villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello [...] . b. poet. Città (cfr. il fr. ville): Se tu se’ sire de la villa Del cui nome ne’ dèi fu tanta lite (Dante, alludendo ad Atene ), villettina, villina (per villino m., v. la voce); accr., non com., villóna, e villóne m.; spreg., non com., villùccia; ...
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sole
sóle s. m. [lat. sōl sōlis]. – 1. a. In astronomia, la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra; rispetto alla nostra galassia occupa una posizione [...] cieco (Ariosto); con altro traslato: Così mi disse il sol de li occhi miei (Dante), Beatrice, in quanto, come simbolo della Turati musicato da A. Galli: «Sulla libera bandiera Splende il sol de l’avvenir»; si trova però già prima in una lettera di G. ...
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rumore
rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo [...] macchine, dell’officina, del traffico cittadino; e assol.: i r. m’impediscono di dormire; vorrei una casa lontana da ogni rumore. Con uso (Boccaccio); Ma precorsa è la fama apportatrice De’ veraci rumori e de’ bugiardi (T. Tasso); fama, gloria: Non ...
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figaro
fìgaro s. m. [dall’omonimo protagonista delle commedie di P.-A. Caron de Beaumarchais, Barbier de Séville (1775), Le mariage de Figaro (1784), e delle opere musicali che ne trassero, tra altri, [...] Mozart, Le nozze di Figaro (1786), e Rossini, Il barbiere di Siviglia (1816)] (non usato al plur.). – 1. scherz. Barbiere. 2. Giacchettino alla spagnola, detto anche bolero, indossato appunto da Figaro ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] . di quantità, indica la misura della profondità: un pozzo p. 30 m; in quel punto il mare è molto p.; nei punti dove il fiume di un organo o di una parte del corpo umano: Ed ecco del p. de la testa Volse a me li occhi un’ombra e guardò fiso (Dante). ...
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addormire
v. tr. [lat. tardo addormire] (io addòrmo, ecc.), region. o poet. – Addormentare: E lo addormiro i gemiti De l’aure e de’ ruscelli (Carducci); intr. pron., addormentarsi: allor ch’i’ m’addormiva [...] in fasce (Petrarca); ma poi che con la abondevole diversità de’ cibi avemmo sedata la fame, chi si diede a cantare, chi a narrare favole, alcuni a giocare, molti sopravinti dal sonno si addormirono (Sannazzaro). ◆ Part. pass. addormito, anche come ...
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governo di prossimita
governo di prossimità loc. s.le m. Governo locale, amministrazione pubblica che i cittadini percepiscono come immediatamente vicina alle loro necessità. ◆ «Ora bisogna mettere ordine, [...] di Milano) • «Abbiamo già attivato – spiega ancora [Antonella] De Giusti – la nostra rete delle scuole con cui ci riuniamo Repubblica, 23 luglio 2007, Roma, p. I).
Composto dal s. m. governo, dalla prep. di e dal s. f. prossimità, ricalcando ...
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pregio
prègio s. m. [lat. prĕtium, da cui anche prezzo]. – 1. ant. Prezzo: dando ... per iscritto tutta la mercatantia e il p. di quella (Boccaccio); Ivi menzogne a vil p. si mercono (Poliziano). 2. [...] anche in senso negativo: Or ch’un superbo in sì vil p. m’abbia ... (Poliziano); Capaneo mostra il poco p. che ha di , lode, merito: vostra gente onrata non si sfregia Del p. de la borsa e de la spada (Dante); L’una sen va col p. di beltade ...
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pane1
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche [...] teologica: Oh beati quelli pochi che seggiono a quella mensa dove lo pane de li angeli si manuca! (Conv. I, 7). 5. Per estens. , Pan di zucchero, traduz. ital. del port. Pão de Açúcar, nome della grandiosa massa granitica all’ingresso della baia ...
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convitato
s. m. (f. -a) [part. pass. di convitare]. – Chi è invitato a un banchetto e vi prende parte: tra l’allegria dei c.; gran numero di convitati. Anche, più genericam., che prende parte a un pranzo, [...] C. di pietra, fantasma nascosto in una marmorea statua sepolcrale: la commedia El burlador de Sevilla y convidado de piedra (1630), attribuita allo scrittore spagnolo Tirso de Molina, per prima ne divulgò l’immagine (insieme a quella di Don Giovanni ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma e successivamente comandante generale...