto in quasi tutte le lingue.
Un anno di scuola è narrato attraverso le impressioni di un alunno di terza elementare, Enrico Bottini; vi sono intercalati gli ammonimenti...