insegnamento
insegnaménto s. m. [der. di insegnare]. – 1. a. L’attività e l’ufficio dell’insegnare, in quanto abbia un metodo, una continuità e un oggetto ben definito (arte, mestiere, materia scolastica, [...] nuoto, del catechismo, dell’informatica; impartire, ricevere un i.; materie, programmi, sistemi, metodi d’i.; i. teorico, pratico; mutuo i. (v. mutuo1); i. religioso, quello che ha per oggetto i fondamenti di una religione, in partic. della religione ...
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insonnio
insònnio s. m. [dai lat. insomnium, der. di insomnis «insonne»], letter. raro. – Insonnia, stato d’insonnia, e il fatto stesso di non dormire: sono stanco, rifinito, fatto ebete dal caldo, e [...] dagli esami, e da tre notti d’i. intiero, assoluto (Carducci); nell’i. l’udivo rugghiare da vicino (D’Annunzio). ...
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insubordinazione
insubordinazióne s. f. [comp. di in-2 e subordinazione]. – 1. Tendenza a essere insubordinato (in questo senso, più com. insubordinatezza); più spesso, il contegno di chi, anche in singole [...] di un militare nei confronti del suo diretto superiore; denunciare per i. alcuni membri dell’equipaggio; licenziare un dipendente per un grave atto d’i.; spirito d’i.; reato d’insubordinazione. 2. In senso concreto, l’atto, il reato, la colpa di chi ...
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dispiegare
v. tr. [da spiegare, con altro prefisso; cfr. lat. tardo displicare] (io dispiègo, tu dispièghi, ecc.), letter. – Spiegare, svolgere, distendere: d. le vele al vento; d. i vessilli; Venticelli [...] e fresche aurette, Dispiegando ali d’argento (Redi); all’ombra Degl’inchinati salici dispiega Candido rivo il puro seno (Leopardi); raro nel senso fig. di manifestare, dichiarare, far conoscere: La divina bontà ... dispiega le bellezze etterne (Dante ...
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incanto1
incanto1 s. m. [der. di incantare1]. – 1. L’operazione di incantare con arti magiche, e la condizione di chi è incantato; incantesimo: fare un i.; per opera d’i.; rompere l’i., rompere l’incantesimo; [...] : mi comparve davanti, o si dileguò dalla vista, per i.; il dolore cessò come per i.; e, nell’uso fam., la locuz. avv. d’incanto, meravigliosamente: un vestito, un cappellino che le sta d’incanto. 2. Nella fisica delle particelle elementari, termine ...
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dissigillare
(o disigillare) v. tr. [comp. di dis-1 e sigillare]. – Togliere i sigilli, aprire rompendo il sigillo o i sigilli: d. la lettera, d. un plico (v. anche dissuggellare). Fig., non com.: d. [...] i proprî segreti (a qualcuno), e sim.; nell’intr. pron., poet., dissigillarsi, sciogliersi (quasi perdere la propria impronta): Così la neve al sol si disigilla (Dante). ...
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ladro
s. m. (f. -a) [lat. latro (-onis)]. – 1. a. Chi ruba, chi si appropria indebitamente di beni altrui, violando con astuzia, o col ricorso all’inganno, alla frode, e di solito agendo di nascosto [...] l.; al ladro!, grido di chi vuol richiamare l’attenzione su un ladro in fuga; io [Vanni Fucci] fui Ladro a la sagrestia d’i belli arredi (Dante). b. In funzione di agg.: avere un commesso l., una domestica l.; cassiere l., fattore l.; gente l.; piove ...
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isteralgia
isteralgìa s. f. [dal gr. ὑστεραλγία, comp. di ὑστέρα «utero» e -αλγία «algia»], letter. – Termine usato talvolta per indicare genericamente dolori nevralgici all’utero: ella soffriva ... [...] d’un residuo d’i. (D’Annunzio). ...
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incerto
incèrto agg. e s. m. [dal lat. incertus, comp. di in-2 e certus «certo1»]. – È in genere il contrario di certo, in quasi tutti i suoi significati. 1. agg. Di persona: a. Che non è fermamente [...] ). c. fig. Accidente imprevisto; ciò che può capitare: sono gli i. della vita, gli i. del mestiere. d. Dare l’i., quotare l’i. (per certo), locuzioni che indicano un particolare modo di quotare i cambî sull’estero, in base al quale il cambio viene ...
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vigilia
vigìlia s. f. [dal lat. vigilia, propr. «il fatto di vegliare, vigilanza» e quindi «veglia», der. di vigil -ĭlis «vigile»]. – 1. a. letter. Veglia, notte trascorsa senza dormire, per studio, [...] (Dante, in un’invocazione alle Muse); il vigore del quale ... né i digiuni né le v. potevano macerare (Boccaccio); se ... A te fur care ); e in senso fig.: A questa tanto picciola vigilia D’i nostri sensi ch’è del rimanente Non vogliate negar ... ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...