pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione [...] p.; un giovane di primo p., che comincia appena a mettere la barba, e fig. inesperto; Un vecchio, bianco per antico pelo (Dante); Giovinetto pensiero in pel canuto (Marino); un ragazzo rosso di p., di p. rosso (v. anche malpelo, e pel di carota nella ...
Leggi Tutto
perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] euro e ho perso; chi fa meno di dieci punti perde; Quando si parte il gioco de la zara, Colui che perde si riman dolente (Dante); devi imparare a p.; a nessuno piace p.; nella vita ora si vince e ora si perde. Per estens., con ci indef., riuscire o ...
Leggi Tutto
come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] me, come te, come lui, come lei, come loro, e non nella forma del soggetto come io, ecc.); mugghia come fa mar per tempesta (Dante); tutto si è svolto come io avevo previsto. Nell’uso fam.: com’è vero il sole, com’è vero Dio, per affermare una verità ...
Leggi Tutto
saettare
v. tr. e intr. [lat. sagĭttare «lanciare saette»] (io saétto, ecc.), letter. – 1. a. Colpire con saette, cioè con frecce: s. il nemico; niuna persona, se saettata esser non voleva, poteva discendere [...] E se non fosse il foco che saetta La natura del loco, i’ dicerei Che meglio stesse a te che a lor la fretta (Dante). Con uso iperb., nel linguaggio giornalistico sportivo, eseguire un tiro fortissimo e a parabola tesa nel gioco del calcio; per lo più ...
Leggi Tutto
fronte
frónte s. f. o m. [lat. frōns frŏntis]. – 1. a. La regione anatomica corrispondente all’osso frontale, compresa tra le sopracciglia e la radice dei capelli: una f. alta, bassa, ampia, spaziosa, [...] opportuni; tenere f., resistere a qualcuno, sostenerne l’impeto, gli attacchi, anche fig.: Se ’l nome tuo nel mondo tegna f. (Dante), resista all’opera del tempo, duri lungamente. g. Nella marina militare, la f. (o il f.), la parte scoperta di una ...
Leggi Tutto
sommo1
sómmo1 (ant. summo) agg. e s. m. [lat. sŭmmus, aggettivo der. con valore superlativo da sub, nel sign. di «sopra»]. – 1. agg. Assolve le funzioni di superlativo di alto e di grande. In partic.: [...] chi eccelle in un’attività, in una professione e sim.: un s. oratore; un s. condottiero; un s. poeta (per antonomasia, il s. poeta, Dante). 2. s. m. La parte più alta, la sommità; letter. o poco com. con uso assol.: Dio ci guida dal s. del Cielo; più ...
Leggi Tutto
saggio1
sàggio1 agg. [dal fr. sage, che è il lat. *sapius, der. di sapĕre «avere senno»] (pl. f. -ge). – 1. a. Riferito a persona, che è dotato di saggezza, che ha e rivela, nel comportamento, nel giudicare [...] ti sei comportato da s.; talora con sign. più affine a sapiente: i sette s. dell’antichità; Aiutami da lei, famoso s. (Dante, rivolto a Virgilio). Con sign. attenuato, di bambini o ragazzi dotati di una maturità e di un equilibrio superiori a quelli ...
Leggi Tutto
onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente [...] di conveniente, opportuno: Chi ei si fosser [i miei maggiori] e onde venner quivi, Più è tacer che ragionare onesto (Dante); se o. cagione avesse potuta avere (Boccaccio), cioè un motivo ragionevole, plausibile, che non suscitasse dubbî o critiche. c ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] . Nell’uso letter., la lingua è assunta a indicare genericam. la persona anche in altri casi: Se mo sonasser tutte quelle lingue ... (Dante), se cantassero tutti quei poeti; D’una in un’altra l. in un momento Ne trapassa la fama (T. Tasso); L. mortal ...
Leggi Tutto
propinquo
propìnquo agg. e s. m. [dal lat. propinquus, der. di prope «vicino, presso»], letter. – 1. agg. a. Vicino (nello spazio): questa luculenta e cara gioia Del nostro cielo che più m’è propinqua [...] fig. Stretto, intimo, soprattutto con riferimento a vincoli di sangue: la quale era meco di propinquissima sanguinitade congiunta (Dante). Anche, affine, simile: una lingua assai p. alla britannica (C. Cattaneo). 2. s. m. Congiunto per parentela; per ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...