jaleo
‹kħaléo› s. m., spagn. [der. di jalear «incitare con battute di mani o alla voce chi balla o canta», der. dell’interiez. hala]. – Antica danza andalusa in tempo di 3/8 e in movimento moderato, [...] simile al bolero, che veniva eseguita da una sola persona ...
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kolo
〈kòlo〉 s. neutro serbocr. [propr. «ruota», affine al gr. κύκλος «ciclo»], usato in ital. al
masch. – Ballo in tondo: danza popolare serbocroata e bulgara, accompagnata dal canto e dal suono (spesso [...] indipendente dalla melodia vocale) degli strumenti ...
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musicalopera
(musical-opera), s. m. o f. inv. Spettacolo musicale e coreografico che accoglie elementi propri del teatro lirico. ◆ «Il musical ha capitale a Milano – dice [Gian Mario] Longoni –. Ha riportato [...] e Maria Teresa Dal Medico (coreografa dello spettacolo) che indica il fondersi del canto, della musica, della parola, della danza in un unico messaggio. (Mimmo Mongelli, Gazzetta del Mezzogiorno, 29 luglio 2004, Brindisi, p. 8) • Arriva al Teatroteam ...
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intreccio
intréccio s. m. [der. di intrecciare]. – 1. a. L’operazione e il modo d’intrecciare: l’i. della paglia (per es., per fare il piano di una sedia); lavori d’intreccio, reti, stuoie, panieri, [...] ; l’i. delle parti, nella musica vocale o strumentale secondo le regole del contrappunto; l’i. delle figure, nella danza, nel pattinaggio su ghiaccio, ecc. In partic., il complesso delle vicende che costituiscono la trama, l’argomento di un’opera ...
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showgirl
〈šóuġëël〉 (o show-girl) s. ingl. [comp. di show «spettacolo» e girl «ragazza»] (pl. showgirls 〈šóuġëël∫〉), usato in ital. al femm. – Attrice o presentatrice di spettacoli di varietà televisivi, [...] che spesso si esibisce anche con numeri di danza o canto. ...
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showman
〈šóumën〉 (o show-man) s. ingl. [comp. di show «spettacolo» e man «uomo»] (pl. showmen 〈id.〉), usato in ital. al masch. – Attore e presentatore di spettacoli di varietà, soprattutto televisivi, [...] capace, variando e alternando il genere dei numeri in cui si produce (recitazione, canto, danza, suono di varî strumenti), di incentrare su di sé l’intero spettacolo. Per estens., persona brillante che sa stare al centro dell’attenzione; anche in ...
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cordace
s. m. [dal lat. cordax -acis, gr. κόρδαξ -ακος]. – Danza del coro nell’antica commedia greca, di carattere burlesco e licenzioso. ...
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ierodula
s. f. [dal gr. ἡ ἱερόδουλος: v. ierodulo]. – Nella Grecia antica, erano così chiamate le giovani donne che in varî santuarî erano addette al tempio, partecipando alle cerimonie con musica e [...] danza ed esercitando la sacra prostituzione all’interno del tempio stesso per arricchirne i proventi. ...
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stage
〈stàaˇ∫〉 s. m., fr. [dal lat. mediev. stagium, che risale, come il fr. ant. estage «soggiorno» (der. di ester «stare»), al lat. volg. *staticum]. – Periodo, fase d’iniziazione pratica o comunque [...] di addestramento per lo svolgimento di una determinata attività o professione; anche, corso breve e intensivo: uno s. di danza, di fotografia. La voce è spesso confusa in Italia, sia nell’uso parlato sia in quello scritto (e anche in alcuni ...
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introdurre
v. tr. [dal lat. introducĕre, comp. di intro- e ducĕre «guidare, condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Riferito a cose: a. Mettere dentro, far entrare o penetrare, portare dentro un luogo: [...] in uso, cominciare a diffondere ciò che prima non esisteva: i. nuove dottrine; i. una consuetudine; i. una danza esotica; i. la coltura del tabacco; i. nelle scuole l’insegnamento di una nuova disciplina. Anche istituire, stabilire, instaurare ...
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Insieme ritmico di movimenti successivi, di una parte o di tutto il corpo, eseguiti secondo uno schema individuale o un’azione concertata nel complesso; in genere è associata a un testo musicale ma talvolta è priva di accompagnamento musicale...
danza
Beatrice Guidi
In opposizione alla " ridda " degli avari e prodighi (If VII 24), nel Paradiso è sempre manifestazione di letizia spirituale: VII 7 ed essa [sustanza] e l'altre mosser a sua danza; XIII 20 la doppia danza / che circulava...