ingombrare
(ant. ingomberare) v. tr. [der. di un celtico *combŏros; cfr. fr. encombrer] (io ingómbro, ecc.). – 1. a. Riempire, occupare un luogo o uno spazio, costituendo un impedimento al passaggio, [...] destrier ... fa crollar sì il mirto ove è legato, Che de le frondi intorno il piè gli ingombra (Ariosto). b. Con valore nebbia dell’ignoranza che c’ingombra gli occhi, l’intelletto; L’anima tua è da viltade offesa; La qual molte fiate l’omo ingombra ...
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avvilire
v. tr. [der. di vile] (io avvilisco, tu avvilisci, ecc.). – 1. Rendere vile, spregevole, abbassare moralmente: non c’è cosa che più avvilisca l’uomo quanto la bugia (Settembrini); nessuna arte [...] tentare di a. qualcuno nell’opinione altrui; a. la propria anima, il proprio ingegno con un’azione indegna, con l’adulazione, ecc.; anche, togliere valore o autorità: avvilì sì l’uficio de’ priori, che non osavano fare niuna cosa (G. Villani). Intr ...
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punto3
punto3 avv. e agg. [dal sost. punto2, come rafforzativo di una negazione: non punto «neanche un punto, neanche in quantità minima»]. – 1. avv., tosc. e letter. a. Affatto, come rafforzativo di [...] rivelando così l’originario valore di sost.): come il corpo senza l’anima non può vivere, così io senza di voi non potrei un p. la mia bella moglie, ... Punto ch’io metta il piè fuor de le soglie ..., Disonorare il marital mio letto? (Marino); e ...
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puntura
s. f. [dal lat. tardo punctura, der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. Piccola ferita, penetrante ma per lo più poco profonda, prodotta da oggetto sottile e appuntito: la p. [...] derisione; con maligne p. volle umiliare la vanità del suo avversario. b. Sentimento di improvvisa o anche continua afflizione, intensa e tormentosa: sentì come una p. trafiggergli l’anima; provare le p. del rimorso; molte volte si ripiagne Per la p ...
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capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla [...] (oltre a quello della guerra giusta) come anima occidentale del cattolicesimo, è significativo, ancorché poco stare in tutte le giunte, persino in Campania e Calabria». (Goffredo De Marchis, Repubblica, 15 luglio 2007, p. 4).
Composto dal s. ...
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nave
s. f. [lat. navis, affine al gr. ναῦς]. – 1. a. Nome generico delle costruzioni di una certa grandezza e capacità, munite di adeguati sistemi di propulsione, adibite al trasporto per acqua di persone [...] . da H. Heine); o di una comunità: la n. de l’umana compagnia dirittamente per dolce cammino a debito porto correa (Dante la nave rappresenta la Chiesa di cui Cristo è nocchiero; o l’anima in viaggio tra le tempeste della vita, verso la vita eterna. ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] dal mio libro; il passo da tradurre è tolto dal «De officiis» di Cicerone. c. ant. o region. Prendere o Matia Oro od argento, quando fu sortito Al loco che perdé l’anima ria (Dante), quando fu chiamato a sostituire Giuda. d. letter. Intraprendere ...
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offuscare
v. tr. [dal lat. tardo offuscare, der. di fuscus «fosco, nero» col pref. ob-] (io offusco, tu offuschi, ecc.). – 1. Rendere fosco, oscurare, privare della lucentezza o della trasparenza: grosse [...] avendo di tenebre offuscati, inferventissimo furore accende l’anima nostra (Boccaccio); offuscavagli la grande Ira il cor non guasta, da una gran passione (Manzoni); anche come agg.: Lesse quelle righe tremando, con la vista offuscata (De Roberto). ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] ; a. di fondo (espressione modellata sul fr. article de fond), rubrica principale di un quotidiano, che è stampata, la si elide quasi sempre davanti a vocale (l’anima, l’uva); meno com. è l’elisione di le: le anime o l’anime, le uve o l’uve; né l’uno ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] . di un bambino che fa i primi esercizî di scrittura; tenere l’anima coi denti (v. reggere, n. 1 d); con particella pron.: i preti fossero come vossignoria, che tenessero un po’ dalla parte de’ poveri (Manzoni); ant. anche t. con uno: tutta l’isola ...
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De Anima
Enrico Berti
Opera di Aristotele, in tre libri, che nelle raccolte ordinate dagli editori apre la serie degli scritti biologici. Fu tradotta dal greco in latino per la prima volta verso la metà del sec. XII.
Questa traduzione, attribuita...
De Foe, Daniel
Rosa Maria Colombo
L'inventore dell'eroe borghese
Vissuto tra il Seicento e il Settecento, lo scrittore britannico Daniel De Foe è autore di romanzi che segnano una svolta nella storia letteraria: con Robinson Crusoe e Moll...