cha cha cha
〈ča ča ča〉 locuz. usata come s. m. [espressione onomatopeica dello spagnolo di Cuba], invar. – Danza di origine cubana, derivata dal mambo, a ritmo assai marcato, introdotta in Europa verso [...] la metà degli anni ’50 del Novecento ...
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revoluto
agg. [dal lat. revolutus, part. pass. di revolvĕre «volgere all’indietro»]. – 1. letter. Compiuto nel suo giro; che torna sui proprî passi, avendo fatto un giro completo: Combattimento ordinato, [...] Danza revoluta, solenne Coro (D’Annunzio). 2. In botanica, di organo vegetale, e in partic. della foglia nella prefogliazione, che si presenta con i margini accartocciati in fuori. ...
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presule
prèṡule s. m. [dal lat. praesŭl -sŭlis «capo, soprastante», comp. di prae- «pre-» e salire «saltare, danzare», propriam. «chi danza davanti agli altri», con partic. riferimento al capo del collegio [...] dei Salî, che, nell’antica Roma, durante le feste sacre a Marte dirigeva le processioni e le danze]. – Sinon., di tono più solenne ed elevato, di prelato o vescovo: Ecco il p. ed il clero A menarvi in processione (Carducci); il p. ha pronunciato un’ ...
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sardana
s. f. [dal catal. sardana, di etimo incerto]. – Danza catalana, diffusasi a partire dal sec. 16°, di movimento rapido, generalmente in tempo di 6/8, eseguita da numerose persone che si tengono [...] per mano formando un circolo, accompagnata da una piccola orchestra di strumenti popolari ...
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charleston
‹čàalstën› s. ingl. [dal nome della città statunitense di Charleston, nella Carolina del Sud] (pl. charlestons ‹čàalstën∫›), usato in ital. al masch. – 1. Danza d’origine nero-americana, del [...] tipo ragtime, diffusasi in Europa dopo la fine della prima guerra mondiale, caratterizzata dai ritmici movimenti dei piedi, che ruotano facendo perno sulla parte anteriore della pianta, e delle gambe, ...
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romanesca
romanésca s. f. [dall’agg. seg.]. – Nome dato nei secoli 16° e 17° a una danza simile alla gagliarda: esempî ne compaiono presso F. Caroso (col titolo di Bassa Romana) e nelle Nuove Musiche [...] (1601) di G. Caccini ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] in movimento riassuntiva di tutte le arti, che nella sua classificazione sono: musica, poesia, pittura, scultura, architettura, danza). 4. Applicazioni particolari del termine, che si sviluppano dal suo sign. più generico: a. Mestiere, e spec ...
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tonada
〈tonàdħa〉 s. f., spagn. [der. di tono «tono (in musica)»]. – Tipo di antica ballata e danza popolare spagnola, originaria della Castiglia. ...
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quadriglia
quadrìglia s. f. [dallo spagn. cuadrilla (con raccostamento, in alcuni usi, a quattro); nel sign. 3, dal fr. quadrille, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. ant. Drappello di cavalieri che combattevano [...] ., forno per l’estrazione dello zolfo, costituito da un gruppo di quattro celle in muratura coperto da tettoia. 3. Danza francese in voga nei secoli 18° e 19°, derivata dalla contraddanza: veniva eseguita da quattro coppie di danzatori (o multipli ...
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turbinoso
turbinóso agg. [der. di turbine]. – Che forma un turbine, che gira vorticosamente: vento t.; il sole scompariva in un t. fumo di nuvoli montanti a settentrione (Fogazzaro); estens. e fig.: [...] nel t. movimento della danza; il t. tumulto delle passioni; che pensieri t., e che batticuore, che caldo in tutte le membra! (Manlio Cancogni). ...
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Insieme ritmico di movimenti successivi, di una parte o di tutto il corpo, eseguiti secondo uno schema individuale o un’azione concertata nel complesso; in genere è associata a un testo musicale ma talvolta è priva di accompagnamento musicale...
danza
Beatrice Guidi
In opposizione alla " ridda " degli avari e prodighi (If VII 24), nel Paradiso è sempre manifestazione di letizia spirituale: VII 7 ed essa [sustanza] e l'altre mosser a sua danza; XIII 20 la doppia danza / che circulava...