particolare (ant. particulare) [dal lat. tardo particularis, der. di particŭla, dim. di pars partis "parte"]. - ■ agg. 1. a. [che appartiene a un singolo individuo, a una singola cosa, o a una determinata [...] quei beni che essi più desidererebbero a se medesimi (G. Leopardi). Precipuo, d’analogo sign., è più formale: il mio compito precipuo era di difenderlo da inutili angustie (I. Svevo).
Non da tutti - Specifico è ciò che si oppone a generico, generale ...
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Fabio Rossi
ridere. Finestra di approfondimento
Gradi di riso - L’allegria può essere manifestata in vari modi. I verbi più com. sono r. e sorridere, il primo dei quali indica un lasciarsi andare più [...] da sganasciarsi; quel film fa davvero spanciare. Nonostante l’etimo in comune, scompisciarsi, pur d’uso fam., non è sentito volg. come pisciarsi sotto (dal ridere). R. sotto i ba· esprime invece un grado meno intenso di ridere, un ridere quasi senza ...
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buttare [dal fr. ant. bouter "colpire; gettare; germinare", provenz. botar, dal franco ✻bōtan "colpire"]. - ■ v. tr. 1. [allontanare con la mano un oggetto: b. in aria, a terra] ≈ gettare, lanciare, tirare. [...] osare, rischiare. ↔ esitare, tentennare, titubare. 3. [di corsi d'acqua, giungere al mare: il Po si butta nell'Adriatico] , tenere. 2. (fig.) [impiegare sconsideratamente: b. via i soldi] ≈ dilapidare, scialacquare, sciupare, sprecare. ↔ conservare, ...
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Fabio Rossi
paura. Finestra di approfondimento
Tipi di paura - Numerosi sono i termini che esprimono il senso di forte insicurezza e smarrimento provato di fronte a pericoli o a cose o persone spaventose. [...] sinon., che sono o più formali, o più fam., o di diversa gradazione. I sinon. più vicini a p. sono timore e spavento. Tuttavia, il primo preoccupazione di biasimo (F. De Sanctis). D’analogo sign. sono i meno com. allarme, ansietà, apprensione, ...
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Fabio Rossi
battere. Finestra di approfondimento
Diversi tipi di colpo - Il verbo b. ha un sign. molto generale e, come tale, è caratterizzato da un elevato numero di accezioni, tutte ricche di sinon. [...] la testa, ecc. Si ricordino, nello stesso sign., anche urtare, d’uso meno com. e leggermente più formale, e gli ancora meno di combattere e di lottare: battersi per la libertà, contro i soprusi, con i prepotenti, ecc.) e un altro come v. recipr., dove ...
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sbaglio /'zbaʎo/ s. m. [der. di sbagliare]. - 1. a. [lo sbagliare nel valutare o nel giudicare: commettere uno s.] ≈ errore, (lett.) fallo. ↓ imprecisione, inesattezza. b. [lo sbagliare nel parlare o nello [...] di genio e sim.
Cose non giuste - Errore e s. sono i termini più generali per indicare un’informazione, un dato, e sim., non morale»): un fallo è stato commesso, e conviene espiarlo (G. D’Annunzio). Anche errore e s. possono avere, in taluni contesti, ...
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pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] ). 2) Penso a dove andare in vacanza (anche qui i sinon. sono troppo specifici: progettare allude a decisioni precise; intelligenza pratica, alla capacità di trarsi d’impaccio: è un persona d’ingegno), razionalità e raziocinio (riferiti alla ...
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sbarcare [der. di barca¹, col pref. s- (nel sign. 3), in contrapp. a imbarcare] (io sbarco, tu sbarchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (marin.) [far scendere da un'imbarcazione o da un aeromobile merci o passeggeri, [...] nave, da un'imbarcazione o da un aereo, anche con la prep. da del secondo arg.: i passeggeri cominceranno a s. (dalla nave) fra un paio d'ore] ≈ scendere, smontare. ↔ imbarcarsi, montare, salire (a bordo). 2. (milit.) [prendere terra su un territorio ...
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istituto (ant. instituto) s. m. [dal lat. institutum, propr. "ciò che è stato stabilito" e, in partic., "proposito, scopo", "norma, principio", "insegnamento"]. - 1. [struttura pubblica o privata che opera [...] ] ≈ scuola, [se dotato di una propria sede] (burocr.) plesso. ● Espressioni: capo d'istituto → □. b. [settore di una facoltà universitaria: i. di fisica] ≈ ‖ dipartimento. 3. [ordinamento sociale, politico, morale, ecc., fondato su una legge ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...