danno s. m. [lat. damnum]. - 1. a. [azione o circostanza che nuoce a qualcuno o qualcosa; anche, effetto di tale azione: subire un d. irreparabile; id. del terremoto] ≈ danneggiamento, deterioramento, [...] disgrazia. 2. (giur.) [lesione di un interesse giuridicamente tutelato: d. da inadempimento] ≈ perdita, pregiudizio. ↔ indennizzo, risarcimento. ● Espressioni: risarcire (o rifondere) i danni (a qualcuno) ≈ indennizzare (ø). ▼ Perifr. prep.: a danno ...
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imbucare [der. di buca, buco, col pref. in-¹] (io imbuco, tu imbuchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [mettere nella buca delle lettere o nell'apposita casella postale, anche assol.: i. una cartolina; vado a i.] [...] spedire. 2. (estens, fam.) [mettere in un luogo segreto, nascosto, o difficile da scoprire: ha il vizio d'i. ogni cosa] ≈ celare, imboscare, nascondere, occultare, rimpiattare, (non com.) rincantucciare. ■ imbucarsi v. rifl. 1. (fam.) [introdursi di ...
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immagine /i'm:adʒine/ (lett. imagine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis]. - 1. a. [forma esteriore degli oggetti corporei in quanto percepita visivamente o riflessa su una superficie: vedere, riflettere un'i.; [...] personificazione, simbolo. b. (fig.) [trasfigurazione di un concetto, di un sentimento, ecc., mediante un linguaggio vivace che rende una sensazione: stile ricco d'i.; scrivere, parlare per i.] ≈ figura, figurazione. ⇓ allegoria, analogia, metafora. ...
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decantare¹ v. tr. [dal lat. decantare, der. di cantare, propr. "recitare cantando", col pref. de-]. - [imporre all'attenzione con lodi sproporzionate: d. i prodigiosi effetti di un farmaco] ≈ celebrare, [...] elogiare, encomiare, esaltare, glorificare, lodare. ↑ magnificare, osannare. ↔ biasimare, criticare, denigrare, disprezzare. ↑ condannare, esecrare. ↓ minimizzare, ridimensionare ...
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immersione /im:er'sjone/ s. f. [dal lat. tardo immersio -onis]. - [l'immergere o l'immergersi e, anche, l'essere immerso: l'i. del corpo nella vasca; i. di un sommergibile; gare d'i.] ≈ ‖ bagno. ↔ affioramento, [...] emersione ...
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Fabio Rossi
rompere. Finestra di approfondimento
Divisioni intenzionali - Vi sono molti modi di ridurre un tutto in più parti. Dividere implica un sezionamento ordinato e per lo più finalizzato, per es. [...] si usa una sega, il verbo specifico è segare: segò tutti i rami dell’albero. Un taglio radicale e inflitto con violenza (volontaria usato per lo più per tagli di parti del corpo: il filo d’acciaio gli ha mozzato le gambe. Separare e il più formale ...
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noia /'nɔja/ s. f. [prob. dal provenz. noja, enoia]. - 1. a. [senso di insoddisfazione che proviene dal sentirsi occupato in una cosa monotona, dall'incapacità di decidere e di agire, ecc.: n. profonda, [...] il fastidio... poco importa il nome (V. Imbriani). Entrambi i termini, peraltro, anticamente avevano per lo più il sign. in quel fragore sentire, come da un’infinita lontananza, la vanità d’ogni cosa e il tedio angoscioso della vita (L. Pirandello). ...
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decontrarre [der. di contrarre, col pref. de-] (coniug. come trarre). - ■ v. tr. [indurre una parte del corpo alla distensione: d. i muscoli del volto] ≈ distendere, rilasciare, rilassare, stendere. ↔ [...] contrarre, tendere. ■ decontrarsi v. intr. pron. [ritrovare uno stato di calma dopo una contrazione] ≈ distendersi, (non com.) rilasciarsi, rilassarsi. ↔ contrarsi, tendersi ...
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impazienza /impa'tsjɛntsa/ s. f. [dal lat. impatientia]. - [comportamento di chi è impaziente: dare segni d'i.] ≈ insofferenza, smania. ‖ agitazione, inquietudine, intolleranza, irrequietezza, nervosismo. [...] ↔ calma, (lett.) longanimità, pazienza, sopportazione ...
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impegno /im'peɲo/ s. m. [der. di impegnare]. - 1. a. [vincolo morale assunto verso qualcuno: fare fronte ai propri i.] ≈ obbligo. ‖ garanzia, promessa. b. [attività che richiede di essere eseguita: questa [...] con i.] ≈ ardore, assiduità, dedizione, diligenza, fervore, passione. ↔ negligenza. 3. [adesione attiva di un intellettuale, di un artista e sim., mediante la propria opera, ai problemi politici e sociali: i. politico; letteratura d'i.] ≈ militanza ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...