negoziato s. m. [der. di negoziare]. – Nel linguaggio diplomatico e giur., il complesso di trattative che precedono la stipulazione di un accordo diplomatico, di un contratto, di un patto: l’avvio dei [...] n. di pace; una battuta d’arresto nei n. per la limitazione degli armamenti; fallimento, felice conclusione dei n. per le nuove tariffe doganali; sospendere, interrompere, riprendere il n.; è cominciato il n. tra i partiti per risolvere la crisi di ...
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s. f. [dal nome di un’antica osteria fiorentina frequentata da prostitute, propr. variante di Baldacco (v. baldacco)], offensivo – Prostituta, puttana: bella prodezza d’un marito, rubare una veste a una [...] sua moglie, per darla a una b. (Firenzuola); b. più sboccata di lei ... io non mi ricordo di averla trovata mai in nessun porto di mare (I. Nievo); Caffè di ladri, di baldracche covo (Saba). ...
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collaborazióne s. f. [der. di collaborare]. – 1. a. Il fatto di collaborare, cioè di partecipare insieme con altri a un lavoro, a una produzione; l’opera di chi collabora, e il risultato di tale opera: [...] di una nazione occupata in appoggio all’autorità d’occupazione. 4. Nel linguaggio polit., c. triangolare fattori della produzione (terra, capitale e lavoro) mediante accordi tra i varî paesi aventi eccedenza o deficienza dell’uno o dell’altro ...
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processióne (pop. ant. procissióne, pricissióne) s. f. [dal lat. eccles. processio -onis, der. di procedĕre «procedere»; nel lat. class. processio significava in genere «avanzamento» o «marcia militare»]. [...] liturgia cattolica, rito durante il quale il clero e i fedeli procedono in fila, a passo misurato, per pare ch’egli abbia messo in bell’ordine una p. di sciocchezze (Papini). d. Locuzioni fig.: andare, camminare in p., in fila, lentamente; non com. ...
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e ‹bãli̯ö′› s. f., fr. [dal lat. mediev. banleuca, cioè bannum leucae «bando di una lega»]. – 1. Nel medioevo, la giurisdizione cittadina sul territorio fino a una lega dalla città e, poi, il territorio [...] stesso. 2. a. I sobborghi di Parigi, spesso socialmente degradati, nei quali si trovano officine, case d’abitazione, orti e frutteti, uniti al centro da cui dipendono in un unico organismo urbano. b. estens. Periferia di una grande città. ...
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agg. [dallo spagn. lindo, dal lat. limpĭdus «limpido, puro, pulito, e sim.» o dal lat. legĭtimus «secondo la legge, convenevole»]. – 1. a. Degli indumenti, della biancheria, accuratamente lavato e stirato, [...] ’ordine, della freschezza: una l. tovaglia; una camicia l.; i suoi vestiti erano più che modesti, quasi monastici, ma lindi e tutte in fila le l. casette ne ’l dolce Sole ottobrino (D’Annunzio). 2. fig. Nitido, chiaro, schietto, e insieme semplice, ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in [...] del debito contratto dal capitano di una nave nel porto d’imbarco per anticipazioni di somme fattegli da una banca, del cardinale Federigo a don Abbondio (Pr. Sp., cap. XXV), i sacerdoti, che di quelle promesse sono insieme eredi e banditori. 2. fig ...
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pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta [...] continuano ad avere dei p. sulle capacità professionali delle donne; i suoi p. erano il risultato di un’educazione all’antica; saputo trovare per buttar via danari, con non mediocre pregiudizio d’un suo chierichetto, che deve essere un dì suo erede ...
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nàpoli s. m. e f. [dal nome della città di Napoli]. – 1. s. m., region., spreg. Designazione e appellativo ingiurioso, usato, specialmente in passato, per designare i napoletani o, più generalm., un meridionale [...] immigrato nel Nord d’Italia: gente come si deve e ... ladri, baresi, ruffiani, abruzzesi, napoli e veneziani (Giovanni Testori). 2. s. f., fam. Pizza napoletana (v. la voce prec.). ...
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camerata2 s. m. [dallo spagn. camarada masch.; cfr. la voce prec.] (pl. -i). – Compagno d’arme, commilitone, o compagno di studî in un collegio. In passato, ha indicato anche chi militava in una stessa [...] organizzazione politica; in partic., è stato il nome con cui si designavano gli iscritti al partito fascista (con questo senso era usato anche al femminile), e permane tuttora come appellativo degli esponenti ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...