rampelliano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Fabio Rampelli. ◆ Riassunto delle precedenti puntate: il sindaco della capitale Gianni Alemanno qualche giorno fa aveva portato [...] Roma, p. 3) • «E chi dirà no, se ne dovrà assumere la responsabilità, pagare un prezzo politico alla sconfitta». suffisso -(i)ano.
Già attestato come s. («dai “rampelliani”, da Fabio Rampelli, architetto deputato di An») in un articolo del ...
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visionario s. m. (f. -a) e agg. In senso figurato, che, chi mostra una grande lungimiranza, che dà la sensazione di essere quasi profetico nel suo guardare al futuro; in senso attenuato, detto di persona, [...] Arezzo. (Jolanda Bufalini, Unità, 29 luglio 2013, p. 18, U:Culture) • Ha aperto da pochi mesi ma ancora nessuno ne parla. Eppure questo ristorante defilato, a pochi metri da Campo de’ Fiori, porta nel panorama capitolino una ventata di freschezza. A ...
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enshittification s. f. inv. In senso fortemente spreg. e con particolare riferimento alle piattaforme on line, il progressivo peggioramento della qualità dei servizi e dei prodotti forniti agli utenti, [...] più affermate a voler cominciare a riscuotere grandi guadagni da servizi che hanno avuto successo come aperti e gratuiti, in un progressivo peggioramento dell’esperienza di chi ne fruisce gratuitamente. Lo scorso gennaio il giornalista e romanziere ...
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estrattivista agg. In senso critico o polemico, che riguarda o che pratica lo sfruttamento delle risorse naturali di un Paese o di una località o alla massimizzazione del profitto attraverso l'appropriazione [...] feroce. I governi, di destra e di sinistra, ne sono complici: sono loro a generare il quadro legale e termine “risorse” continua a essere molto diffuso e viene utilizzato anche da numerosi ecologi. Dovremmo smettere di utilizzarlo? E se sì, con che ...
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paesofia s. f. Il paese, il piccolo centro abitato caratterizzato da ritmi quotidiani distesi, come dimensione consona al pensiero filosofico e alla riflessione. ◆ Se in questo ricco filone editoriale [...] di Pitagora ed.) si propone di dare una sistematizzazione e, non da ultimo, un nome a questa tendenza del nostro tempo. (Edoardo Castagna il neologismo per la Treccani. La quale, intanto, ne ha già riconosciuto un altro: «paesologia», intesa come ...
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assadismo s. m. Il regime e il sistema di potere instaurati in Siria da Hafez Assad (1930 – 2000) e dal figlio Bachar Assad, che gli succedette nel 2000. ♦ Da qualunque angolazione la si guardi, una cosa [...] [tit.] L'orrore dell'assadismo e un dopo regime senza illusioni né rimpianti. (Foglio.it, 11 dicembre 2024, Esteri) • Ma sappiamo che, dopo un'insurrezione guidata da gruppi armati fedeli ad Assad, sono scoppiati violenti combattimenti e centinaia di ...
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tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in [...] altrui, anche se profondamente diverse da quelle cui egli aderisce, e non ne impedisce la pratica estrinsecazione, o quali è consentita una differenza qualsiasi, di carattere anche diverso da quello temporale, fra ciò che è stato fissato o ...
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ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, [...] della città (non implicante la perdita dei diritti civili né alcuna pena di carattere pecuniario), che l’assemblea (ὄστρακον) sul quale il nome del concittadino inviso era scritto da coloro che votavano nell’assemblea popolare. 2. In senso fig ...
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fidùcia s. f. [dal lat. fiducia, der. di fidĕre «fidare, confidare»] (pl., raro, -cie). – 1. Atteggiamento, verso altri o verso sé stessi, che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, [...] mediante la quale il parlamento approva (o, se la votazione dà risultato negativo, disapprova) gli indirizzi politici e la corrispondente azione per la quale il soggetto che riceve il bene ne è il beneficiario apparente, avendo l’obbligo di ...
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lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del bosco. [...] separa la zona coperta da neve tutto l’anno da quella che, almeno in parte, ne rimane temporaneamente priva; un l., ottenere un risultato migliore di quello precedentemente ottenuto da altri atleti (o dall’atleta stesso), battere un primato. b ...
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Istorija Asi Kljačinoj, kotoraja ljubila, da ne vyšla zamuž
Paolo Vecchi
(URSS 1966, 1988, Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi, bianco e nero, 97m); regia: Andrej Michalkov Končalovskij; produzione: Goskino II; sceneggiatura: Jurij...
NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di ➔luogo, esprime allontanamento da un luogo...