volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] Stendean Reno e Panàr le indomit’onde Con immensi v. alla pianura (V. Monti). Con sign. ancora più vicino all’etimologico, in Dante, per indicare i cieli nel loro volgersi in cerchio o addirittura il giro, la rivoluzione di un astro: Lo real manto di ...
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eterno
etèrno (ant. ettèrno) agg. e s. m. [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum «evo»; cfr. età]. – 1. agg. Che si estende infinitamente nel tempo, che non ha principio né fine, detto spec. [...] : Dio è e.; il Padre e., l’e. amore, la giustizia e., l’e. consiglio; O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi (Dante). 2. agg. a. Che ha o ha avuto principio ma non avrà fine: la gloria e. del paradiso; le pene e. dell’inferno; il sonno e ...
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curare
v. tr. [lat. cūrare, der. di cura «cura»]. – 1. a. Fare oggetto delle proprie cure, attendere con premura e diligenza a una cosa o a una persona: c. la famiglia, c. l’educazione dei figli; c. [...] , fare caso o stima di qualche cosa: non c. le chiacchiere della gente; Chi è quel che non par che curi Lo ’ncendio? (Dante). Più com., con queste accezioni, l’intr. pron. curarsi di qualche cosa: non si è mai curato di rispondermi; non curarsi di ...
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nero1
néro1 agg. [lat. nĭger -gra -grum: v. negro]. – 1. a. Nel linguaggio scient., è detto nero un corpo che assorbe integralmente la radiazione luminosa che lo investe (al contrario di un corpo bianco, [...] n.; occhi, capelli n. (n. morati, n. corvini); gatto, cane, cavallo n.; Che non è nero ancora e ’l bianco more (Dante); in tipografia, carattere n. (o più spesso nero s. m.), il neretto o grassetto. In similitudini: n. come il carbone, come la pece ...
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figurare
v. tr. e intr. [dal lat. figurare, der. di figura «figura»]. – 1. tr. a. letter. Plasmare, modellare, dando una forma, una figura: mi messi a fare un modelletto, ... figurando quel Perseo che [...] d’avere capito ma non ha capito nulla. 4. tr., ant. Raffigurare, riconoscere: Per ch’ïo a figurarlo i piedi affissi (Dante). 5. intr. (aus. avere). a. Apparire, risultare, esserci: questa spesa non figura nel conto; il vostro nome non figura nell ...
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ridire
v. tr. [comp. di ri- e dire] (coniug. come dire). – 1. Dire di nuovo, ripetere: poiché non aveva sentito, gli ridissi la frase a voce più alta; non r. più una cosa simile!; me la ridici la poesia?; [...] . a. Riferire ad altri quel che ci è stato detto o che si è sentito: Io dirò vero, e tu ’l ridì tra’ vivi (Dante). In partic., riportare a scopo pettegolo o maligno: gli ha ridetto per filo e per segno le malignità che corrono sul suo conto; è meglio ...
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altrui
altrùi pron. indef. e agg. poss. [lat. *alterui, dat. di alter, modellato su cui]. – 1. pron., letter. Altra persona. Fu usato anticam. con varie preposizioni: per odio d’a. (Petrarca); come piace [...] (Parini). 2. agg. Più com. in funzione di agg. poss., degli altri, che appartiene ad altri: come sa di sale Lo pane a. (Dante); parte con le gambe proprie, parte con le gomita a., ottenne ciò che più gli premeva in quel momento, d’esser fuori di quel ...
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pontare1
pontare1 v. tr. e intr. [variante ant. o letter. di puntare] (io pónto, ecc.). – 1. tr. Appoggiare con forza, premendo con tutto il peso: Sanz’arme n’esce a solo con la lancia Con la qual giostrò [...] io avesse le rime aspre e chiocce, Come si converrebbe al tristo buco Sovra ’l qual pontan tutte l’altre rocce (Dante); cominciò ... egli stesso a pontar col capo nel coperchio dello avello (Boccaccio); anche in senso fig.: Queste son le question che ...
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girare1
girare1 v. tr. e intr. [dal lat. tardo gyrare, der. di gyrus «giro»]. – 1. tr. a. Muovere in giro, far ruotare: g. la chiave nella toppa; g. una manovella; g. il compasso; Par di lungi un molin [...] : il lago gira 30 km; gira la detta provincia di Toscana 700 miglia (G. Villani); Vedi nostra città quant’ella gira (Dante). f. Piegare, cambiare direzione: in quel punto la strada gira a sinistra; giunto alla piazza, devi g. a destra. Nel linguaggio ...
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solingo
agg. [der. di solo, col suff. germ. -ingo (cfr. camarlingo, guardingo, ecc.)] (pl. m. -ghi), poet. – 1. a. Di luoghi, solitario, non frequentato, deserto: Noi andavam per lo s. piano (Dante); [...] e fuor di mano (Boccaccio); tornata alla s. stanza La vaga giovinetta (Giusti); in usi estens.: proseguendo la s. via (Dante); Quale in notte solinga, Sovra campagne inargentate ed acque ... Scende la luna (Leopardi). b. Di persona, che si trova solo ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...