urlo
s. m. [der. di urlare] (pl. gli urli, degli animali o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati nel loro complesso; le urla, solo dell’uomo). – Grido acuto e prolungato: l’u. del lupo, [...] giovanile da u., di cosa o persona che colpisce vivamente per alcune sue doti o qualità (con sign. simile a forza, schianto): indossava un abito da urlo. ◆ Dim. urlétto; accr., raro, urlóne; pegg. urlàccio, urlo d’ira o d’indignazione, di rimprovero. ...
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terribile
terrìbile agg. [dal lat. terribĭlis, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Che incute terrore, che atterrisce: un t. mostro; visione, scena t.; una t. bufera; infliggere una pena t., t. castighi; [...] incertezza. b. Che ha un aspetto tale da suscitare terrore o da intimorire profondamente: ecco vicino a lei uscir d’una macchia folta un lupo grande e t. (Boccaccio); La terribil sembianza di Medusa (Poliziano); il suo viso, il suo sguardo era t.; lo ...
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scannare1
scannare1 v. tr. [der. di canna (della gola), col pref. s- (nel sign. 4); l’accezione 3 è da canna nel sign. di «tubo, canale»]. – 1. Ammazzare un animale recidendo le arterie del collo e la [...] trachea: s. un capretto, un maiale; il lupo ha scannato tre agnelli; con riferimento a persone, uccidere con un colpo senza soldi: un povero impiegatuccio scannato; scannato miserabile e pezzo d’asino, che non siete altro! (Pirandello); siamo sempre ...
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ingordo
ingórdo agg. [forse der. del lat. gurdus «balordo, stolto»]. – 1. Smodato, eccessivamente avido, nel mangiare e (meno com.) nel bere, sia in genere sia relativamente a determinati cibi o bevande, [...] si sazia mai quell’i; gli i. mi dànno fastidio; anche di animali: l’i. lupo. Per metonimia: non c’è nulla che riesca a saziare la sua gola i., a riempire da ingordigia o la manifesta: guardava quel mucchietto d’oro con occhi i.; e con riferimento a ...
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ingrassare
v. tr. e intr. [der. di grasso]. – 1. tr. a. Far diventare grasso, più grasso: i dolci ingrassano; prov., quel che non strozza ingrassa; di animali, nutrirli in modo che mettano carne o che [...] l’ingrassaggio: i. il motore, i. i mozzi delle ruote. 3. intr. (aus. essere) Diventare grasso, o più grasso: mangia come un lupo e ingrassa a vista d’occhio; fa la cura per i.; non mangia pane e dolci per paura di i.; anche intr. pron.: ti sei un po ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati [...] le f. di Esopo, di Fedro, di La Fontaine, ecc.; la f. del lupo e dell’agnello, della volpe e l’uva, della rana e del bove; la morale verità storica): romanzo misto di storia e di favola. d. Cosa non vera, fandonia: spacciar favole; sono tutte favole ...
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gridare
v. intr. e tr. [prob. lat. quirītare «invocare aiuto; strillare»]. – 1. intr. (aus. avere) Alzare molto la voce, per farsi sentire o per fare rumore o per sfogare l’eccitazione dell’animo: g. [...] gridò che era un mascalzone; ci gridò di fermarci; gli gridò d’avvertire i compagni. E passando al discorso diretto: Tutti gridavano: «A ); e così: g. evviva; g. a morte; g. vittoria; g. al lupo; g. al soccorso; g. all’arme; g. al ladro. Usi fig.: g ...
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sparecchiare
v. tr. [der. di apparecchiare, con sostituzione di prefisso] (io sparécchio, ecc.). – 1. Levare via la tovaglia, le stoviglie e tutto quello che è rimasto sulla tavola, alla fine del pranzo [...] finire tutto ciò che c’è da mangiare: doveva avere una fame da lupo, in quattro e quattr’otto ha sparecchiato tutto; non si sarebbe potuto godesse, o la brigata di s., o il padrone d’aver apparecchiato (Manzoni); spesso iperb.: gli invitati hanno ...
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spargere
spàrgere v. tr. [lat. spargĕre] (io spargo, tu spargi, ecc.; pass. rem. sparsi, spargésti, ecc.; part. pass. sparso e ant. sparto). – 1. a. Gettare, versare più o meno uniformemente in punti [...] che riparerà tanti torti, che spargerà tante beneficenze (Manzoni). d. Divulgare: s. notizie tendenziose, voci allarmanti; s. ai ; si era sparsa la voce che nei dintorni si aggirasse un lupo. e. letter. Espandersi, estendersi: si teme che l’epidemia ...
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cafonauta
s. m. (scherz. iron.) Chi si improvvisa uomo di mare senza averne la preparazione necessaria e le buone maniere dovute, non preoccupandosi delle conseguenze della sua imperizia. ◆ il cafonauta [...] buste di plastica e altri rifiuti. […] il cafonauta raramente è un lupo di mare, di solito va alla fiera delle barche, si innamora del motoscafo e prende la patente in fretta e furia. (Daniela D’Antonio, Repubblica, 3 agosto 2000, Napoli, p. V) • ...
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BUONVICINO (Bonvicino), Ambrogio
Serenita Papaldo
Figlio di Iacopo, nacque a Milano nel 1552 circa; fu detto anche "Malvicino", forse a causa del suo carattere che, come ricordano i documenti, lo portò spesso a violente liti con i compagni....
Giocatore di beach volley italiano (n. Ortona 1988). Professionista dal 2008, dal 2011 è in coppia con D. Lupo, con il quale tra l’altro ha vinto gli Europei nel 2014, nel 2016 e nel 2017, primi italiani a raggiungere questo traguardo. N. gareggia...