divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza [...] ora ... che la mente nostra, peregrina Più da la carne e men da’ pensier presa, A le sue visïon quasi è divina (Dante). Cfr. divinare e der. ◆ Avv. divinaménte, in modo divino, cioè proprio di Dio; o per intervento, per ispirazione di Dio; più spesso ...
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intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: [...] di polinomio. d. letter. Integro, in senso morale, leale, onesto, retto: e ’l giusto Mardoceo, Che fu al dire e al far così intero (Dante); un uomo, un giudice i., o d’animo i., di coscienza intera. Con questo sign. è raro nell’uso com., dove uomo i ...
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solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi [...] cioè appartato, isolato, non frequentato, dove non passa nessuno: Poi, rallargati per la strada sola, Ben mille passi e più ci portar oltre (Dante); Cercar le selve e le rive più sole (Ariosto); L’ombra l’avvolse, ed a le fredde e sole Vostre rive lo ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] indiana. Nell’uso letter., in una, a una (o in uno, a uno), insieme: Venimmo ove quell’anime ad una Gridaro a noi (Dante); non potranno pur le nostre genti, E le perse e le turche unite in lega, Così potente armata in un raccòrre ...? (T. Tasso). 2 ...
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poppa2
póppa2 s. f. [lat. *pŭppa, forma pop. per pūpa «bambina, bambola»]. – 1. Mammella: il bambino s’attacca alla p.; sarà in pergamo interdetto A le sfacciate donne fiorentine L’andar mostrando con [...] svezzare; fig. e scherz. nella frase prov. il vino è la p. dei vecchi. 2. estens., letter. Il petto, in generale: Voltando pesi per forza di poppa (Dante); p. destra, p. sinistra, il lato destro o sinistro del corpo: Chiron si volse in su la destra p ...
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solvere
sòlvere v. tr. [dal lat. solvĕre; v. sciogliere] (pass. rem. solvéi o solvètti, ecc.; part. pass. soluto), letter. ant. – Sciogliere; raro in senso proprio, è più com. in usi estens. e fig.: [...] subitamente nell’aere un groppo di vento ... (Boccaccio). In partic., risolvere, chiarire, spiegare: ne l’error che m’avete soluto (Dante); poi cominciò a pensare della detta quistione, e a dubitare tra se medesimo, e non la sapea s. (Fior. di s ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, [...] d’un luogo: siccome gente straniera e da’ lor costumi selvaggia (G. Villani); La turba che rimase lì selvaggia Parea del loco (Dante); fig., poet. raro, di cose: sorgere una stella Soleva, lunga, che parea selvaggia Del cupo cielo (Pascoli). 2. a. Di ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] ). Più raram., come sinon. di vano, che non ha compimento: perché fuor negleti Li nostri vóti, e vòti in alcun canto (Dante); Ahi vota speme! (Foscolo), vana speranza! 2. Sign. e usi scient. e tecnici: a. In araldica, attributo delle figure forate ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si [...] a stampa); ordine s., quello conferito dal sacramento dell’ordine; le fu tolta Di capo l’ombra de le sacre bende (Dante), i veli monacali; festività sacre, le feste religiose; le sacre tempora (v. tempora); letter., i s. bronzi, le campane; per sacro ...
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cibare
v. tr. [dal lat. cibare, der. di cibus «cibo»]. – 1. Dar da mangiare, nutrire: il c. gli ammalati, quando il bisogno lo ricerca, è cosa salutevole (Varchi); più com. in senso fig.: c. di promesse, [...] di latticinî; cibarsi abbondantemente, moderatamente; in senso fig.: Messo t’ho innanzi: omai per te ti ciba, noto verso di Dante (Par. X, 25), con cui il poeta invita il lettore della Commedia a riflettere per proprio conto sull’ordine sapientissimo ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...