fidare
v. tr. e intr. [lat. *fīdare, der. di fīdus «fedele»]. – 1. tr. a. Affidare, dare in consegna con fiducia; con compl. di cosa: f. un oggetto prezioso a un custode di pochi scrupoli; prov., a can [...] fig.: Prima ch’a l’alto passo tu mi fidi (Dante); poet.: l’agile Corpo all’aure fidando (Foscolo), slanciandosi leggera nella danza. In queste accezioni il verbo è di uso letter. o poco com.; rimane in uso con riferimento a fidi bancarî: fino a quale ...
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monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma [...] del principato di Monaco. 2. s. f. Danza popolare, venuta in voga in Francia dall’età della Rivoluzione, ma di origine prob. più antica, consistente in una specie di rondò che si ballava, in ritmo vivace, su un’aria in tempo di 2/4: sotto l’Impero si ...
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volta1
vòlta1 s. f. [lat. volg. *volvĭta, *volta, der. del lat. class. volvĕre «volgere»]. – 1. ant. o letter. a. L’azione, il fatto di voltare o di voltarsi, di girare da una parte o dall’altra, di [...] si parte il gioco de la zara, Colui che perde si riman dolente, Ripetendo le volte, e tristo impara (Dante). g. Danza in movimento rapido e misura ternaria, in voga agli inizî del sec. 18°: caratteristica, tra le figure, quella in cui il cavaliere ...
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biwa
‹bìva› (o biva) s. f. [voce di origine giapp.]. – Strumento musicale introdotto dalla Cina in Giappone forse nel sec. 10°: ha quattro corde (in varie accordature) che si pongono in vibrazione mediante [...] un plettro, ed è usato per accompagnamento della danza e del canto epico. ...
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black-bottom
‹bläkbòtëm› locuz. ingl. (propr. «fondo nero»), usata in ital. come s. m. – Danza moderna afroamericana, diffusa anche in Europa dal 1926 circa. ...
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rumba
s. f. [voce dello spagn. di Cuba]. – Danza cubana di origine africana, la cui musica è in tempo 2/4 rapido e fa ampio uso di sincopi: la base ritmica è costituita da un periodo di quattro battute [...] ripetuto. Si diffuse nella musica leggera europea e americana a partire dal 1920 circa ...
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cadenzare
v. tr. e intr. [der. di cadenza, modellato sul fr. cadencer] (io cadènzo, ecc.). – 1. tr. a. Dare, imporre una cadenza, regolare secondo un ritmo: c. il passo, nella danza, nella marcia. b. [...] Modulare secondo una particolare cadenza: c. la frase, il verso (nella recitazione). 2. intr. (aus. avere) In musica: a. Accentuare una cadenza ritmica: la melodia cadenzava sul la, cioè concludeva o insisteva ...
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interessare
v. tr. [der. di interesse] (io interèsso, ecc.). – 1. a. Essere d’interesse (per qualcuno), avere cioè importanza, riguardare da vicino, concernere: la difesa della libertà interessa tutti [...] , avvincere, piacere e sim.: è un caso che ha interessato a lungo gli studiosi; lo spettacolo non è riuscito a interessarmi; la danza mi ha sempre interessato poco; i. gli spettatori con giochi di prestigio; e con uso assol.: un oratore, un libro che ...
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professore
professóre s. m. (f. -éssa, pop. -a) [dal lat. professor -oris, der. di profiteri (part. pass. professus), che oltre al sign. di «dichiarare» ha anche quello di «insegnare pubblicamente»]. [...] dato, spesso abusivamente, a chi impartisce un insegnamento anche manuale o pratico, e a insegnanti privati: il p. di danza, di scherma, di yoga. b. In tono più o meno scherz., chiunque mostri particolare abilità e competenza in qualche attività ...
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Insieme ritmico di movimenti successivi, di una parte o di tutto il corpo, eseguiti secondo uno schema individuale o un’azione concertata nel complesso; in genere è associata a un testo musicale ma talvolta è priva di accompagnamento musicale...
danza
Beatrice Guidi
In opposizione alla " ridda " degli avari e prodighi (If VII 24), nel Paradiso è sempre manifestazione di letizia spirituale: VII 7 ed essa [sustanza] e l'altre mosser a sua danza; XIII 20 la doppia danza / che circulava...