divaricare
v. tr. [dal lat. divaricare, comp. di di(s)-1 e varicare «allargare le gambe», der. di varus «rivolto in fuori, divergente»] (io divàrico, tu divàrichi, ecc.). – Scostare l’una dall’altra [...] due parti d’un corpo: d. le gambe; d. i labbri di una ferita; d. le due branche di una pinza. Nell’intr. pron., divaricarsi, allargarsi, scostarsi (di due elementi di solito accostati o paralleli). ◆ Part. pass. divaricato, anche come agg.: gambe ...
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incomodo2
incòmodo2 (ant. o region. incòmmodo) s. m. [dal lat. incommŏdum, neutro sostantivato dell’agg. incommŏdus: v. incomodo1]. – 1. Cosa, fatto, situazione che procura disagio, fastidio, e anche [...] un favore, o da un ospite che arriva: son venuto a dare i., un po’ d’i.; e nel prendere commiato dopo una visita: le levo, le tolgo l’i.; scusate l’i.; iron., finalmente mi levò l’i., mi fece il piacere di andarsene. Per il dativo di comodo e ...
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diecimila
agg. num. card. [comp. di dieci e mila]. – Dieci volte mille; numero composto di dieci migliaia (in scrittura numerica 10.000): d. euro, d. chilometri, una tiratura di d. copie; e sottintendendo [...] un sostantivo: allo stadio erano in d.; iD., corpo di mercenarî che combatterono con Ciro il giovane nella guerra contro Artaserse II (401 a. C.). Con valore indeterminato, per indicare genericamente una quantità notevole: oggi ho d. cose da fare. ...
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incoraggiamento
incoraggiaménto (tosc., non com., incoraggiménto) s. m. [der. di incoraggiare]. – 1. L’atto d’incoraggiare, d’infondere animo, soprattutto a chi ne ha bisogno per avviarsi o proseguire [...] in un’attività: rivolgere parole d’i.; aver bisogno d’i.; i. agli studî. Premio d’i., premio (consistente per lo più in una somma di denaro) 2. Con senso più concr., le parole con cui s’incoraggia; per lo più al plur.: gli i. dei maestri, di un amico. ...
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danese
danése agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. daneis (mod. danois)]. – Della Danimarca: l’arte, la letteratura d.; i formaggi danesi. Come sost., abitante o nativo del Regno di Danimarca; come s. m., [...] il d., la lingua parlata dai Danesi, che, insieme con la svedese, la norvegese e l’islandese, forma il gruppo settentr. delle lingue germaniche; d. o grande d., nome con cui viene impropriam. chiamato il cane alano tedesco. ◆ Dim. danesino. ...
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intesa
intésa s. f. [femm. sostantivato di inteso, part. pass. di intendere]. – 1. ant. Il tendere l’animo verso qualche cosa per avvertire, conoscere, comprendere; attenzione: Pur a la pegola era la [...] non necessariamente) segreto e riservato, fra due o più persone, enti, organismi: c’è stata un’i. fra loro; agire d’i., per tacita i.; i. programmatica, accordo sul programma comune da svolgere. Più genericam., accordo tra persone che si siano intese ...
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digitare
v. tr. e intr. [der. del lat. digĭtus «dito»] (io dìgito, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. In musica, sinon. ant. o raro di diteggiare. 2. Con sign. d’introduzione recente, premere con le [...] di un apparecchio elettronico per la registrazione o trasmissione di dati, e in partic. sulla tastiera di un videoterminale: imparare a d.; e con uso trans.: d. un tasto; d. i codici di accesso, d. un’informazione, d. il contenuto di una scheda, ecc. ...
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paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: [...] p., soavissimi; pace, quiete di p., di una serenità assoluta; visione di p., che riempie l’animo di estatica ammirazione. d. I paradisi artificiali, titolo (fr. Les paradis artificiels) di un’opera di Ch. Baudelaire, del 1860, che intende, con questa ...
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dormiente
dormiènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dormire]. – 1. a. Che dorme, colui o colei che dorme: un bambino d.; un dipinto a olio con figura di donna dormiente. Con questo sign. è in uso anche [...] ove è assicurato uno dei capi di una manovra corrente (per es., l’estremità fissa del cavo di un paranco); manovre d., i cavi che per la loro funzione rimangono sempre fissi (sartie, paterazzi, stralli, ecc.). 3. s. m. Nella terminologia tecnica ...
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intrinseco
intrìnseco (ant. intrìnsico) agg. [dal lat. intrinsĕcus, avv., «all’interno», comp. di *intrim (affine a intra «dentro») e sĕcus (v. estrinseco)] (pl. m. -ci, ant. o volg. -chi). – 1. Che [...] , il valore del metallo stesso, contrapposto al valore nominale; molto spesso sostantivato: d’i. vale poco, ma è un caro ricordo di famiglia; moneta d’i. inferiore al valore nominale. Sostantivato con valore neutro, parte interna ed essenziale ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...