porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] chiudere la p. alla fortuna!, come consiglio di non perdere un’occasione favorevole; La nostra carità non serra porte A giusta voglia (Dante), il nostro amore non nega accoglimento a un giusto desiderio; non si serra una p. che non se n’apra un’altra ...
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rapire
v. tr. [lat. rapĕre, con mutamento di coniugazione] (io rapisco, tu rapisci, egli rapisce [poet. rape], ecc.). – 1. a. Portare via con la forza, strappare con la violenza derubando: il lupo rapì [...] o con inganni o con la seduzione: Uomini poi, a mal più ch’a bene usi, Fuor mi rapiron de la dolce chiostra (Dante); i Romani rapirono le Sabine; Lucia fu fatta r. dall’innominato; fu rapito dall’anonima sequestri quando era bambino; r. qualcuno (a ...
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rilevare
(ant. relevare) v. tr. [lat. relĕvare «sollevare, rialzare», comp. di re- e levare: v. levare] (io rilèvo, ecc.). – 1. a. Levare, togliere di nuovo: s’era già messo il cappello in capo, ma se [...] in volo; si è rilevato il vento; più largo fu Dio a dar sé stesso Per far l’uom sufficiente a rilevarsi (Dante); rilevarsi dall’abiezione; diamogli la possibilità di rilevarsi. c. tosc. Allevare: l’ha rilevato con i suoi sudori; dopo la morte della ...
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attendere
attèndere v. tr. e intr. [lat. attĕndĕre «rivolger l’animo a», comp. di ad- «verso» e tĕndĕre] (coniug. come tendere). – 1. tr. e intr. (aus. avere), ant. Ascoltare attentamente, rivolgere [...] non furono loro attesi (Compagni); anche assol.: Lunga promessa con l’attender corto Ti farà trïunfar ne l’alto seggio (Dante). ◆ Part. pres. attendènte, anche come s. m. (v. la voce), e con valore verbale in espressioni come donna attendente alla ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] al t. delle mie fatiche; era ormai giunto al t. dei suoi giorni; lo cammin corto Di quella vita ch’al t. vola (Dante); in ostetricia, parto a termine, quello che si verifica allo scadere della normale durata della gestazione (cioè tra i 275 e i 285 ...
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onorare
(ant. onrare, orrare) v. tr. [lat. honōrare, der. di honos -oris «onore»] (io onóro, ecc.). – 1. a. Circondare di stima e di ossequio; riconoscere e attribuire l’onore dovuto a persona o cosa: [...] . b. non com. Prestare atti di culto, venerare: o. le reliquie d’un santo; Le genti antiche ... Dïone onoravano e Cupido (Dante); quel genio [la Verità] ... era stato da essi onorato con un grandissimo numero di templi e di sacrifici (Leopardi). 2. a ...
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fuggire
v. intr. e tr. [lat. fugĕre (della medesima radice del gr. ϕυγή «fuga», ϕεύγω «fuggire»), con mutamento di coniugazione] (pres. indic. fuggo, fuggi, fugge, fuggiamo, fuggite, fùggono; pres. cong. [...] di cose (anche astratte), allontanarsi o uscire rapidamente: E già per li splendori antelucani ... Le tenebre fuggian da tutti lati (Dante); Voce dal sen fuggita più richiamar non vale (Metastasio); mi è fuggito di mente ciò che dovevo fare (più com ...
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montare
v. intr. e tr. [der. di monte] (io mónto, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Andar su, muovere verso un luogo più alto: Né mai qua giù dove si monta e cala Naturalmente, fu sì ratto [...] alto sull’alberatura. b. Di astri, salire sull’orizzonte: E ’l sol montava ’n sù con quelle stelle Ch’eran con lui ... (Dante). c. Di liquidi, crescere raggiungendo un livello più alto: l’acqua monta nella stiva; col montar della piena. Con sign. più ...
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rimare
v. tr. e intr. [der. di rima1]. – 1. tr. a. Trovare, usare una parola che faccia rima con un’altra: talora Dante rima una parola con una locuzione (per es., in Inf. XXX, 83-87, dove oncia e sconcia [...] Con uso assol., fare, scrivere versi, poetare: tra quanti rimavano al tempo di Dante. Talora con l’oggetto dell’argomento: colui che rimasse cose sotto veste di figura (Dante). 2. intr. (aus. avere) Di parole, fare rima: nelle canzonette «amore» rima ...
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indi
(ant. inde) avv. [lat. ĭnde; cfr. ne1], letter. – 1. Con valore locativo, da lì, da quel luogo: Poder di partirs’indi a tutti tolle (Dante); Indi traendo poi l’antiquo fianco ... (Petrarca). Talora [...] indi successe; indi avviene che ..., e simili. Ant. per indi, per là: per indi ond’era pria venuta, L’aguglia vidi scender giù ne l’arca (Dante). 2. Con valore temporale, dopo, di poi: Quale ’l falcon, che prima a’ piè si mira, Indi si volge al grido ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...