duca
s. m. [dal gr. tardo δοῦκα, accus. di δούξ che è il lat. dux: v. duce] (pl. -chi). – 1. ant. a. Chi fa ad altri da guida, soprattutto in senso spirituale: Tu d., tu segnore e tu maestro (Dante, [...] titolo nella Divina Commedia); anche fig.: Aristotile è maestro e d. de la ragione umana (Dante). b. Condottiero, duce: il gran d. de’ Greci (Dante), Agamennone. 2. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di principe; nel medioevo ...
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duce
s. m. [dal lat. dux ducis]. – 1. ant. Guida, scorta, in senso proprio o fig.: Genti vid’io allor, come a lor duci, Venire appresso (Dante); usato anche come femm., riferito a donna o comunque a [...] , o miseri! (Foscolo). Frequente in funzione di predicato, concordato al masch. o al femm.: Lo tuo piacere omai prendi per duce (Dante); E sien col cor punite ambe le luci, Ch’a la strada d’Amor mi furon duci (Petrarca); cantando, con mesta melodia ...
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godere
godére v. intr. e tr. [lat. gaudēre] (io gòdo, ecc.; fut. godrò, meno com. goderò, ecc.; condiz. godrèi, meno com. goderèi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Provare il sentimento di intima soddisfazione [...] crescere sano e robusto. c. Rallegrarsi, esultare: Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande Che per mare e per terra batti l’ali (Dante). d. Più genericam., trovare piacere, soddisfazione in qualche cosa: el si gode Tanto del ber quant’è grande la sete ...
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recare
v. tr. [dal got. rikan] (io rèco, tu rèchi, ecc.). – 1. a. Portare; raro in senso generico: O tu che ne la fortunata valle ... Recasti già mille leon per preda (Dante); scaricate le molte pietre [...] ’Eneide recata in versi italiani da A. Caro. 4. letter., non com. Attribuire: Voi che vivete ogne cagion recate Pur suso al Cielo (Dante); voi mi recate a biasimo azioni compiute a fin di bene; più com., ma di tono ricercato, mi reco ad onore (a lode ...
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lontano
agg. e avv. [lat. *longitanus, der. di longe «lontano, lungi»]. – 1. agg. a. Che si trova a relativamente grande distanza o è separato da lungo intervallo nello spazio: regione, città l.; nel [...] l. ci vede poco; mi salutò con un cenno da l.; visto da l., sembra diverso; di lontano Conobbi il tremolar de la marina (Dante); con la mano La fredda morte ed una tomba ignuda Mostravi di l. (Leopardi); fig., rifarsi da o di l., prenderla da l., in ...
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tremare
v. intr. [lat. trĕmĕre, con mutamento di coniug.] (io trèmo, ant. trièmo, ecc.; aus. avere). – 1. Del corpo dell’uomo e di animali, o di una parte di esso, essere scosso da rapidi movimenti oscillatorî [...] t. la terra sotto i piedi; la buia campagna Tremò sì forte, che de lo spavento La mente di sudore ancor mi bagna (Dante); Treman le spaziose atre caverne, E l’aer cieco a quel romor rimbomba; ... Né sì scossa giamai trema la terra Quando i vapori ...
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diritto1
diritto1 agg. e s. m. [lat. directus, part. pass. di dirigĕre «dirigere»]. – Si alterna, nella maggior parte dei suoi sign., con la forma più pop. dritto, che ha inoltre alcuni usi proprî (v. [...] mente d.; coscienza d.; via d., la via che porta al bene, la via della virtù: Ché la d. via era smarrita (Dante); con valore avverbiale (invar.), rigare d., filare d., fare il proprio dovere, comportarsi bene. d. fig., ant. Di misura o peso, giusto ...
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tesoro
teṡòro s. m. [dal lat. thesaurus, gr. ϑησαυρός]. – 1. a. Ingente quantità di monete e oggetti preziosi (metalli e pietre preziose, gemme, gioielli, ecc.), spec. se accumulati e conservati con [...] dei tuoi consigli; Veramente quant’io del regno santo Ne la mia mente potei far tesoro, Sarà ora materia del mio canto (Dante). 5. Con altro uso fig., derivato direttamente da quello di ricchezza, patrimonio di beni, e anche di luogo dove i beni sono ...
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aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] poet. Di piante o fiori, far germogliare, far crescere: In quella parte ove surge ad aprire Zefiro dolce le novelle fronde (Dante); far sbocciare: l’odor del sole Che apriva i fiori e maturava i frutti (Pascoli); rifl., riferito al fiore, allargare i ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] il c., sloggiare con l’esercito da un luogo; ant., muover c., mettersi in marcia. I0 vidi già cavalier muover c. (Dante); tenere il c., difenderlo contro il nemico. In alpinismo, c. base, base logistica di una spedizione, formata da un complesso di ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...