Fabio Rossi
evitare. Finestra di approfondimento
Modi di evitare - Il concetto di «portarsi lontano da qualcuno o qualcosa di nocivo» può essere espresso da molti termini. Si può evitare un problema, [...] e a tutto quanto si vuole o deve evitare perché ritenuto troppo scomodo o sconveniente: non si sottrasse al bacio castissimo d’Emilio (I. Svevo). Aggirare è proprio degli ostacoli e dei problemi che non vengono affrontati ma scartati: pur di aggirare ...
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dicitore /ditʃi'tore/ s. m. [der. di dire, dicere] (f. -trice). - 1. [chi declama versi o prosa in pubblico: un buon d.] ≈ declamatore. ‖ oratore. ● Espressioni: dicitore in rima ≈ poeta, verseggiatore; [...] fine dicitore [spec. con uso iron., chi sa o pretende di saper parlare, declamare con rara efficacia e sim.] ≈ retore. 2. (ant.) [persona che parla in pubblico: d. e uditore; d. di messe] ≈ oratore. ‖ predicatore. ...
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opera /'ɔpera/ (ant. e poet. opra; ant. ovra) s. f. [lat. opera "lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata"; è il plur. collettivo del [...] ≈ manufatto, prodotto. ● Espressioni: fig., lett., capo d'opera [opera che il lavoratore assunto in prova deve compiere .) [rappresentazione scenica di un testo drammatico in cui i personaggi si esprimono cantando con accompagnamento orchestrale: o. ...
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becco¹ /'bek:o/ s. m. [lat. beccus, prob. di origine celtica] (pl. -chi). - 1. (zool.) [prominenza cornea della bocca degli uccelli, dei rettili testudinati e dell'ornitorinco] ≈ Ⓣ ranfoteca, [di uccelli [...] ● Espressioni (con uso fig.): bagnare il becco ≈ bere; becco d'oca → □; chiudere il becco (o tenere il becco chiuso) di un oggetto] ≈ punta. ● Espressioni: fig., non avere il becco d'un quattrino ≈ essere al verde. b. (mus.) [imboccatura di alcuni ...
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dinamica /di'namika/ s. f. [femm. sost. dell'agg. dinamico]. - 1. (fis.) [parte della meccanica che studia i movimenti di un sistema in relazione alle cause che li determinano: d. dei solidi] ↔ statica. [...] eventi e delle cause che producono un determinato effetto: la d. di un incidente] ≈ meccanismo, svolgimento. b. [modo in cui si articola un evento, una narrazione: la d. di un racconto] ≈ andamento, articolazione, evoluzione, successione, sviluppo ...
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dipendente /dipen'dɛnte/ [part. pres. di dipendere]. - ■ agg. 1. [che dipende, che è ad altri soggetto: lavoro d.] ≈ subalterno, subordinato. ↔ autonomo, indipendente. 2. (matem., fis.) [di grandezza o [...] . ■ s. m. e f. [persona che dipende nel lavoro dall'autorità di altra persona o di un ente: id. di un'azienda; d. pubblico] ≈ ‖ salariato, stipendiato. ⇑ lavoratore. ⇓ impiegato, operaio. ↔ (fam.) capo, datore di lavoro, (fam.) padrone, principale ...
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discordia /di'skɔrdja/ s. f. [dal lat. discordia]. - 1. [disunione degli animi e delle volontà: d. fra i parenti] ≈ conflitto, inimicizia, rivalità. ↑ avversione, ostilità. ↓ disaccordo, disarmonia, dissidio. [...] ↔ accordo, armonia, concordanza, concordia. 2. [mancanza d'accordo tra idee, vedute, ecc.: d. di giudizi] ≈ e ↔ [→ DISCORDANZA (1)]. ...
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Fabio Rossi
particolare. Finestra di approfondimento
Non di tutti - Ciò che non è di tutti, bensì di un singolo individuo o di un gruppo di individui, è detto particolare. A seconda dei contesti, questo [...] quei beni che essi più desidererebbero a se medesimi (G. Leopardi). Precipuo, d’analogo sign., è più formale: il mio compito precipuo era di difenderlo da inutili angustie (I. Svevo).
Non da tutti - Specifico è ciò che si oppone a generico, generale ...
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disfacimento /disfatʃi'mento/ s. m. [der. di disfare]. - 1. a. [il disfarsi: d. avanzato] ≈ decomposizione, dissoluzione, dissolvimento, [di tessuti organici] putrefazione. b. [perdita progressiva dell'integrità [...] fisica: il d. prodotto dall'età] ≈ decadimento, sfacelo. c. (fig.) [il rovinare progressivamente: il d. di una società] ≈ decadenza, decadimento, declino. ↑ dissoluzione, rovina, sfacelo. 2. (geol.) [decomposizione esogena delle rocce] ≈ corrosione, ...
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distinguere /di'stingwere/ [dal lat. distinguĕre, der. di stinguĕre "pungere", col pref. dis-¹] (io distìnguo, ecc.; pass. rem. distinsi, distinguésti, ecc.; part. pass. distinto). - ■ v. tr. 1. [rilevare [...] elementi, anche con la prep. da del secondo arg.: d. il bene dal male; non d. gli odori] ≈ (lett.) cernere, (non com.) [essere ripartito secondo un determinato ordine, con la prep. in: i melodrammi si distinguono in seri e buffi] ≈ [→ DIVIDERSI v. ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...