coup de foudre /ku də fudr/ locuz. m., fr. (propr. "colpo di fulmine"), usata in ital. come s. m., invar. - [forte e improvviso innamoramento] ≈ colpo di fulmine, (gerg.) scuffia, [per lo più adolescenziale] [...] (fam.) cotta. ↓ infatuazione. ‖ (fam.) sbandata ...
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nom de plume /nɔ̃də'plym/, it. /nond-'pljum/ locuz. m., fr. (propr. "nome di penna"), usata in ital. come s. m., invar., non com. - [nome fittizio assunto da uno scrittore, un artista e sim.] ≈ nome d'arte [...] (o di battaglia), pseudonimo. ‖ nomignolo, soprannome ...
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tour de force /turdə'fɔrs/, it. /turde'fɔrs/ locuz. fr. (propr. "giro, movimento di forza"), usata in ital. come s. m., invar. - [fase di un'attività operativa, impresa e sim., che richiede un impegno [...] e uno sforzo fisico e psichico eccezionale] ≈ (fam.) ammazzata, (fam.) faticata, (fam.) sgobbata, (fam.) strapazzata, strapazzo, (fam.) sudata ...
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cul-de-sac /kyd'sak/, it. /kulde'sak/ s. m., fr. (propr. "fondo di sacco"). - [strada senza sbocco, anche fig.] ≈ cul di sacco, vicolo cieco, [in senso fig.] impasse. ...
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dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] sia, meno com., intrans., con la prep. di): dirovi una novella ch’avevamo dimenticato dell’isola di Seilan (M. Polo); ripensando a l’ultime ragioni, mi son dimenticato de le prime (T. Tasso). D’uso oggi solo lett. è obliare: i’ era in terra e ’l cor ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] sia, meno com., intrans., con la prep. di): dirovi una novella ch’avevamo dimenticato dell’isola di Seilan (M. Polo); ripensando a l’ultime ragioni, mi son dimenticato de le prime (T. Tasso). D’uso oggi solo lett. è obliare: i’ era in terra e ’l cor ...
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carattere /ka'rat:ere/ s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. kharaktḗr -ē̂ros, propr. "impronta"]. - 1. a. [figura tracciata, impressa o incisa, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici] ≈ icona, [...] perde un patrimonio, e non glie ne importa niente! (F. De Roberto). Se si vuole sottolineare la capacità di farsi rispettare, talora l’azione è mezzo a mettere in mostra un c. (F. De Sanctis); mentre danza di c. è un genere di balletto (affidato al ...
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morire [lat. ✻mŏrĭre per il lat. class. mŏri] (pres. io muòio, tu muòri, egli muòre, noi moriamo, voi morite, essi muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. [...] è salita in cielo.
Usi spregiativi - Talvolta i sinon. di m. indicano un uso spreg., quasi sempre nel registro fam. o sempre detto di no, fino al momento di tirar le cuoia (F. De Roberto).
Morte e morto - Numerosissimi sono gli usi eufem. o spreg ...
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odio /'ɔdjo/ s. m. [dal lat. odium]. - 1. [sentimento fortemente negativo nutrito verso qualcuno, per cui se ne desidera il male e persino la morte: nutrire, covare o. contro qualcuno; portare o. a qualcuno] [...] l’ogg. dell’odio, e così come il suo esatto contr., amore): l’o. è solitario; l’amore è simpatia e armonia (F. De Sanctis). Più spesso di molti suoi sinon., inoltre, odio ha come ogg. una persona (piuttosto che una cosa) o alcune sue caratteristiche ...
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ricco [dal longob. rihhi] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. [che possiede denari, beni e sim., in misura maggiore di quanto occorra per vivere in modo normale: è gente r.] ≈ danaroso, (lett.) dovizioso, facoltoso. [...] portate] ≈ lauto, (scherz.) luculliano. ↑ (scherz.) pantagruelico. ■ s. m. (f. -a) [persona di grandi possibilità economiche: i nuovi r.] ≈ Lucia non era né indigente né nobile decaduta (F. De Roberto). Proprio del linguaggio burocr. è non abbiente o ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma e successivamente comandante generale...