grembo
grèmbo s. m. [lat. grĕmium, con influenza di lémbo]. – 1. La concavità che, in una persona seduta, si forma tra le ginocchia e il seno (con partic. riferimento a donne): Da’ be’ rami scendea ... [...] loro in g. (Machiavelli). c. poet. Avvallamento, letto di un lago o di un fiume, e sim.: Dove la costa face di sé grembo (Dante), dove il pendio del monte forma una valletta; Spiana i monti de l’onde aura soave, E solo increspa il bel ceruleo g. (T ...
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diserto3
diṡèrto3 agg. e s. m. – Variante ant. di deserto1 e deserto2: Venimmo poi in sul lito d. (Dante); Quando vidi costui nel gran d. (Dante). ...
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rivestire
v. tr. [dal lat. tardo revestire, comp. di re- e vestire «vestire»] (io rivèsto, ecc.). – 1. a. Vestire di nuovo: spogliò il bambino e lo rivestì con abiti asciutti e puliti; nel rifl.: fatto [...] r. le membra, la carne, il corpo, dell’anima che ritorna nel corpo: Come la carne glorïosa e santa Fia rivestita ... (Dante), dopo il giudizio universale; la città di Cristo albergo eletto, Dove morì, dove sepolto fue, Dove poi rivestì le membra sue ...
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fontana
s. f. [lat. tardo fontana, propr. femm. (sottint. aqua) dell’agg. fontanus «di fonte»]. – 1. ant. a. Fonte, sorgente: tra chiare f. e verdi prati (Petrarca); una f. d’acqua freddissima (Boccaccio); [...] . di errori a chi ben non vi guarda (Salvini); anche riferito a persona: intra ’mortali, Se’ di speranza f. vivace (Dante, alla Vergine). 2. Fonte d’acqua artificiale con uno o più getti, in genere costruzione di carattere prevalentemente ornamentale ...
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pasto2
pasto2 s. m. [lat. pastus -us, der. di pascĕre «pascere», part. pass. pastus]. – 1. a. L’atto del mangiare, soprattutto in quanto si compie ogni giorno e a ore determinate, per il proprio sostentamento, [...] natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo ’l pasto ha più fame che pria (Dante); Come sparvier che nel piede grifagno Tenga la starna e sia per trarne pasto (Ariosto); durante le persecuzioni, i cristiani venivano gettati ...
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punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia [...] . ant. anche per indicare la penetrante veemenza di un sentimento: Io stava come quei che ’n se repreme La p. del disio (Dante). b. estens. Parte terminale, acuminata di un oggetto, di una struttura (talora sinon. di cima): la p. d’una piramide, d’un ...
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fonte1
fónte1 s. f. (ant. e poet. masch.) [lat. fōns fōntis]. – 1. a. Vena d’acqua a getto continuo: f. perenne; una limpida f.; attingere acqua alla f.; s’è seccata la f.; la f. non butta più; le f. [...] compiute Al sacro f. intra lui [s. Domenico] e la fede (Dante); ant., levare dal f. o dal sacro f., dai f., e quel Virgilio e quella fonte Che spandi di parlar sì largo fiume? (Dante); Dalla f. del duol nasce il conforto (Foscolo); La vecchiezza, ...
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legno
légno s. m. [lat. lĭgnum]. – 1. a. In botanica, complesso di elementi istologici che si trova nei fusti, nei rami e nelle radici delle piante vascolari; è caratterizzato dalla presenza di elementi [...] di legno (v. lana, n. 3 d). 2. Usi estens., per metonimia: a. poet. Albero: Legno è più sù che fu morso da Eva (Dante). b. Bastimento in genere, con scafo di legno: l. da guerra, l. da trasporto, l. mercantile; s’imbarcò sopra un l. inglese; io sono ...
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spanna1
spanna1 s. f. [dal longob. *spanna; cfr. ted. mod. Spanne (con gli stessi sign.)]. – 1. a. La distanza che intercorre tra la punta del pollice e quella del mignolo della mano distesa e con le [...] tu chi se’, che vuo’ sedere a scranna, Per giudicar di lungi mille miglia Con la veduta corta d’una s.? (Dante); Il ciglio irsuto lungo ben sei spanne (Poliziano); miope come una talpa, ... con enormi occhiali ..., malgrado i quali non vedeva lontano ...
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sano
agg. [lat. sanus]. – 1. a. Di persona, o di animale, che è in buone condizioni di salute, che non ha malattie organiche, lesioni, alterazioni o disturbi funzionali (contrapp. in genere a malato): [...] lo nostro intelletto ... sano dire si può, quando per malizia d’animo o di corpo impedito non è ne la sua operazione (Dante). b. Per analogia, riferito a piante: un pero s.; più spesso di frutti che non siano guasti, ammaccati o bacati: scegliere le ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...