levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. [...] Fig., l. di scudi (traduz. del fr. levée de boucliers), atto improvviso di ribellione, dimostrazione ostile e clamorosa di rocca, la bobina piene, per sostituirle con un tubetto o un’anima vuoti su cui ricominciare l’avvolgimento o l’incannatura. e. ...
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paleo1
palèo1 s. m. [etimo ignoto]. – 1. Grossa trottola, in uso fino al sec. 16°, che veniva fatta girare per gioco colpendola con una frusta: giocare al p.; frequente in similitudini: ruotare come [...] ); con sign. fig. in Dante, Par. XVIII, 40-42: al nome de l’alto Macabeo Vidi moversi un altro roteando, E letizia era ferza del paleo, proprio nome, un’altra luce, quella che avvolge l’anima di Giuda Maccabeo, comincia a muoversi in giro lungo la ...
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malnato
(o 'mal nato') agg. – 1. ant. Nato da genitori umili; di umile condizione sociale: un m. pezzente (D. Bartoli); quindi volgare, villano: Servil gregge malnato (Alfieri); alla m. plebe Perché [...] il sign. di nato per sua sventura, e quindi dannato: quando l’anima mal nata Li vien dinanzi, tutta si confessa (Inf. V, 7); dirà ne lo inferno: O mal nati, I0 vidi la speranza de’ beati (Vita nuova XIX); sia con quello, più ampio, di disgraziato ...
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nemico
(ant. nimico) agg. e s. m. (f. -a) [lat. inimīcus, comp. di in-2 e amīcus «amico»] (pl. m. -ci). – Il contrario di amico. 1. Riferito a persona: a. Che nutre verso altri sentimenti di avversione, [...] s. f., la nemica, la donna che fa soffrire al poeta pene d’amore: De la dolce et acerba mia n. (Petrarca). d. Nel linguaggio religioso, come s ., il n. (anche l’avversario), il demonio; dare l’anima al n., dannarsi. Con sign. simile: Pluto, il gran ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] : è un gesto che merita la più alta lode; ornata de l’alloro Che meritò la sua invitta onestate (Petrarca); la Usato assol., acquistare merito, soprattutto in senso morale o religioso: l’anima umana è capace di m., perché libera (Tommaseo). Più com. l ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] el re Luigi fu messo in Italia dalla ambizione de’ Viniziani, che volsono guadagnarsi mezzo lo stato di Lombardia v. molto bene, v. un gran bene, v. un bene dell’anima; nei saluti, nel congedarsi, nella chiusa delle lettere, voglimi bene, vogliatemi ...
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spoglia
spòglia s. f. [lat. spŏlia, plur. del neutro spolium «spoglia»]. – 1. Elemento esterno che serve di rivestimento, di copertura e sim. (e che quindi si può togliere, cambiare, perdere, ecc.). [...] Paion le Ninfe uscite senza spoglia (Poliziano); come dentro l’animo era in doglia, Così [Orlando] imbrunir di fuor vòlse rivestimento delle piante: Come d’autunno si levan le foglie L’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo Vede a la terra tutte le ...
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cupio dissolvi
〈kùpio ...〉 locuz. lat. (propr. «desiderio d’essere dissolto»). – Espressione che ha la sua origine in san Paolo, il quale nella 1a lettera ai Filippesi scrive, secondo il testo della [...] dove dissolvi e ἀναλῦσαι esprimono il concetto dello scioglimento dell’anima dal corpo e quindi della morte. La frase ritorna a versioni bibliche anteriori alla Vulgata (cfr. infatti Tertulliano, De patientia 9, 5: «Cupio dissolvi et esse cum Christo, ...
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mondizia
mondìzia (ant. mundìzia) s. f. [dal lat. munditia, der. di mundus «mondo, pulito»], letter. o ant. – Mondezza, nel senso fig. di purezza: m. di cuore; De la mondizia sol voler fa prova (Dante), [...] la libera volontà di salire al cielo è la sola prova che l’anima del purgatorio ha compiuto la sua purificazione. Anche (nell’uso ant.), lindura, eleganza. ...
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nepente
nepènte s. m. e f. [dal lat. nepenthes, gr. νηπενϑής «che toglie il dolore», comp. di νη- (pref. negativo) e πένϑος «dolore»]. – 1. s. m. a. Nome dato dagli antichi Greci a una prodigiosa bevanda, [...] me, in un periodo molto oscuro della mia esistenza, un divino n., un elisir di vita (De Roberto); La pazienza è l’immortal nepente Che afforza i nervi e l’anima ristora (D’Annunzio). 2. s. m. Soluzione di cloridrato di morfina e acido citrico in vino ...
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De Anima
Enrico Berti
Opera di Aristotele, in tre libri, che nelle raccolte ordinate dagli editori apre la serie degli scritti biologici. Fu tradotta dal greco in latino per la prima volta verso la metà del sec. XII.
Questa traduzione, attribuita...
De Foe, Daniel
Rosa Maria Colombo
L'inventore dell'eroe borghese
Vissuto tra il Seicento e il Settecento, lo scrittore britannico Daniel De Foe è autore di romanzi che segnano una svolta nella storia letteraria: con Robinson Crusoe e Moll...