accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] russo, ecc., non ne hanno alcuno), non sempre hanno la funzione d’indicare la sede dell’accento tonico (in francese, per es., per es. abate ma abéte, varo ma vàrio, paura ma càuto, lupo ma làpis), sia sul timbro delle vocali e e o toniche (indicato ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] leone, il bramito dei cervi, ecc.): il v. del gatto, del lupo, dell’asino, del maiale, ecc., e il v. dei gatti in di comporre, stile: Piansi e cantai: non so più mutar verso (Petrarca). d. locuz. avv. A verso, come si deve, al giusto modo: fare le ...
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chiazza
s. f. [der. di chiazzare]. – Zona più o meno estesa e più o meno nettamente circoscritta, di forma tondeggiante o a contorni irregolari, che risalta per diversità di colore o d’aspetto o per [...] di ch. rosse. Frequente anche con usi più ampî: una ch. d’inchiostro, d’olio, di vino sulla tovaglia; larghe ch. di umido sul soffitto : un bosco fitto con, qua e là, ch. brulle; il lupo perde il pelo a chiazze; il cemento seminato di foglie aveva già ...
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drago
(ant. e letter. draco) s. m. [lat. draco (-onis), dal gr. δράκων; cfr. dragone] (pl. -ghi). – 1. a. Animale favoloso (detto anche dragone), dall’aspetto di rettile o di pesce immane, con testa [...] lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue che emette fuoco; è generalmente simbolo delle forze del male: la lotta di san Giorgio col d scaglioso, e spinato sul dorso, con due zampe d’aquila o di leone, coda grossa ravvolta in spire ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di [...] agnellini di zucchero durante le feste di Pasqua. b. La carne dell’agnello macellato: comprare un a. intero, un chilo d’a., costolette d’a.; o cotta come pietanza: a. arrosto, a. in umido coi piselli, ecc.; l’agnello arrosto è, in parecchie regioni ...
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pastore
pastóre s. m. (f. -a) [lat. pastor -ōris, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Chi guida al pascolo ovini e caprini (meno spesso bovini) e ne ha la cura e il governo: fare [...] altri scopi, come il cane da p. tedesco (il cane lupo), utilissimo in servizî di polizia e per la guida dei ciechi, b. Per analogia (in connessione con i loro ideali di vita e d’arte), denominazione nel sec. 18° dei soci dell’accademia dell’Arcadia. ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] quanto uso di corte (Dante); più specificamente, prendere per via d’imitazione, oppure estrarre da un’opera per copiare o per citare: ); anche uccidendo: Quali i pastori a cui il fer lupo ha tolto Il più bel toro del cornuto armento (Poliziano ...
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rabbia
ràbbia s. f. [lat. tardo rabia, lat. class. rabies]. – 1. a. Malattia infettiva, detta anche, ma inesattamente, idrofobia, provocata da un virus neurotropo (rhabdovirus) che determina un’encefalopatia [...] un’irritazione grave e profonda ma contenuta, interna: taci, maladetto lupo! Consuma dentro te con la tua r. (Dante); essere o per non aver ottenuto ciò che si voleva: il suo modo d’agire mi riempie di r.; dover aspettare qui inutilmente mi fa r. ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] loro volta la base per la formulazione a fine d’anno del g. d’idoneità alla classe successiva (o all’esame di con quella bagattella di cattura, venir qui, proprio in paese, in bocca al lupo, c’è giudizio? (Manzoni); uomo di g., senza g.; ragazzo di ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] di identità: è forte come un toro; mangia come un lupo; si vogliono bene come fratelli; sei anche tu ottimista come me del mio partito; ho spedito la bicicletta come bagaglio appresso. d. Con sign. di «quasi, quasi che»: rispettalo come fosse ...
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BUONVICINO (Bonvicino), Ambrogio
Serenita Papaldo
Figlio di Iacopo, nacque a Milano nel 1552 circa; fu detto anche "Malvicino", forse a causa del suo carattere che, come ricordano i documenti, lo portò spesso a violente liti con i compagni....
Giocatore di beach volley italiano (n. Ortona 1988). Professionista dal 2008, dal 2011 è in coppia con D. Lupo, con il quale tra l’altro ha vinto gli Europei nel 2014, nel 2016 e nel 2017, primi italiani a raggiungere questo traguardo. N. gareggia...