angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. [...] Vergine (e come nome di chiese o monasteri: S. Maria degli A.); Pane o Mensa degli a., l’Eucaristia (con altro senso, in Dante, pan de li a., la vera sapienza); lunedì dell’A., il lunedì seguente la Pasqua; salire tra gli a., morire (detto spec. di ...
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mungere
mùngere (ant. mùgnere) v. tr. [lat. mulgēre, affine al gr. ἀμέλγω «mungere»] (io mungo, tu mungi, ecc.; pass. rem. munsi, mungésti, ecc.; part. pass. munto). – 1. Eseguire la mungitura di animali [...] . ogg.: m. il latte; latte appena munto. Per estens., in usi letter.: e in etterno [la divina giustizia] munge Le lagrime (Dante); La somma essenza de la quale è munta (Dante), dalla quale deriva; da ch’è sì munta Nostra sembianza via per la dieta ...
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tormentare
v. tr. [dal lat. tardo tormentare, der. di tormentum «tormento»] (io torménto, ecc.). – Torturare, straziare con tormenti, con pene e dolori fisici: per farlo confessare, lo tormentarono a [...] una pena continua, insistente: «S’elli han quell’arte», disse, «male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto» (Dante); essere tormentato dall’ambizione, dall’invidia, dal sospetto, dal rimorso, dalle passioni; con soggetto di persona: lei si ...
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salute
s. f. [lat. salus -ūtis «salvezza, incolumità, integrità, salute», affine a salvus «salvo»]. – 1. letter. Salvezza, soprattutto come stato di benessere, di tranquillità, d’integrità, individuale [...] ). Con valore causativo, ciò che dà, che procura salvezza: Di quella umìle Italia fia salute Per cui morì la vergine Cammilla (Dante, con riferimento al simbolico Veltro); anticam., nelle datazioni, la nostra s., la comune s., o semplicem. la s., la ...
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tornare
v. intr. e tr. [lat. tornare «lavorare al tornio, far girare sul tornio», der. di tornus «tornio»] (io tórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti [...] libro e non me l’ha ancora tornato. b. Volgere, girare, o volgere di nuovo: Poi a la bella donna torna’ il viso (Dante); cfr. il valore originario del lat. tornare, e il fr. tourner. c. Mutare, trasformare: Vergine benedetta, Che ’l pianto d’Eva in ...
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tempra
tèmpra (o tèmpera) s. f. [der. di temprare, temperare]. – 1. In tecnologia, raffreddamento rapido di un materiale (metallo, leghe, vetro, materie plastiche, clincher, ecc.) precedentemente portato [...] del tutto: come cerchi in tempra d’orïuoli Si giran sì, che ’l primo a chi pon mente Quïeto pare, e l’ultimo che voli (Dante). c. Con ulteriore estens., al plur., qualità, genere, modo o tipo: Sì ch’io mi credo omai che monti e piagge E fiumi e selve ...
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vello
vèllo s. m. [dal lat. vellus (-ĕris); forse incrociato con vĭllus «villo»]. – 1. a. Il mantello degli animali produttori di lana, che, in zootecnia, si distingue in aperto, semiaperto o chiuso, [...] letter. il pelame o la pelle ricoperta di pelo d’altro animale in genere: artigli Ch’a più alto leon trasser lo v. (Dante). In usi scherz., l’insieme dei peli che ricoprono il petto maschile, quando siano molto folti e lunghi: guarda che vello ha ...
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ingegno
ingégno (ant. ingènio) s. m. [lat. ingĕnium «carattere naturale, indole, ingegno, idea ingegnosa», dal tema gen- di gignĕre, genus, generare, ecc.]. – 1. a. Il complesso delle qualità intellettuali, [...] forze dell’i.; se per questo cieco Carcere vai per altezza d’i. (Dante); Secca è la vena de l’usato i. (Petrarca); avere, non avere facile, malvagio, feroce; E voi nascete con diverso i. (Dante); fu signore assai umano e di benigno i. (Boccaccio); E ...
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muro
s. m. [lat. mūrus] (pl. i muri e, con valore collettivo, le mura). – 1. a. Struttura edilizia parallelepipeda avente le due dimensioni d’altezza e larghezza notevolmente prevalenti rispetto alla [...] un intralcio, un impedimento, in senso sia concreto che astratto: Tra Bëatrice e te è questo muro (Dante), con allusione alla fiamma che Dante deve attraversare dopo il settimo girone del Purgatorio; un m. d’incomprensione li divide; contro questo m ...
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tronco1
trónco1 agg. [lat. trŭncus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo, privato, mutilo di qualche sua parte: sovra un picciol colle Tronca de’ rami una gran quercia eresse (Caro); solido t. (e cono t., piramide [...] tra ’ bianchi marmi la spelonca Per sua dimora; onde a guardar le stelle E ’l mar non li era la veduta tronca (Dante), tolta, impedita; sentirsi le braccia, le gambe t., affaticate, rotte, malferme. 2. Con uso sostantivato nella locuz. avv. in tronco ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...