damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra [...] il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito e la trama; prodotto tipico, già nel sec. 12°, della città di Damasco. 2. Prodotto siderurgico usato nel passato per canne di fucili da caccia ad anima liscia (canne di d.) formate avvolgendo a spirale e ...
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damaschino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città di Damasco, antica e moderna capitale della Siria; prodotto a Damasco, o simile ai prodotti tipici di Damasco: drappi d. (v. damasco), lame d. (v. damaschinatura); [...] assol. damaschino s. m., l’albero che le produce). Alla damaschina, come locuz. agg., secondo l’uso della città di Damasco: acciai alla d., damaschinati; cuoio, pelle stampati alla d., impressi a secco, usati in antiche rilegature di libri; con uso ...
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damascare
v. tr. [der. di damasco] (io damasco, tu damaschi, ecc.). – Lavorare a damasco determinati tessuti (seta, lino, cotone, ecc.). ...
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damascato
agg. e s. m. [der. di damasco]. – Di panno, stoffa e simili, lavorati a somiglianza del damasco: tessuti d.; un d. di lino, di cotone. ...
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damasceno
damascèno agg. e s. m. [dal lat. Damascenus, gr. Δαμασκηνός], letter. – Di Damasco; abitante o nativo di Damasco. Rose d. (o damaschine), varietà di rose molto profumate, generalmente di colore [...] bianco; susine d. (v. damaschino) ...
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schleinismo s. m. La posizione politica di Elly Schlein. ◆ Il "renzismo" del favorito Bonaccini è tratto politico accertato, e su di lui possono evidentemente convergere le infinite manovre, i personalismi, [...] Sereni alla Sanità; in quota Orlando l'Economia va a Antonio Misiani; in quota lettiani convertiti sulla via di Damasco allo schleinismo c'è Irene Manzi alla Scuola. La ex capogruppo Debora Serracchiani viene ricompensata con la delega alla Giustizia ...
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patina
pàtina s. f. [dal lat. patĭna «padella» (e poi anche il pasticcio che vi è contenuto e ne riceve la forma), con evoluzione di sign. non ben chiara]. – 1. a. Velatura, oscuramento o alterazione [...] colora ogni cosa d’una p. inimitabile che rende tutto bello, venerabile, augusto (Pascoli); un forte tradizionalismo perdura [a Damasco], anche se ha perso la p. pittoresca (Piovene); meno com., con sign. analogo, riferito all’aspetto di una persona ...
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Quetsche
〈kvèčë〉 s. f., ted. [propr., nome alsaziano della prugna, corrispondente al ted. Zwetsche, prestito dall’ital. settentr. davascena, che è il lat. Damascena (pruna) «prugna di Damasco»]. – Acquavite [...] di prugne ottenuta schiacciando i frutti, lasciandoli fermentare (previa aggiunta o no di zucchero) e distillando il prodotto ...
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mesere
mèṡere (o mèṡero; meno com. mèżżaro) s. m. [dall’arabo mi’zar «velo»]. – Grande quadrato di stoffa, generalmente damasco, con cui le donne liguri si ammantavano già nel Duecento: caduto in disuso [...] verso la metà del sec. 19°, è attualmente utilizzato come pannello decorativo, tendaggio o coperta ...
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Stoffa in origine prodotta e importata in Europa dalla città di Damasco, che già verso il 12° sec. ne deteneva il primato. In Italia furono celebri i d. di Catanzaro, Vicenza, Venezia, Lucca e Genova. Dal d. di seta derivano i tessuti damascati...
(arabo Dimishq o Dimashq) Città capitale della Siria (2.319.545 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata a 688 m s.l.m. al piede orientale dell’Antilibano, sul fiume Barada, che, suddividendosi in numerose ramificazioni...