scuola /'skwɔla/ (pop. o poet. scola) s. f. [lat. schŏla, dal gr. skholḗ "tempo libero", poi "luogo dove si attende allo studio"]. - 1. (educ.) [istituzione atta a impartire, attraverso un'attività didattica [...] e i dieci anni] ≈ (fam.) elementari; scuola materna (o dell'infanzia) [per bambini dai tre ai cinque anni, con fini di preparazione alla scuola dell'obbligo] ≈ asilo (d'infanzia o infantile), giardino (o nido) d'infanzia, Kindergarten, (fam.) materna ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] guaio: con tutto quel diluvio ce la siamo vista davvero brutta] ≈ (fam.) passare un brutto quarto d'ora, (fam.) vedere i sorci verdi. [⍈ CAPIRE]
Finestra di approfondimento
Fabio Rossi
vedere. Finestra di approfondimento
Percepire con la vista ...
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alto [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre "nutrire, far crescere"]. - ■ agg. 1. a. [che si eleva dal suolo con uno sviluppo verticale notevole: un a. monte; alberi d'a. fusto] ≈ elevato. ‖ [...] in a. mare] ≈ in difficoltà. ↔ a buon punto, in dirittura d'arrivo. 5. [di voce o suono, che ha una notevole acutezza o più o meno vicino alla sorgente. In un paio di casi, invece, i due agg. non sono opponibili. Per es. a proposito di tempo già ...
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aria /'arja/ s. f. [lat. aëra, accus. alla greca di aer aëris masch., gr. aḗr]. - 1. a. [miscuglio gassoso di azoto che costituisce l'atmosfera terrestre] ≈ (poet.) aere, atmosfera, cielo, (lett.) etere. [...] strumentale) da camera romantica e tardoromantica e, impropriam., alle a. d’opera. Frequente, per lo più nel registro fam., è l’ «l’atteggiamento di chi si vanta, si autocompiace eccessivamente, con i modi e con le parole». In questo sign. è com. ...
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armonia /armo'nia/ s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. harmonía, affine a harmózō "comporre, accordare"]. - 1. a. (mus.) [concordanza di voci o di strumenti: a. di violini] ≈ accordo, consonanza. ↔ cacofonia, [...] prep.: in armonia con [di persona, in perfetta coerenza con qualcuno o qualcosa: agire in a. con i propri principi] ≈ d'accordo con, in conformità a, secondo. ↔ in contrasto con, in disaccordo con. [⍈ CONFUSIONE]
Finestra di approfondimento
Fabio ...
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attaccare [prob. tratto da staccare, con mutamento di pref.] (io attacco, tu attacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (con la prep. a del secondo arg.) a. [unire una cosa a un'altra per mezzo di colla e sim.] ≈ [...] (e agganciarsi) sono frequenti anche con uso fig., nel senso di «trovare collegamenti o appigli; rifarsi»: i nostri scrittori d’arte narrativa contemporanea non dovevano nient’affatto agganciarsi al Manzoni (L. Pirandello); attacco il mio discorso a ...
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forte¹ /'fɔrte/ [lat. fortis]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha prestanza fisica] ≈ aitante, forzuto, gagliardo, prestante, robusto, vigoroso. ‖ maschio, muscoloso. ↔ debole, fiacco, fragile, gracile. [...] un f. camminatore, un f. lavoratore] ≈ grande, instancabile, notevole, [di cose negative] incallito (un bevitore i.). ↔ mediocre, modesto. d. (fam.) [che diverte: il tuo amico è proprio f.] ≈ divertente, simpatico, spassoso, spiritoso, [di persona ...
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prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] o per il bavero o, volg., per il culo o, fam., per i fondelli) → □; prendere i voti (o l'abito religioso) → □; prendere la fuga (o il formale e burocr. conseguire: ha conseguito il diploma di segretaria d’azienda. A proposito di stipendi e sim., p. è ...
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bagnare [lat. tardo balneare, der. di balneum "bagno"] (io bagno, ... noi bagniamo, voi bagnate, e nel cong. bagniamo, bagniate). - ■ v. tr. 1. a. [spargere d'acqua o d'altro liquido una persona o cosa [...] e ha talora impiego specifico, per es. in certi riti religiosi: il sacerdote asperge i fedeli d’acqua (o con acqua) benedetta; asperse il bambino per battezzarlo. D’uso limitato è anche umettare, che è sinon. più ricercato di inumidire; si impiega per ...
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dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] necessaria per fare qualcosa»: è troppo tempo che non guido e temo di avere dimenticato come si fa.
Derivati - Tra i der. di d., il più diffuso è dimenticanza «il dimenticare» e anche «ciò che si è dimenticato», con diversi sinon., secondo le ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...